
Il break-out proprio di 11,2 potrebbe però a partire già da oggi dare la spinta giusta al titolo del Lingotto per risalire, con un primo obiettivo in area 11,4-11,43 e un secondo verso 11,6-11,65.
Il break-out proprio di 11,2 potrebbe però a partire già da oggi dare la spinta giusta al titolo del Lingotto per risalire, con un primo obiettivo in area 11,4-11,43 e un secondo verso 11,6-11,65.
Il titolo di Buzzi Unicem venerdì ha concluso le contrattazioni in rialzo dell’1,61% a quota 13,22 euro per azione.
Il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, rimane comunque ottimista e ha dichiarato che la moneta americana non perderà il suo ruolo di riserva internazionale.
Il titolo nelle ultime sedute ha addirittura consolidato il proprio valore attorno a questa cifra, mettendo una buona base di partenza per un ulteriore balzo in avanti. Tuttavia ieri il titolo in borsa ha chiuso perdendo l’1,04% a quota 7,11 euro.
Ora il rapporto tra la moneta unica europea ed il biglietto verde è pari a 1,4899, e quella di ieri è stata la prima seduta negativa dell’ottava. Comunque gli esperti dicono che il trend positivo è a favore dell’euro, solamente un ulteriore crollo sotto quota 1,475 potrebbe segnare un’inversione di tendenza a favore del dollaro.
Secondo Bank of America il titolo dell’Arnoldo Mondadori Edizioni S.p.A. varrebbe 3,9 euro. In base all’analisi della banca americana l’azienda detenuta da Fininvest varrebbe oltre 1 miliardo di euro e non 850 milioni di euro come è stato affermato da diversi analisti.
E’ di oggi la notizia che la società di consulenza italiana per gli investimenti azionari Equita ha alzato il target price del titolo Unicredit da 2,8 a 3,26. Equita ha inoltre posto il titolo nella modalità BUY quindi secondo la società di consulenza il titolo è da comprare.
Ieri il titolo ha chiuso in netto rialzo a quota 14,97 euro, guadagnando l’1,91%, confermando il quadro di breve periodo, che rimane naturalmente positivo.
E’ chiaro che una simile quotazione si rispecchia nell’andamento del dollaro che continua nella fase di discesa arrivando a toccare 1,48 dollaro nei confronti dell’euro quotazione che non si verificava da agosto 2008.
Nella giornata di ieri si sono registrati dei volumi incredibili toccando addirittura i 50 milioni di euro di titoli scambiati. Una speculazione del genere ha fatto però suonare il campanello d’allarme e la Consob ha deciso di monitorare l’andamento del titolo Tiscali e dei diritti ad esso associati.
Il titolo del Lingotto ha fatto anche di meglio nella giornata di ieri, infatti è stato capace di arrivare fino ad un massimo di 11,47 euro, prima però di ripiombare verso il basso in chiusura di seduta.
Nell’ultima sessione la banca centrale europea ha mantenuto i tassi di interesse all’1% anche se molti prevedevano una ulteriore diminuzione di 0.25 punti.
Ovviamente il segnale forte che il titolo è in netta ripresa ci sarà solamente quando registreremo un superamento di quota 18,2 euro con target di breve periodo a 18,6-18,65 euro in un primo momento, mentre in un secondo momento il target dovrebbe spostarsi addirittura intorno a quota 19 euro per azione.
Dopo gli ottimi risultati dell’azienda di Torino con un ottimo trend di vendita soprattutto grazie agli incentivi statali, anche in borsa il titolo prosegue la sua corsa rialzista.