Trimestrale General Motors gennaio marzo 2011

General Motors ha pubblicato i risultati di bilancio del primo trimestre 2011, chiuso con un utile netto a quota 3,2 milioni di dollari, più del triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando l’utile fu di 865 milioni di dollari.

L’utile per azione del colosso Usa è di 1,77 dollari per azione contro i 55 centesimi per azione dell’anno scorso. Ovviamente sono state battute anche le stime degli analisti.

Bilancio General Motors ottobre dicembre 2010

General Motors ha pubblicato i risultati di bilancio del quarto trimestre 2010. Per la prima volta dal 2004 GM rivede l’utile, avendo chiuso il trimestre con un risultato netto di 510 milioni di dollari, contro la perdita di 3,5 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.

Tuttavia il risultato è inferiore alle previsioni degli analisti di 966,4 milioni di dollari.

Questa differenza è dovuta soprattutto agli investimenti per il lancio di nuovi veicoli, alla minore produzione di truck ad alto margine e agli oneri collegati all’OPA dell’anno scorso.

General Motors potrebbe valere 100 dollari per Morgan Stanley

Secondo Morgan Stanley, General Motors potrebbe valere 100 dollari per azione. A pochi giorni di distanza dalla copertura di Goldman Sachs su GM, arriva questa previsione molto ottimistica per il titolo del gruppo auto americano.

General Motors, secondo le stime di Morgan Stanley, nel corso dei prossimi cinque anni genererà il 100% della sua capitalizzazione in contante, potendo beneficiare della ripresa ciclica negli USA e della crescita nei mercati emergenti.

General Motors torna la quotazione a Wall Street

La General Motors, il gruppo automobilistico americano, si quoterà in borsa, sia al New York Stock Exchange sia al Toronto Stock Exchange.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, non sarebbe ancora deciso il numero di azioni che saranno vendute dai governi americano, canadese e dell’Ontario, al mercato, dal fondo di previdenza dei lavoratori del settore auto e da altri azionisti.

Segnali incoraggianti dal mercato auto Usa ad agosto 2009

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Arrivano ottimi risultati dall’America per quanto riguarda l‘immatricolazione di nuove auto nel mese di agosto, infatti per la prima volta da quasi due anni il mercato dell’auto ha fatto segnare numeri in salita, +1% su base annua.

Ci sono state 1,26 milioni di nuove immatricolazione negli Usa ad agosto, ovviamente favorite dal prolungamento dei famosi incentivi statali, dal nomignolo Cash for Clunkers, dove rottamando la vecchia auto si hanno notevoli benefici nell’acquistarne una nuova.

Rimandato l’accordo con Magna per Opel?

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Ormai la questione Opel sta diventando una telenovela infinita, ieri ha parlato a riguardo anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, auspicando tempi brevi, anche se il rischio di un rinvio a dopo le elezioni tedesche del 27 settembre prossimo, è realtà.

La Merkel si augura che prima del prossimo Consiglio di Amministrazione di General Motors dell’8-9 settembre, siano fatti passi avanti nella cessione della “filiale” tedesca di GM. Come se non bastasse poi ora è divenuta di primaria importanza la situazione dei 25mila dipendenti Opel, che hanno anche rinunciato all’indennità ferie nei mesi scorsi.

Anche il ministro federale dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, non esclude un rinvio della decisione a dopo le elezioni politiche in Germania.

Trattative bloccate tra GM e Magna

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A quanto pare la parola fine sulla questione Opel-GM-Magna è ancora pura utopia, infatti nella giornata di ieri si è assistito ad un blocco improvviso ed abbastanza imprevisto delle trattative per cedere il marchio Opel di proprietà di General Motors al gruppo austro-canadese Magna.

Questo è dovuto alla scelta del consiglio di amministrazione di Gm di cercare nuove alternative a quelle sul tavolo da mesi, con anche l’ipotesi finora mai presa in considerazione di effettuare un risanamento della società attraverso aiuti di Stato dal Governo Usa.

La STHIM pronta a pagare 500 milioni di dollari per acquisire Hummer

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Potrebbe essere questa la settimana decisiva per la vendita del marchio Hummer di proprietà di General Motors, alla società cinese Sichuan Tengzhong Heavy Industrial Machinery, che dopo le voci di un forte interessamento di qualche mese fa, sembra essersi convinta a portare a termine l’acquisizione, anche se non mancano i problemi.

Comunque, alcuni funzionari della società cinese sarebbero attesi in settimana proprio a Detroit, nella sede di Gm, per portare a termine la trattativa, si parla di 500 milioni di dollari che la STHIM metterà sul piatto per aggiudicarsi Hummer.

Magna, Baic e RHJ offerte ufficiali a GM

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Ieri scadeva il termine ultimo per la presentazione delle offerte di acquisizione al gruppo General Motors per quanto concerne la sua controllata anglo tedesca Opel/Vauxhall. GM ha fatto sapere di aver ricevuto tre offerte, dal gruppo austro canadese Magna, dalla holding finanziaria Rhj e dal gruppo cinese produttore di auto Baic.

Gm ha fatto quindi sapere che ora le tre offerte saranno esaminate e confrontate, ed in un secondo momento saranno proposte all’attenzione del governo tedesco, degli altri paesi europei coinvolti, della commissione dell’Unione Europea e di Opel/Vauxhall ovviamente.

La nuova General Motors

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La nuova General Motors è nata in tempi record, infatti nella giornata del 10 luglio alle ore 12 e 30 italiane è stato firmato il passaggio di proprietà, a soli 40 giorni dall’annuncio della bancarotta. Un vero e proprio record. Secondo le prime voci che girano vicino all’azienda l’intento è quello di creare una nuova società molto più snella della precedente, anche se per fare questo bisognerà ricorrere a molti tagli del personale.

La nuova GM sarà molto più attenta rispetto alle richieste dei clienti, molto più veloce, e molto più rapida nel ripagare i grandi finanziamenti che sono arrivati dal governo americano in questo periodo.

Assets di GM in vendita

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Nella giornata del 5 luglio, il giudice americano Robert Gerber ha approvato la vendita degli assets della compagnia General Motors, alle prese come tutti sappiamo, con la bancarotta.

Come dichiarato da Gerber dare la possibilità a GM di ripartire solamente dai suoi due marchi principali (Cadillac e Chevrolet) liquidando tutto il resto equivale a “prevenire la morte del paziente in camera operatoria”, un paragone che non fa una grinza quello espresso dal giudice.

Baic presenta un’offerta per Opel, Magna resta favorita

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Come vi abbiamo detto solo qualche giorno fa la corsa per acquisire Opel non è ancora giunta al termine, è proprio notizia delle ultime ore la presentazione di un’offerta non vincolante a General Motors da parte del gruppo cinese Baic (Beijing Automotive Industry Holding).

Indiscrezioni parlano anche dell’intenzione del gruppo cinese di presentare un’offerta vincolante nel giro di due settimane, entro la metà di luglio al massimo. La notizia non è stata commentata da nessuno all’interno di GM, che ha preferito un secco “no comment”.

General Motors pronta a ripartire

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La prossima settimana potrebbe essere decisiva per il futuro di General Motors, in quanto potrebbe nascere una nuova società GM, dopo la bancarotta annunciata tempo fa, se il giudice federale approverà il nuovo piano di ristrutturazione, cosa che ad oggi sembra molto probabile comunque.

Il giudice Robert Gerber ha rimandato la decisione di una settimana su richiesta di GM stessa che vuole sistemare qualche piccolo cavillo burocratico in modo da non avere problemi con la ripartenza delle attività.

Giornata decisiva per il futuro di Opel

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Stando alle voci dei ben informati, il governo tedesco dovrebbe dare una risposta sul futuro Opel e General Motors nella serata di mercoledì o al più tardi nella mattinata di giovedì.

La cancelliera tedesca Merkel ha dichiarato: “L’esecutivo tedesco non può decidere tutto da solo. È il proprietario che deve decidere e quest’ultimo è un mix di Gm e lo Stato americano.”

Fonti industriali dicono che GM non ha nessun pregiudizio nella scelta finale: “Tutte le offerte saranno valutate ed esaminate con estrema attenzione e alla stessa stregua.” Opel potrà continuare a funzionare anche se la casa madre dovesse chiedere la bancarotta adottando il famoso Chapter 11.