
Le misure contenute nel decreto hanno infatti come obiettivo principale quello di favorire una riduzione dei prezzi dando luogo ad una maggiore competizione.
Le misure contenute nel decreto hanno infatti come obiettivo principale quello di favorire una riduzione dei prezzi dando luogo ad una maggiore competizione.
L’azienda italiana attiva nel settore energetico, in particolare, ha archiviato l’ultimo trimestre dell’anno con un utile operativo adjusted pari a 4,74 miliardi di euro, ossia in crescita del 28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile operativo adjusted dell’intero 2010, invece, è stato pari a 17,3 miliardi, ossia in crescita del 31,9% rispetto al 2009.
Secondo i rumors circolati nei mesi scorsi Petrobras avrebbe offerto 3,5 miliardi a fronte di una richiesta di Eni di 4,5 miliardi e a fronte di valore di mercato di circa 4 miliardi.
Tra questi figurano in prima linea gli analisti di Morgan Stanley che hanno annunciato di aver alzato il target price sul titolo portandolo da 5 euro a 5,30 euro ad azione, confermando al contempo il rating “overweight”. La banca d’affari ha spiegato di aver preso questa decisione perché certa che la ristrutturazione del debito del gruppo porterà una serie di vantaggi, tra cui la riduzione dello sconto a cui è scambiato il titolo e che gli stessi analisti hanno sostengono sia sottovalutato.
A riportare le indiscrezioni che hanno causato una flessione della quotazione è l’edizione online del quotidiano Milano Finanza, che riporta anche una smentita non ufficiale da parte di alcune fonti vicine ad Edison.
Lo stesso piano, inoltre, prevede nel periodo investimenti per oltre 2,4 miliardi di euro che saranno destinati soprattutto allo sviluppo di progetti già avviati e alla crescita complessiva del gruppo. A tal fine il piano prevede la dismissione di asset non strategici e la realizzazione di partnership specifiche capaci di realizzare sinergie significative.