
Inoltre è stato approvato anche il bilancio del 2009 della Capogruppo Banca Popolare di Milano.
Inoltre è stato approvato anche il bilancio del 2009 della Capogruppo Banca Popolare di Milano.
L’utile netto è stato di 299 milioni di dollari, cioè ben il 68% in più rispetto ai 177 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, con un risultato per azione pari a 0,66 dollari, dato che supera i 61 centesimi previsti dagli analisti.
Il dato è però è inferiore del 2,2% rispetto a quello dello stesso periodo di un anno fa, quando l’utile netto era stato di 186 milioni di euro.
Addirittura rispetto allo stesso periodo di un anno fa l’aumento è di 185 milioni euro.
Dargli torto è molto difficile, con un utile netto in tre mesi pari a 3 miliardi di dollari su 13,5 miliardi di incassi totali, cioè il 90% in più rispetto allo stesso periodo del 2009.
Va detto comunque che anche gli analisti avevano previsto un netto miglioramento dell’utile rispetto a quello di 12 mesi prima, non fosse altro che far peggio di un anno fa era molto difficile anche secondo gli esperti.
Se paragonato al trimestre precedente, questo dato è ancora più incredibile, dal momento che nel trimestre scorso il gruppo aveva fatto registrare una perdita di 7,58 miliardi.
Per il colosso dell’informatica si tratta di risultati molto positivi, non a caso definiti appunto “storici†dalla società stessa, nel comunicato ufficiale.
Il Consiglio di Amministrazione ha così approvato i risultati finanziari di Acer, che ha fatto registrare un fatturato consolidato per l’anno 2009 pari a 17,9 miliardi di dollari, con una crescita rispetto all’anno precedente del 5%.
Intel, il più famoso produttore di semiconduttori al mondo, ha avuto un aumento dei ricavi nel primo trimestre dell’anno pari al 45% a quota 10,3 miliardi di dollari, con un utile netto aumentato addirittura del 282% a 2,4 miliardi di dollari, cioè 0,43$ per azione.
Invece l’Spa ha chiuso l’anno con un utile di 88,8 milioni rispetto ai 333 dell’anno precedente. Con questo risultato dunque all’assemblea dei soci verrà proposto un dividendo di 0,27 per le azioni ordinarie, 0,3217 per le privilegio e 0,3481 per le risparmio.
Questo calo è dovuto però in larga parte alle minusvalenze registrate per la cessione della controllata Uk e di TiNet per 372,4 milioni. Sono stati di 290,3 milioni i ricavi consolidati, comunque in calo rispetto ai 325,1 milioni del 2008.
L’Ebitda prima degli accantonamenti è stato di 88,2 milioni, in aumento del 2,7% su base annua e sopra il target del 26%.
La perdita, al netto delle quote di pertinenza terzi, è stata di 342,6 milioni da un utile di 87,4 milioni. L’utile della capogruppo è sceso a 40,2 milioni di euro dai 69,6 milioni del 2008, mentre è risultata positiva la gestione finanziaria, con un utile per 613 milioni, in calo da 943 milioni nel 2008.
Comunque sebbene si siano registrati numeri in perdita, la società ha deciso ugualmente di distribuire il dividendo, che sarà di 0,40 euro per le azioni ordinarie contro gli 0,70 del dividendo del 2008, e contro gli 0,50 euro previsti dal consenso degli analisti.
Il settore editoriale ha registrato un notevole calo degli investimenti pubblicitari, ma Class Editori ha chiuso l’anno con un utile ante imposte di 3,3 milioni di euro, contro una perdita di 2,9 milioni nel 2008.
I ricavi sono stati di 5,91 miliardi, con una perdita del 3% rispetto all’anno prima, mentre sono risultati migliori delle attese sia l’utile con consenso a 65 milioni, sia il dividendo, proposto agli azionisti a 0,07 euro per azione, contro i 5 centesimi previsti precedentemente.