Trimestrale Sorin luglio settembre 2010

Nel periodo compreso tra luglio e settembre 2010 Sorin è riuscita a realizzare un utile netto pari a 8,2 milioni di euro, in netto aumento rispetto ai 3,9 milioni dello stesso periodo dello scorso anno e alle previsioni degli analisti che avevano previsto in media un utile intorno ai 7-8 milioni di euro.

In aumento anche i ricavi che hanno registrato un incremento dell’11,2% a 180,3 milioni, superando anche in questo caso le previsioni degli analisti. Il margine operativo lordo si è attestato a 25,8 milioni (+27,9%) mentre l’indebitamento finanziario netto è migliorato a 156,4 milioni dai 171,2 milioni del 30 giugno 2010.

Previsioni Piaggio riviste al rialzo dopo incentivi

Il ritorno degli incentivi sulle due ruote ha portato gli analisti a rivedere le previsioni per l’anno in corso su Piaggio. A partire dal 3 novembre, infatti, verranno erogati nuovi incentivi per l’acquisto di moto e motorini, oltre che di altri prodotti, che secondo una prima stima porteranno all’acquisto di circa 60.000 veicoli.

Secondo gli analisti di Intermonte, che prendono in considerazione una quota di mercato del 30%, i nuovi incentivi comporteranno per Piaggio un incremento delle vendite pari a 18.000 unità, per un fatturato aggiuntivo di 55 milioni di euro circa e ulteriori 6 milioni di euro sull’Ebitda.

Trimestrale L’Oréal luglio settembre 2010

L’Oréal ha chiuso il terzo trimestre 2010 con ricavi in crescita del 14,6% a 4,85 miliardi di euro, un risultato superiore alle previsioni degli analisti che avevano atteso in media ricavi per 4,75 miliardi di euro.

A spingere in alto i risultati del colosso francese dei cosmetici è stato soprattutto il netto aumento della domanda dei suoi prodotti da parte dei paesi emergenti, a cui L’Oréal sta puntando alla luce degli elevati tassi di crescita di queste zone, proprio come stanno facendo tante altre aziende che operano in tanti altri settori.

Bulgari in rialzo dopo valutazione Goldman Sachs

Il periodo di crisi che ha colpito il settore del lusso è ormai definitivamente passato, a dimostrarlo la progressiva risalita di tutte le aziende che operano nel settore e di Bulgari in particolar modo, che proprio ieri è stato inserito da Goldman Sachs nella cosiddetta “convinction buy list”. La banca d’affari ha anche alzato il target price da 6,65 a 10,6 euro, ossia un apprezzamento del 41% rispetto al prezzo attuale.

La decisione degli analisti deriva dalla convinzione che Bulgari riuscirà ad incrementare notevolmente sia utili che ricavi nel corso dei prossimi mesi, beneficiando anche della progressiva crescita nei mercati emergenti.

Bilancio trimestrale Fiat luglio settembre 2010

Fiat ha archiviato il terzo trimestre 2010 con ricavi pari a 13,5 miliardi di euro, in crescita dell’11,9% rispetto al terzo trimestre 2009, un risultato riconducibile soprattutto all’ottima performance registrata nel settore relativo alle macchine per l’agricoltura e le costruzioni, nonchè alla crescita dei volumi in Iveco, CNH e al buon andamento del business relativo alle automobili.

L’utile della gestione ordinaria ha raggiunto quota 586 milioni di euro rispetto ai 308 milioni di euro registrati nel terzo trimestre 2009, mentre l’utile netto si è attestato a 190 milioni di euro dai 25 milioni di euro del terzo trimestre 2009.

Pirelli consolida presenza in Argentina, investimenti per 100 milioni

Pirelli ha deciso di consolidare ulteriormente la sua presenza in Argentina mediante investimenti per 100 milioni di dollari entro il 2013.

Gli investimenti, in particolare, riguarderanno lo stabilimento di Merlo, nella provincia di Buenos Aires, e rientrano nel piano di espansione volto a rafforzare ulteriormente la posizione di leadership che Pirelli già occupa in Sud America, dove detiene ben sette stabilimenti, di cui uno in Argentina, cinque in Brasile e uno in Venezuela.

Bilancio Sogefi gennaio settembre 2010

Nel corso dei primi nove mesi del 2010 Sogefi ha realizzato un risultato netto pari a 13,5 milioni di euro, un dato senza dubbio positivo soprattutto alla luce della perdita da 8,6 milioni di euro registrata nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi hanno raggiunto quota 687 milioni di euro, ossia in crescita del 19,7% rispetto ai primi nove mesi del 2009.

Nel periodo in esame l’andamento favorevole ha interessato tutti i segmenti di mercato in cui opera l’azienda, così come pure tutte le aree geografiche in cui svolge la sua attività, ossia Europa (+11,3%), Nord America (+12,6%), Sud America (+48,1%), Cina (+106%) e India (+62,8%).

Investimento minimo azioni Enel Green Power

Da oggi e fino al 29 ottobre presso gli sportelli bancari sarà possibile sottoscrive azioni Enel Green Power. L’offerta prevede la possibilità di sottoscrivere un lotto minimo di 2.000 azioni ad un prezzo compreso tra 1,8 e 2,1 euro per azione.

Chi intende puntare sulle azioni del colosso delle energie rinnovabili di proprietà di Enel, dunque, dovrà fare un investimento minimo di 3.600 euro, una cifra che indubbiamente non è alla portata di tutti, ma si sa, l’Ipo di Enel Green Power è considerata la più importante dell’anno a Piazza Affari e le previsioni sono più che ottimiste.

Burgo possibile ritorno a Piazza Affari

La crisi economica ha colpito in maniera piuttosto dura anche il cartaio torinese Burgo e le imprese controllate dalla famiglia Marchi, tuttavia a distanza di due anni la società inizia a cogliere i primi frutti della radicale ristrutturazione avviata già prima dell’inizio della grave crisi economica.

I primi barlumi di luce hanno portato i soci a prendere in considerazione la possibilità di riportare Burgo a Piazza Affari, tuttavia fino ad ora non si è mai parlato di una data certa, si tratta piuttosto di un’idea che i soci prendono in considerazioni già da diversi mesi.

Previsioni Pirelli 2010 riviste al rialzo

Il consiglio di amministrazioni di Pirelli, in vista della presentazione del nuovo piano triennale 2011-2013, ha esaminato i dati preliminari al 30 settembre 2010 e ha deciso di rivedere al rialzo gli obiettivi fissati per il 2010.

Per la fine dell’anno, in particolare, Pirelli prevede di riuscire a realizzare ricavi superiori a 4,9 miliardi di euro, un Ebit margin oltre il 7,5%, un risultato operativo a 380 milioni di euro e la riduzione dell’indebitamento netto ad un livello inferiore ai 700 milioni di euro previsti in precedenza.

Obiettivo e previsioni Azimut, fiduciosi gli analisti

Circa una settimana fa Marco Malcontenti, deputy ceo e cfo di Azimut, ha dichiarato che l’obiettivo della società è quello di riuscire a raddoppiare le masse gestite entro i prossimi cinque anni, dichiarazioni che non hanno affatto suscitato scetticismo tra gli analisti che, al contrario, hanno dimostrato di essere fiduciosi nelle possibilità di Azimut.

Poche ore dopo le dichiarazioni di Malcontenti, infatti, Equita sim ha pubblicato un report che colloca Azimut nella lista delle quotazioni “preferite”, con una raccomandazione “buy” e un target price a 10,2 euro.

Ottimismo su Yoox, in Borsa continuerà a salire

Tra i titoli più brillanti del listino milanese c’è senza dubbio Yoox. Dall’inizio dell’anno, infatti, il titolo della società che si occupa della vendita di abbigliamento online ha registrato una rivalutazione del 40% circa, ma secondo gli esperti si tratta solo dell’inizio.

L’opinione è concorde tra gli analisti. Pochissimi giorni fa, infatti, Goldman Sachs ha alzato il target price da 9,3 a 11,50 euro, confermando la raccomandazione “buy”, mentre circa due settimane fa Bank af America ha avviato la copertura con una raccomandazione “buy” e un target price a 8,5 euro.

Enel Green Power fuori dal “rischio regolatorio”

Lo sbarco in Borsa di Enel Green Power, a cui gli uomini di Fulvio Conti lavorano da quasi due anni, come tutti già sanno ha come obiettivo principale la riduzione del debito di oltre 50 miliardi che grava su Enel SpA.

In ogni caso, a prescindere da quelli che sono gli obiettivi della capogruppo, l’Ipo di Enel Green Power è senza dubbio la più grande operazione finanziaria dell’anno a Piazza Affari, nonchè una delle principali in tutta Europa.

I maggiori dividendi di Piazza Affari

La debolezza del mercato influisce in maniera positiva sui dividendi dato che chi investe oggi ha ottime possibilità di riuscire ad intascare rendimenti di gran lunga superiori rispetto ai titoli di Stato. L’esempio è quello dei titoli tedeschi a scadenza quinquennale che offrono un rendimento di poco superiore all’1%.

Al contrario, invece, se si considerano le blue chip e le mid cap di Piazza Affari il rendimento medio si colloca al di sopra del 4%.