Bilancio Ascopiave gennaio giugno 2012

Una forte crescita del giro d’affari anno su anno a fronte di un calo generalizzato dei risultati operativi. La possiamo riassumere così la prima semestrale del 2012 di Ascopiave S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader in ambito nazionale nel settore del gas.

Nel dettaglio, il fatturato nel periodo è cresciuto del 15% a 559,5 milioni di euro rispetto al dato al 30 giugno del 2011, mentre il MOL, Margine Operativo Lordo, ha fatto registrare anno su anno una contrazione del 4,4% a 52,5 milioni. Giù anche il risultato operativo con una contrazione del 10,6% a 37,7 milioni di euro, e l’utile netto consolidato che registra anno su anno un calo del 30,7% a 11,6 milioni di euro.

Esprinet risultati primo semestre 2012

Si è chiuso con i principali indicatori economici in moderato calo il primo semestre del 2012 per Esprinet S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed operante nel comparto della distribuzione di prodotti di informatica e di elettronica di consumo alle imprese.

Nel dettaglio, il semestre è stato archiviato da Esprinet con un fatturato consolidato in contrazione anno su anno del 4% a 949,3 milioni di euro a fronte di un Ebit in calo del 5% a 17,6 milioni di euro, e di un utile netto in discesa del 4% a 10,2 milioni di euro rispetto ai 10,6 milioni di euro al 30 giugno del 2011.

Previsioni Bolzoni esercizio 2012 confermate

Un fatturato annuo a 125 milioni di euro a fronte di un Ebitda margin oltre la soglia del 9%. Sono queste le previsioni per l’esercizio 2012 di Bolzoni S.p.A.. A confermare le stime è stato l’Amministratore Delegato della società quotata in Borsa a Piazza Affari, Roberto Scotti, in concomitanza con il rilascio dei dati al 30 giugno del 2012.

Nel primo semestre Bolzoni ha riportato un giro d’affari in crescita anno su anno del 4,3% a 60,6 milioni id euro a fronte di un Ebitda che è cresciuto a due cifre, +11,9%, e che si è attestato a 5,2 milioni di euro. Buone notizie anche per l’indebitamento che al 30 giugno del 2012 si attesta a 24,4 milioni di euro, ovverosia in calo rispetto ai 25,9 milioni di euro in chiusura del primo trimestre del corrente anno.

Banca Popolare di Spoleto prima semestrale 2012

Sono cresciuti nel primo semestre del 2012 gli impieghi della Banca Popolare di Spoleto, Istituto di credito quotato in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, al 30 giugno del 2012 gli impieghi sono cresciuti del 10,7% a 2,9 miliardi di euro rispetto al dato al 31 dicembre del 2011 a fronte di una raccolta complessiva, sempre nel confronto con lo stesso periodo, che è aumentata del 5,8% a 4,09 miliardi per effetto del +10,6% della raccolta indiretta, e del +3,1% per quel che riguarda la raccolta diretta spinta in alto in particolare dall’apporto fornito dalla clientela privata.

A fronte di un margine di interesse in crescita del 6,8% a 39,03 milioni di euro rispetto al dato al 30 giugno del 2011, il semestre è stato chiuso dalla Banca Popolare di Spoleto con un utile netto di periodo in contrazione anno su anno dell’8,2% a 1,47 milioni di euro. Il tutto a fronte di coefficienti patrimoniali caratterizzati a fine semestre da un tier 1 al 7,52% e da un total capital ratio all’8,89%.

Asta Bot 29 agosto 2012

Il Dipartimento del Tesoro del Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto per mercoledì prossimo, 29 agosto del 2012, con data di regolamento il 31 dello stesso mese, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) per un controvalore pari a 9 miliardi di euro.

Trattasi, nello specifico, dei Bot semestrali 28.02.2013, con scadenza a 181 giorni, a fronte della scadenza il 31 agosto prossimo di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 9.012,5 milioni di euro.

Crisi Grecia coinvolge la Casa Bianca

La crisi della Grecia, aspettando la nuova tranche di aiuti, potrebbe andare ad incidere anche sulla Casa Bianca, ed in particolare sulle elezioni americane del prossimo mese di novembre del 2012. A metterlo in evidenza è stato l’Indipendent che, citando fonti del Governo inglese, ha messo in risalto come la Casa Bianca necessiti di garanzie, in vista delle elezioni Usa, che non portino nel caso peggiore all’uscita della Grecia dall’euro prima del prossimo mese di novembre del 2012.

Ricordiamo che, per la nuova tranche di aiuti alla Grecia, l’Unione Europea sembra intenzionata con la Bce e l’FMI ad erogare gli aiuti non prima del prossimo mese di ottobre del 2012.

Vendere oro per uscire dalla crisi

Lo Stato italiano potrebbe reperire risorse per 13 miliardi di euro circa, alle quotazioni odierne, andando a vendere il 15% delle proprie riserve auree. A farlo presente sono state congiuntamente le Associazioni Adusbef e Federconsumatori alla vigilia del Consiglio dei Ministri di domani che, tra l’altro, verterà proprio su provvedimenti inerenti la crescita.

Secondo i presidenti delle due Associazioni dei Consumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, servono provvedimenti urgenti per il rilancio della crescita, ma serve anche che vengano investite risorse tali da attivare un ciclo virtuoso dopo oramai tanti anni di crescita sul filo dello zero accompagnata da rincari e dalla caduta dei redditi delle famiglie con conseguente e pesante perdita del potere d’acquisto.

Recordati perfeziona acquisto Farma-Projekt

La società polacca Farma-Projekt Sp. z o.o. è ufficialmente posseduta al 100% da Recordati S.p.A.. A darne notizia in data odierna, giovedì 23 agosto del 2012, è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari che ha perfezionato l’operazione di acquisizione dopo averne annunciato l’acquisto lo scorso 2 agosto del 2012.

La Farma-Projekt Sp. z o.o., società farmaceutica polacca avente la propria sede centrale a Cracovia, è stata acquisita dalla società italiana ad un prezzo di PLN 71 milioni complessivi, di cui PLN 50,8 milioni pagati da Recordati S.p.A. al perfezionamento dell’operazione. La quota restante sarà invece saldata dalla società italiana in parte a rate, quindi in più tranche, ed in parte attraverso l’assunzione del debito.

Aiuti Grecia subordinati a report Troika

Prima il report della Troika, rappresentata dalla Banca centrale europea (Bce), dall’Unione Europea (UE) e dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), e poi si discuterà in merito agli aiuti alla Grecia prendendo le relative decisioni. Sono state queste le dichiarazioni rilasciate in queste ore dalla cancelliera tedesca Angel Merkel, in visita nella Moldova, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Questo significa che l’atteso ed imminente vertice tra la cancelliera ed il Premier greco Samaras non porterà comunque a prese di posizione ed a decisioni ufficiali. La Grecia, lo ricordiamo, entro il prossimo mese di settembre del 2012 necessiterebbe della nuova tranche di aiuti al fine di coprire il pagamento delle pensioni ai cittadini e degli stipendi per i dipendenti pubblici.

Risultati Dell secondo trimestre 2012

Un fatturato di 14,5 miliardi di dollari, nel secondo trimestre del 2012, rispetto ad una previsione di consenso pari a $ 14,64 miliardi. E’ questo il dato deludente riportato da Dell, il leader dei PC quotato a Wall Street, per il secondo trimestre del 2012 caratterizzato da pressioni competitive da parte di rivali come Acer e Lenovo, ma anche dalla diffusione degli iPad della Apple.

La società, impegnata ora a difendere le proprie quote di mercato, prevede comunque di riportare nel terzo trimestre fiscale un fatturato in calo sequenziale tra il 2% ed il 5%, ovverosia tra i 13,8 ed i 14,2 miliardi di dollari rispetto ai $ 14,85 miliardi previsti in media dagli analisti di Wall Street.

Rischio inflazione 2012 al ritorno dalle ferie

Al ritorno dalle ferie in Italia si rischia una nuova ondata inflazionistica. Questo almeno stando alle previsioni del Codacons che al riguardo ha lanciato l’allarme prezzi e tariffe per il mese di settembre del 2012.

Nel dettaglio, l’Associazione dei consumatori e degli utenti prevede alla riapertura delle attività dei rincari generalizzati praticamente in tutti i settori dell’economia dell’ordine del 5-7% su base annua a partire dai generi alimentari con ripercussioni negative per le famiglie pari in media a ben 550 euro su base annua.

Moody’s riconosce sforzi Italia

Già a partire dal prossimo anno l’Italia potrebbe lasciarsi alle spalle lo scenario di crisi. A farlo presente è stata l’Agenzia di rating Moody’s in un Rapporto che, in particolare, analizza quelli che sono gli attuali squilibri nell’area dell’euro, e che nel complesso riconosce gli sforzi che l’Italia ha sin qui fatto.

Tra i punti di forza del nostro Paese Moody’s mette in cima sia l’export, sia gli effetti positivi legati alla riforma del mercato del lavoro. Intanto dal fronte dei titoli di Stato oggi lo spread Btp-Bund al giro di boa della seduta si presenta in netto calo e tendenzialmente proiettato verso la rottura verso il basso dell’area dei 400 punti base.

Buyback Piaggio al 20 agosto del 2012

Il Gruppo Piaggio S.p.A., quotato in Borsa a Piazza Affari, detiene numero 9.143.711 azioni proprie che corrispondono al 2,4593% del capitale sociale. A darne notizia in data odierna, lunedì 20 agosto del 2012, è stata proprio la Piaggio S.p.A. che ha fornito alla comunità finanziaria l’informativa sull’acquisto di azioni proprie ai sensi del Regolamento Emittenti della Consob.

In particolare, la società nel corrente mese di agosto, e per la precisione nei giorni 10, 13 e 16, ha acquistato complessivamente numero 30 mila azioni proprie ad un prezzo medio unitario di 1,9696 euro che fanno un esborso totale pari a 59.088,23 euro. Il piano di acquisto di azioni proprie viene portato avanti dalla società leader nel veicoli a due, tre e quattro ruote in forza alla delibera che l’Assemblea degli Azionisti del Gruppo Piaggio S.p.A. ha approvato in data 13 aprile del 2012.

Bundesbank stoppa il piano Draghi

E’ stato gli battezzato come “piano Draghi” quello che potrebbe portare ad una nuova stagione di acquisti di titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona al fine di mantenere lo spread sotto soglie ben definite.

Ma questo piano Draghi potrebbe non veder mai la luce a causa, tanto per cambiare, della Germania che si è messa subito di traverso. In particolare è la Bundesbank che, in scia a quanto riportato dallo “Spiegel” sulla possibilità di un piano antispread, ha manifestato le proprie critiche in quanto i costi sarebbero molto elevati.