
L’operazione di acquisto costerà 800 milioni di sterline a GE, cioè 1,3 miliardi di dollari, che saranno pagati in contanti.
L’operazione di acquisto costerà 800 milioni di sterline a GE, cioè 1,3 miliardi di dollari, che saranno pagati in contanti.
L’offerta, dunque, resta ferma a 69 dollari per azione, ovvero 18,5 miliardi di dollari in totale. Sin dal primo momento Genzyme ha definito l’offerta troppo bassa rispetto alle aspettative, ma nonostante questo Sanofi-Aventis non ha mai alzato la sua proposta, si è solo limitata a sollecitare l’accettazione da parte della casa farmaceutica americana, prima lanciando un’Opa e ora allungano i termini dell’offerta.
Secondo alcune indiscrezioni vicine al Consiglio di sorveglianza delle ferrovie tedesche, il valore della cessione a Fs sarebbe di circa 170 milioni di euro, molto meno rispetto ai 340 milioni della valutazione iniziale.
L’offerta di Prysmian è stata accolta in maniera positiva dall’azienda, tanto che anche la famiglia Flint, principale azionista del gruppo, aveva fornito la sua approvazione ad una eventuale cessione dell’azienda a Prysmian.
La conferma da parte dell’azienda cinese, dunque, restituisce credibilità all’ipotesi che Xinmao sia nelle condizioni di poter acquisire Draka, dal momento che inizialmente si era pensato che date le sue modeste dimensioni non sarebbe stata in grado di sborsare una simile cifra e soprattutto di tenere testa ad un’eventuale rialzo da parte di Prysmian.
Alla luce di questa dichiarazione, dunque, gli analisti di Mediobanca hanno iniziato ad ipotizzare che l’istituto bancario italiano per poter disporre dei soldi necessari a finanziare l’operazione dovrà ricorrere ad un aumento di capitale oppure ad un cessione di asset, anche in vista dell’imminente introduzione delle nuove regole imposte da Basilea 3.
Le indiscrezioni, secondo cui la banca e l’azienda cinese sarebbero già giunte ad un accordo per il finanziamento dell’operazione, hanno contribuito a restituire credibilità all’operazione, dal momento che la maggior parte degli analisti aveva guardato con un certo scetticismo la possibilità che l’azienda cinese riuscisse ad acquisire Draka.
Il valore complessivo dell’operazione è pari al 16,87% del capitale del fondo salva imprese fondato dallo stesso De Benedetti.
Nello stesso comunicato, inoltre, l’amministratore delegato ha anche smentito le voci circolate ieri e che parlavano di una controfferta da parte della cinese Tianjin Xinmao, spiegando che si è trattato solo di un comunicato stampa e non di un’offerta vera e propria.
A poche ore dall’offerta di Prysmian, tuttavia, è arrivata una controfferta da parte di Tianjin Xinmao Science and Technology, che ha fatto sapere di aver lanciato un’offerta in contanti pari a 20,50 euro per azione su Draka.
Lo stesso Maurizio Borletti, presidente del gruppo azionista di Rinascente e Printemps, ha in parte confermato le indiscrezioni, spiegando che il management della sua azienda sta studiando il dossier ma non è stata ancora presa alcuna decisione in merito, per cui è ancora tropo presto per affermare di essere interessati alla società .
L’azienda petrolifera, infatti, ha comunicato di aver deciso di ritirare l’offerta di 39 miliardi di dollari avanzata per rilevare Potash, una somma che sia management di Potash che lo stesso governo canadese hanno definito troppo bassa in relazione a quelle che sono le potenzialità di crescita dell’azienda, visto soprattutto il crescente uso dei fertilizzanti registrato negli ultimi anni.
Inoltre LVMH ha dichiarato di poter aumentare la sua quota in Hermès al 17,1% del capitale, grazie ad alcuni strumenti derivati.
L’accordo, in particolare, consentirà a Telecom di rafforzare la sua posizione portandola dal 50% al 58% del capitale, un’operazione che per la compagnia telefonica non comporta nessun esborso e le consente al contempo di consolidare linea per linea i risultati di Sofora/gruppo Telecom Argentina a partire dal quarto trimestre 2010.