Enel vendita centrale bulgara entro fine 2010

L’amministratore delegato di Enel, Carlo Conti, ha comunicato che il gruppo intendere vendere entro la fine dell’anno in corso la centrale elettrica a carbone bulgara Maritza III, per la quale ha già ricevute due offerte.

La vendita della centrale bulgara ha come principale obiettivo la riduzione dell’indebitamento del gruppo, tuttavia l’amministratore delegato non ha fornito altri dettagli in quanto si tratta di un’operazione per la quale sono ancora in corso le trattative, fornire troppe informazioni potrebbe rivelarsi oltre che azzardato anche controproducente.

Emissione bond Eni da 1 miliardo

Eni ha comunicato di aver dato mandato a Banco Santander, Deutsche Bank, Mediobanca, Mitsubishi Ufj Securities International, Societe Generale e Ubs di organizzare un’emissione obbligazionaria con scadenza a sette anni, ossia a gennaio 2018, a tasso fisso.

L’operazione, come ha spiegato la stessa azienda energetica, è finalizzata a migliorare l’equilibrio tra l’indebitamento a breve e a medio-lungo termine. Nel dettaglio si tratta di un prestito obbligazionario che ha come destinatari gli investitori istituzionali, collocato in base a quelle che sono le condizioni di mercato e in un secondo momento quotato alla Borsa di Lussemburgo.

Piano strategico Edison rimandato al 2011

La presentazione del piano strategico di Edison, prevista per dicembre, slitta alla prossima primavera. La decisione, come ha spiegato l’amministratore delegato Umberto Quadrino, deriva dalla visione pessimistica della stessa società che, a causa di una ripresa decisamente più lenta del previsto, porta a prevedere per il 2010 una domanda a livelli ancora nettamente inferiori rispetto al periodo antecedente alla crisi.

La società, infatti, sta attraversando un periodo per niente brillante a causa di una domanda ancora troppo debole sia nel settore del gas che dell’energia, tuttavia l’amministratore delegato ha tenuto a precisare che Edison sta combattendo bene e che i risultati complessivi non si discostano molto da quelli relativi al periodo antecedente alla crisi.

Enel firma accordo con Kepco

L’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, e Kim Ssang-Su, CEO e Presidente della Korean Electric Power Corporation, hanno firmato oggi a Seoul una lettera di intenti che ha come scopo lo sviluppo e la cooperazione nei settori relativi alle reti intelligenti (Smart Grids) e alle tecnologie per la riduzione delle emissioni di gas serra mediante la cattura e il sequestro dell’anidride carbonica (CCS).

L’accordo, in particolare, prevede che le parti si impegnino alla cooperazione e allo scambio di informazioni al fine di sviluppare ulteriormente queste due tecnologie, considerate entrambe importantissime in termini di efficienza energetica.

Bilancio Enel Green Power gennaio settembre 2010

Enel Green Power ha archiviato i primi nove mesi del 2010 con un utile pari a 352 milioni di euro, ossia in crescita del 16,9% (+51 milioni) rispetto ai 301 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. In crescita anche i ricavi, che hanno registrato un incremento del 16% a 1.581 milioni da 1.363 milioni.

Nel periodo in esame l’Ebitda ha raggiunto quota 966 milioni, in crescita del 5,6% da 915 milioni, mentre l’Ebit si è attestato a 598 milioni, in diminuzione del 2,5% dai 613 milioni dei primi nove mesi del 2009.

Azioni Enel Green Power: previsioni andamento

Nonostante il debutto in calo delle azioni Enel Green Power, l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, si è detto molto soddisfatto per il risultato dell’Ipo, nonché per l’ingresso di fondi di lungo periodo e investitori importanti che contribuiscono alla stabilità dell’azionariato.

Durante la sua prima giornata a Piazza Affari il titolo Enel Green Power ha viaggiato al ribasso non riuscendo neanche a raggiungere il prezzo minimo di collocamento, fissato a 1,6 euro. Nonostante questo, tuttavia, Conti non ha abbandonato il suo ottimismo e si è detto certo che nel corso dei prossimi mesi il titolo Enel Green Power si distinguerà per le sue performance al rialzo.

Titolo Eni in calo dopo bocciatura Barclays

Alla vigilia della presentazione dei dati trimestrali, il titolo Eni a Piazza Affari continua a perdere quota soprattutto per via del downgrade deciso da Barclays, che stamane ha tagliato il rating su Eni, portandolo da “overweight” ad “underweight”, e il target sul prezzo da 25,50 a 18,50 euro.

A spingere la banca d’affari a bocciare il titolo del colosso energetico è soprattutto la convinzione che la divisione Gas & Power inciderà negativamente sia sui risultati trimestrali che sul titolo dell’impresa energetica italiana. Barclays, inoltre, ha spiegato che la profittabilità del business del gas nell’ultimo periodo è diventata meno prevedibile rispetto alle previsioni dello stesso management di Eni.

Bilancio Edison gennaio settembre 2010

Edison ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto pari a 179 milioni, in calo dell’11,8% rispetto ai 203 milioni dello stesso periodo del 2009. Il margine operativo lordo si è attestato a 930 milioni (-17,6%) mentre i ricavi sono cresciuti a 7,59 miliardi (+16,8%). In calo, invece, il risultato operativo che si è attestato a 368 milioni, in calo del 34,5% rispetto ai 562 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.

I dati relativi al periodo compreso tra gennaio e settembre 2010 sono stati diffusi mediante una nota in cui la società energetica ha anche fatto sapere che le previsioni per l’esercizio in corso vedono un calo dei margini rispetto allo scorso anno.

Rendimento azioni Enel Green Power

Non certo perché si teme una domanda piuttosto bassa, ma Fulvio Conti ha voluto lo stesso rassicurare i risparmiatori spiegando che Enel Green Power darà rendimenti sicuri, grazie al 2% di rendimento del dividendo e al cosiddetto “bonus share”, ossia un’azione gratuita ogni venti possedute per chi le mantiene nel proprio portafoglio per almeno 12 mesi. L’amministratore delegato, in particolare, ha stimato un rendimento garantito tra il 5 e il 6%.

Lo stesso Conti si è detto certo che “Enel Green Power sarà una storia di successo, un vanto per Enel e per il Paese“, aggiungendo che da questa operazione la società prevede di incassare almeno 3 miliardi, che come già noto andranno a ridurre l’indebitamento della capogruppo.

Acconto dividendo Terna 2010

Alla luce degli ottimi risultati realizzati nel corso del primo semestre dell’anno, il consiglio di amministrazione di Terna ha deciso di distribuire ai suoi azionisti un acconto pari a 8 centesimi per azione sul dividendo dell’esercizio 2010, in altre parole una cifra superiore del 14,3% rispetto all’acconto sul dividendo distribuito lo scorso anno.

A renderlo noto è stata la stessa società attraverso una nota, tramite cui ha anche fatto sapere che lo stacco della cedola avverrà il prossimo 2 novembre, mentre il pagamento partirà dal 25 novembre.

Dettagli Ipo Enel Green Power

A metà ottobre, probabilmente il 18, approderà a Piazza Affari Enel Green Power. E’ tutto pronto, dunque, per quella che è già stata ribattezzata la più grande Ipo europea dal 2007 ad oggi: lo scorso otto settembre è stato presentato agli analisti il consorzio di banche che seguiranno l’operazione e, nonostante la volatilità dei mercati e il periodo dell’anno non proprio favorevole per le matricole, il numero uno di Enel Fulvio Conti si è detto ottimista affermando di essere certo del successo dell’operazione.

A favore di Enel Green Power ci sono senza dubbio i numeri, basti pensare che il valore stimato oscilla tra i 12 e i 14 miliardi di euro, con un fatturato pro-forma 2009 pari a 2.109 milioni di euro e un margine operativo lordo pari a 1.331 milioni.

Titolo Eni declassato da Moody’s e Ing

Moody’s ha deciso di declassare il titolo Eni portando il rating senior unsecured di lungo termine da Aa2 ad Aa3, confermando al contempo il rating di breve termine P-1.

La decisione dell’agenzia di rating deriva soprattutto dalla convinzione che Eni non riuscirà entro breve a recuperare le perdite accumulate nel corso del periodo più difficile della crisi economica, durante il quale il colosso energetico ha visto lievitare il proprio debito a causa di un generale rallentamento dell’attività che ha causato una riduzione dei profitti.

Trimestrale Gazprom gennaio marzo 2010

Gazprom ha publicato i risultati relativi al primo trimestre 2010, nel corso del quale è stato registrato utile a 325 miliardi di rubli (circa 8,3 miliardi di euro), in crescita dai 103,7 miliardi di rubli dello stesso periodo del 2009 e superiore alle stime degli analisti, che avevano ipotizzato un utile fermo a 316,4 miliardi di rubli.

L’utile netto, in particolare, ha registrato un incremento del 213% rispetto allo scorso anno, mentre i ricavi sono cresciuti del 14% a 956,8 miliardi di rubli. In crescita anche i volumi, saliti del 21% a 162,2 miliardi di metri cubi.