Stime del Fmi al rialzo, bene le borse europee

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Circa poco dopo metà della seduta giornaliera Piazza Affari segnava un discreto rialzo, con il Ftse Mib a +0.6% e il Ftse All Share +0.5%. Secondo le parole rilasciate da John Lipsky, vice presidente del Fmi, nel 2010 potrebbero essere riviste al rialzo le stime di crescita dell’economia mondiale, e proprio queste dichiarazioni di fine mattinata hanno dato una spinta importante ai principali listini europei.

Il Cac di Parigi guadagna l’1.18%, il Dax di Francoforte fa segnare +0.2% mentre il Ftse di Londra è a quota + 1.7%. Ora entriamo nello specifico nei titoli di Piazza Affari, soprattutto parliamo della situazione delle blue chips.

Unicredit guida la risalita dei bancari

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Quella di ieri è stata una giornata molto altalenante a Piazza Affari, dopo la salita impetuosa del mattino e il ritorno in zona negativa durante il pomeriggio, è poi arrivato il rimbalzo verso la fine della seduta. Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1.11% a quota 19.234 punti ed il Ftse All Share in aumento dello 0.95%.

Bene anche le chiusure delle altre principali piazze europee, il Cac di Parigi ha chiuso a +1.06%, il Dax di Francoforte +0.78% e Londra +0.06%.
Nonostante i molti creditwatch di Moody’s nei confronti degli istituti bancari, i titoli delle principali banche italiane hanno risposto bene in borsa, Unicredit ha chiuso la seduta guadagnando il 4.5% a 1.8 euro.

Mercoledì contrastato in borsa, male i bancari

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Ieri la giornata di borsa si è chiusa in maniera insolita a Wall Street, il Dow Jones ha chiuso perdendo lo 0.09% mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0.66%, l’S&P 500 ha chiuso in ribasso dello 0.14%.

Questi numeri sono dati soprattutto dai dati riguardanti l’inflazione in maggio negli States, che ha segnato un -1.3%, dato che non si presentava dal 1950. Anche in Europa comunque le borse non se la sono passata meglio, a Piazza Affari il Ftse Mib ha ceduto il 2.89%, il Ftse All Share -2.82%. Il Cac di Parigi ha lasciato sul campo l’1.64%, il Dax di Francoforte -1.86%, Ftse di Londra -1.06%.

Prosegue la giornata negativa in borsa

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A Wall Street sembra cambiare leggermente il filone della giornata, troviamo ancora il Dow Jones che perde solamente lo 0.08% a 8498 punti, l’S&P 500 perde l’1.27% a 912 punti mentre l’indice tecnologico Nasdaq lascia sul terreno l’1.11% a 1796 punti.

In Italia il Ftse Mib è ancora debole e perde circa il 2% a 19203 punti, nel resto d’Europa non cambia il vento, il Cac di Parigi -1.18% a 3176 punti, il Dax di Francoforte -1.24% a 4830 punti e il Ftse di Londra -1.05% a 4283 punti.

Parte male la borsa mondiale

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Giornata di mercoledì che prosegue il periodo negativo iniziato la scorsa settimana, infatti anche dopo i brutti dati di ieri, oggi le cose non sono partite con il piede giusto. A Wall Street il Dow Jones cede l’1.25% a quota 8504 punti, l’S&P 500 cede l’1.27% a 912 punti e il Nasdaq perde l’1.11% a quota 1796 punti.

In Europa le principali borse perdono tutte, il Cac di Parigi -1.17% a 3176 punti, Dax di Francoforte -1.12% a 4836 punti, Ftse di Londra -1.08% a 4282 punti. A Piazza Affari il Ftse Mib cede l’1.85% a 19228 punti.

Giornata negativa per Piazza Affari

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Anche la giornata di ieri è stata molto negativa per la borsa, infatti a Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso con una perdita dello 0.91% a quota 10’589 punti, mentre l’All Share ha perso lo 0.77% a 20’304 punti. Il Ftse di Londra ha segnato un timido +0.06%, il Cac di Parigi ha perso lo 0.17% e il Dax di Francoforte ha chiuso praticamente invariato.

La giornata era iniziata male sulla scia delle chiusure delle borse asiatiche, aveva subito un piccolo rialzo in giornata grazie alla diffusione dei dati sulla costruzione delle case in Usa per poi ripiombare in basso a causa dei dati sulla produzione americana a maggio. Male le banche nella giornata di ieri, con Intesa San Paolo che ha ceduto il 2.5%, Generali -0.33%, Banco Popolare -3.06%, Pop Milano -3.57%, Unicredit – 2.36%.

Partenza negativa per le borse europee

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La borsa europea inizia male la nuova settimana, a causa anche delle chiusure negative della borse asiatiche, infatti l’indice Nikkei ha chiuso la seduta a -0.95% a quota 10039.67 punti, l’Hang Seng di Hong Kong alla chiusura segnava una perdita del 2.07% a 18498.96 punti.

Sulla scia di questi dati, il Ftse di Londra perde in questo momento l’1.95% a 4355.39 punti, il Cac40 di Parigi lascia sul campo l’1.9% a 3263.03 punti mentre il Dax di Francoforte perde il 2.09% a 4963.18 punti. In Italia, a Piazza Affari il Ftse Mib segna -1.88% a 20000.93 punti mentre il Ftse All Share perde l’1.49%.

Chiusura di settimana contrastata in borsa

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La settimana in borsa si chiude molto contrastata, a Wall Street il Dow Jones ha chiuso a +0.34% a quota 8’800.69 punti, il Nasdaq ha perso lo 0.19% a quota 1’858.80 e l’S&P/Mib ha chiuso la settimana di contrattazioni a 946.19 punti, in rialzo dello 0.14%.

In Europa, il Cac di Parigi ha chiuso perdendo lo 0.26%, Dax di Francoforte -0.74%, Ftse di Londra -0.5%. A Piazza Affari il Ftse Mib ha perso lo 0.98% a 20’384 punti, il Ftse All Share ha ceduto lo 0.95% a 21’007 punti.

Avvio a rilento per le borse europee, spicca Bulgari

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Poco dopo l’apertura le principali borse europee erano in leggero calo, il Cac di Parigi perde lo 0.08%, il Dax di Francoforte è in calo dello 0.21%, Ftse di Londra -0.10%. A Milano il Ftse Mib a quota 20’518 perde lo 0.32% mentre il Ftse All Share è in calo dello 0.31%.

In calo da segnalare Eni che registra un -0,76% a 18,21 euro dopo aver rilasciato i dati sul maxi-bond ed Enel, che ancora impegnata con l’aumento di capitale perde lo 0,75% a 3,62 euro. Perde anche Intesa San Paolo a -1,19% a 2,49 euro. Il socio francese di quest’ultima, cioè Credit Agricole sta rivedendo i piani dell’accordo con Generali che ora guadagna lo 0,19% a 16,14 euro.

Situazione banche in borsa

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Dalla riunione dell’Eurogruppo tenutasi ieri è emerso di fatto che gli stress test bancari continueranno ad essere al centro dell’attenzione da parte delle autorità europee. Anche il commissario dell’Ue Joaquin Almunia ha affermato come sia necessario attuare questa strategia in modo da avere sempre sotto controllo la situazione anche se dovesse degenerare, aggiungendo che se necessario si potrà attuare anche un aumento del capitale delle banche.

Almunia ha anche annunciato che proporrà l’avvio di procedure per deficit pubblico eccessivo per quei paesi europei il cui Pil supererà il 3% quello di quest’anno, e l’Italia è tra questi paesi.

Borsa europea giù in avvio di settimana

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Non sta iniziando nel migliore dei modi la settimana in borsa in Europa. A Francoforte si registra infatti il crollo del titolo Arcandor che perde il 38%.
Arcandor controlla la società di vendita per corrispondenza Quelle, i magazzini Karstadt e l’agenzia di viaggi Thomas Cook.

Peer Steinbrueck, ministro delle Finanze della Germania non ha nemmeno escluso un possibile fallimento. Tutti i listini del vecchio continente hanno subito i riflessi di questa enorme perdita, sono stati influenzati, è giusto dirlo, anche dal calo delle banche e delle materie prime.

Ftse Mib, Ftse All Share e i nuovi indici

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Dal 1° giugno gli indici azionari italiani hanno subito un notevole cambiamento, infatti i vecchi Mibtel, S&P/Mib ecc. sono stati mandati in pensione dai nuovi indici calcolati secondo il metodo Ftse (Financial Times Stock Exchanges), già utilizzato nei mercati inglesi.

Piazza Affari fino a maggio era composta da 4 indici, il Mibtel (indice generale), l’S&P/Mib (indice del paniere dei 40 titoli più importanti), Midex (indice dei 25 titoli a media capitalizzazione) e All Stars che racchiudeva tutti gli indici Star (Mibstar, TechStar e Star) che erano 80 titoli con particolari caratteristiche.

Borsa italiana in rialzo

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Il dato sulla fiducia dei consumatori di maggio rilasciato ieri negli USA ha fatto impennare gli indici americani e asiatici, ed in apertura di seduta anche quelli europei ne hanno tratto benefici.

A Piazza Affari il Mibtel guadagna lo 0.53% e l’S&P/Mib lo 0.65% ma a calcare la scena italiana è Parmalat che guadagna il 6% a 1.82 dopo che ieri la casa francese Danone ha annunciato un aumento di capitale di 3 miliardi di euro e a quanto pare sarebbe proprio Parmalat l’azienda mirata da Danone.

Avvio negativo per Piazza Affari

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Il calo delle borse asiatiche in mattinata si fa sentire anche all’apertura delle borse del Vecchio Continente. Nella giornata odierna si aspettano i dati dell’indice del Mercato Immobiliare Nahb di maggio e il discorso del segretario al tesoro Usa, Timoty Geithner a Washingotn.

In mancanza di diffusioni di dati macroeconomici, la giornata odierna si prospetta abbastanza piatta.