
Ieri il titolo in borsa ha chiuso la giornata in rialzo dell’1,63% a quota 10,6 euro per azione.
Ieri il titolo in borsa ha chiuso la giornata in rialzo dell’1,63% a quota 10,6 euro per azione.
Il quadro tecnico del titolo si è così notevolmente rafforzato, ed ha addirittura trovato subito uno spazio di allungo verso l’importante soglia di 14,90 euro, la prossima barriera da superare per Lottomatica, che ieri si è fermata a quota 14,79 euro, in rialzo dello 0,61%.
Anche nella seduta conclusiva del venerdì il titolo del Lingotto ha chiuso le contrattazioni a quota 9,685 euro per azione, in rialzo dello 0,26%.
Il titolo ha già forzato la resistenza nelle sedute scorse, però dovrà ora confermare il segnale positivo.
A favorire il tentativo di Finmeccanica potrebbe essere il delicato momento del mercato, ma secondo gli esperti il titolo potrà consolidare sopra quota 10,25, nonostante la chiusura di ieri, a quota 10,22 euro per azione, in calo dello 0,97%.
I prezzi di Prysmian nelle ultime settimana hanno compiuto un grosso balzo avanti, aiutati anche dall’aumento dei volumi, portandosi ben oltre la barriera grafica e psicologica dei 15 euro per azione.
Il break-out di 6,5 euro potrà dare il via ad un nuovo allungo con un primo obiettivo posto a quota 6,65-6,68 euro per azione ed un secondo obiettivo a quota 6,8-6,82 euro.
I prezzi del titolo nel corse delle ultime ottave hanno messo a segno un importante allungo arrivando a toccare e quindi superare la barriera sia grafica che psicologica dei 15 euro per azione.
A facilitare l’allungo in borsa del titolo Ansaldo Sts c’è stato anche un discreto aumento dei volumi.
Tuttavia il titolo BP ieri in borsa ha chiuso in calo dello 0,95% a quota 5,195 euro per azione, cedendo così momentaneamente l’importante resistenza a 5,25 euro.
Ora il titolo Azimut si trova molto vicino alla soglia psicologica dei 10 euro per azione, dopo aver trovato un importante spazio di recupero verso i massimi.
Questa situazione sembra anticipare secondo gli esperti e gli analisti un prossimo strappo direzionale, e sarà proprio il break-out di uno dei due valori citati sopra a fornire indicazioni più chiare.
Il titolo ha trovato un ampio spazio di allungo fino a quota 8,85-8,95 euro, zona dove ha chiuso peraltro la seduta di ieri, in rialzo dello 0,62% a quota 8,915 euro per azione.
Se il break-out oltre questa soglia verrà confermato nei prossimi giorni potremmo assistere ad un nuovo allungo di Eni, in un primo momento verso quota 17,60-17,65 euro ed in un secondo momento verso la soglia psicologica dei 18 euro per azione.
Il titolo ha trovato uno spazio di allungo fino a quota 6,10 euro, salvo poi cedere qualcosina proprio nella giornata di ieri, chiusa in ribasso dello 0,25% a quota 5,975 euro per azione.
Dall’inizio di febbraio praticamente il titolo ha solamente guadagnato terreno in borsa, arrivando a toccare i massimo dell’anno, avvicinandosi all’importante resistenza chiave posta a 19,40 euro per azione.