
A questo bisogna poi aggiungere una riduzione piuttosto consistente dei dividendi. Anche in questo caso si tratta di una decisione resa obbligatoria dai conti della società , nonchè dalla troppa generosità di Marchionni.
A questo bisogna poi aggiungere una riduzione piuttosto consistente dei dividendi. Anche in questo caso si tratta di una decisione resa obbligatoria dai conti della società , nonchè dalla troppa generosità di Marchionni.
Gli analisti, infatti, in questo caso hanno accolto in maniera negativa le dimissioni del condirettore generale Alberto Maturi, in particolare gli analisti di Equita hanno fatto sapere che a loro avviso la notizia non sarà accolta in maniera positiva dagli investitori in quanto Maturi era una figura piuttosto stimata e apprezzata dal mercato.
A spingere in alto il titolo sono state soprattutto le indiscrezioni di stampa che parlano di possibili dimissioni da parte dell’amministratore delegato del gruppo Fausto Marchionni.
A confermare i rumors è arrivato un comunicato diffuso da Groupama su richiesta della Consob, tramite il quale il gruppo assicurativo ha fatto sapere di avere allo studio l’acquisto di una quota del 17-20% di Fondiaria Sai. Una quota, dunque, inferiore rispetto al 29,9% ipotizzato dalle indiscrezioni di stampa circolate nelle ultime ore.
Le quotazioni del titolo sono arrivate al raggiungimento della resistenza chiave a 6,50-6,60 euro per azione, facendo sperare in un prossimo breakout al rialzo.
Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro la fine del corrente esercizio e porterà a livello di gruppo una plusvalenza pari a circa 31 milioni di euro.
Fondiaria Sai ha potuto così nel giro di poco tempo forzare le due resistenze di quota 5,70 euro per azione e di 6 euro, ed arrivare molto vicino alla barriera che si trova a quota 6,50-6,60 euro per azione.
Le due vendite hanno prodotto una plusvalenza rispettivamente di 13 milioni e 61 milioni mentre la somma ricevuta è stata rispettivamente di 63,5 milioni e 105 milioni.
La notizia è stata diffusa dal gruppo assicurativo mediante una nota in cui viene precisato che il prezzo di sottoscrizione delle azioni, il numero di azioni da emettere ed il rapporto di opzione saranno determinati in base a quelle che sono le condizioni di mercato nell’imminenza dell’offerta.
I dati relativi all’attività svolta dall’inizio dell’anno e fino al 30 settembre sono stati resi noti dalla compagnia assicurativa mediante una nota, attraverso la quale è stato anche comunicato che, vista la performance negativa, è probabile che per il 2010 si deciderà di non distribuire alcun dividendo ai propri azionisti.
Il noto imprenditore ha spiegato alla riunione del comitato esecutivo di Generali, che l’obiettivo è quello di crescere, ma lentamente, infatti dopo gli investimenti in Generali e Mediobanca, ora qualche milione sarà investito anche su Premafin, seppure molto meno rispetto al centinaio di milioni investito in Mediobanca.
Per concludere la trattativa servivano solo le autorizzazioni delle competenti autorità elvetiche, che sono puntualmente arrivate nella giornata di ieri.
Nei giorni scorsi Fondiaria Sai, che detiene il 5,257% del gruppo editoriale italiano del Corriere dellla Sera, ha confermato l’intenzione di non lasciare.
Come confermato direttamente da Luca Soncini, direttore generale della banca svizzera, è in essere una trattativa in esclusiva per l’acquisizione della Gesfid, la controllata della compagnia assicurativa del gruppo Ligresti.