Cessione azioni Poltrona Frau

Il Gruppo Poltrona Frau ha comunicato di aver dato mandato ad Intermonte S.p.A. di occuparsi del collocamento di massime 4.482.367 azioni, pari al 3,202% del capitale sociale. In altre parole si tratta di un’operazione avente ad oggetto la cessione di azioni proprie tramite collocamento privato riservato agli investitori istituzionali italiani ed esteri.

Sono espressamente esclusi dall’operazione gli Stati Uniti e qualunque altro paese nel quale la cessione sarebbe vietata dalle leggi vigenti applicabili.

Prysmian dichiara incondizionata offerta Draka

Questa mattina Prysmian ha dichiarato incondizionata l’Offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata lo scorso 5 gennaio su tutte le azioni ordinarie di Draka Holding in circolazione, al prezzo di 8,60 euro in denaro più 0,6595 azioni ordinarie Prysmian di nuova emissione per ciascuna azione.

Tutte le condizioni dell’offerta sono state realizzate, fatta eccezione per la condizione relativa al completamento delle necessarie procedure autorizzative. Tuttavia, nel rispetto della normativa e regolamentazione applicabile, Prysmian ha deciso di rinunciare a tale condizione.

Esito aumento di capitale Risanamento

L’aumento di capitale da 150,28 milioni di euro di Risanamento si è concluso venerdì scorso, la società ha fatto sapere che è stato sottoscritto il 72,19% del totale delle azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a 108,48 milioni di euro. I diritti non esercitati, pari al restante 27,81% per un controvalore di 41,79 milioni di euro, saranno offerti in Borsa tra il 14 e il 18 febbraio.

L’operazione rientra nell’ambito della ristrutturazione della capogruppo e di alcune società facenti parte del gruppo stesso, grazie alla quale Risanamento è riuscita a d arrivare ad un accordo con le banche creditrici a settembre 2009.

Terna promossa da Goldman Sachs

Sul listino milanese stamani Terna registra una progressiva flessione nonostante la valutazione positiva arrivata da Goldman Sachs, che poche ore fa ha annunciato di aver eliminato l’azione dalla sua “conviction sell list“.

La decisione, ha spiegato la banca d’affari, è stata presa alla luce del fatto che non è più previsto un taglio di 100 bp dei ritorni per il periodo 2012-2015, inoltre si ritiene che per via dell’aumento dei rendimenti dei titoli di Stati italiani l’azienda riuscirà a mantenere il suo attuale tasso di rendimento fino al 2015.

Previsioni dividendo Unipol 2010

Mediobanca ha diffuso stamani una nota in cui viene ricordato che Unipol rilascerà i risultati realizzati nel 2010 il prossimo 10 febbraio. La banca, in particolare, prevede che la compagnia assicurativa nel corso dell’anno appena trascorso abbia registrato un calo del 10% per quanto riguarda i premi vita, una flessione del 14,5% dei premi raccolti attraverso il canale delle agenzie e una riduzione del 6,6% per il canale di bancassurance.

Più positive, invece, le previsioni in merito ai risultati realizzati nel corso del quarto trimestre dell’anno, anche se questo non ha impedito alla banca di operare un taglio sulle stime Eps 2010.

Chiusura trattative Eni Petrobras per cessione Galp

Le indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi e che avevano causato un calo del titolo Eni a Piazza Affari si sono rivelate fondate. Petrobras, infatti, ha confermato di aver chiuso le trattative con Eni volte all’acquisto della quota del 33% in Galp Energia.

Il fallimento della cessione della quota detenuta in Galp, tuttavia, sembra non preoccupare affatto il colosso energetico italiano. A dimostrarlo è stato l’amministratore delegato Paolo Scaroni, il quale ha confermato che l’azienda non ha alcuna fretta di cedere la partecipazione detenuta in Galp, soprattutto alla luce del fatto che fino ad ora si è rivelata un ottimo investimento per Eni.

Rialzo prezzo petrolio per crisi Egitto

A preoccupare il mercato non sono solo le possibili conseguenze della crisi in Egitto sulle quotazioni di Piazza Affari ma anche le possibili conseguenze che le turbolenze del Cairo potrebbero avere nel corso dei prossimi mesi sul prezzo del petrolio.

Alcuni analisti, infatti, ritengono che nel caso in cui la crisi in Egitto dovesse proseguire anche nel corso dei prossimi mesi, il prezzo del greggio potrebbe addirittura arrivare a superare i 100 dollari al barile. Previsioni più allarmanti arrivano dal Venezuela, secondo cui il prezzo potrebbe salire a 200 dollari al barile nel caso in cui il canale di Suez dovesse chiudere.

Dettagli quotazione in Borsa Philogen

Dopo ben tre anni di attesa arriva finalmente la quotazione in Borsa di Philogen, azienda farmaceutica italo-svizzera che si occupa soprattutto di sviluppare farmaci a base di anticorpi per combattere i tumori solidi.

L’offerta pubblica inizia oggi e termina venerdì 11 febbraio, mentre l’inizio delle negoziazioni è fissato per lunedì 18 febbraio. Si tratta quindi della seconda matricola dell’anno a Piazza Affari dopo Fiat Industrial, sbarcata sul listino milanese a seguito della scissione attuata dal Lingotto.

Conseguenze crisi Egitto su Piazza Affari

Le turbolenze politiche dell’Egitto non devono spaventare gli investitori. E’ questa, in sostanza, l’idea che accomuna la stragrande maggioranza degli analisti, concordi nel ritenere che la crisi egiziana non avrà grosse ripercussioni sull’andamento delle quotazioni a Piazza Affari.

A dimostrarlo è soprattutto il fatto che le perdite registrate dalle quotazioni delle società con maggiore esposizione nel paese africano sono state colmate in brevissimo tempo.

Titolo Lottomatica, la copertura di Nomura e Banca Imi

Nomura ha avviato la copertura sul titolo Lottomatica fissando una raccomandazione “neutral” e un target price a 11,6 euro. Il broker ha spiegato che nel corso degli ultimi cinque anni le attività italiane di Lottomatica, grazie soprattutto alla loro diversificazione, rappresentano un modello di business migliore rispetto a quello della controllata americana Gtech.

Per questo motivo, dunque, gli analisti hanno fatto sapere che in base alle loro previsioni nel 2010 Lottomatica dovrebbe essere riuscita a realizzare un Ebit a 419 milioni di euro, ossia in crescita del 90% rispetto ai 219 milioni di euro del 2005.

Titolo Unicredit in rialzo dopo promozione Fitch

All’indomani della promozione arrivata da Fitch, Unicredit segna poco dopo le 10:30 un rialzo del 2,44% a 1,89 euro sovraperformando il mercato.

Ieri, infatti, l’agenzia di rating ha rivisto al rialzo il rating individuale della banca portandolo a B/C da C, ha rivisto l’outlook da negativo a stabile a ha confermato il rating a lungo termine ad A. La valutazione positiva ha a sua volta portato ad un miglioramento della valutazione relativa ai selezionati strumenti ibridi di capitale a BBB+ da BBB.

Quotazione Benetton in calo per rialzo prezzo materie prime

A Piazza Affari il titolo Benetton cede stamani lo 0,79% a 4,60 euro, raggiungendo così i livelli minimi registrati da fine novembre ad oggi.

Ad incidere negativamente sull’andamento della quotazione del gruppo attivo nel settore dell’abbigliamento sono soprattutto i timori relativi all’aumento del prezzo di alcune materie prime di vitale importanza per l’attività dell’azienda, tanto che recentemente Benetton senza troppi giri di parole ha espressamente affermato che l’inflazione dei costi delle materie prime andrà a produrre importanti effetti di erosione sui margini nei mesi a venire qualora non dovesse ridursi.

Bilancio Enel gennaio dicembre 2010

Il Consiglio di amministrazione dl Enel SpA ha archiviato il 2010 con ricavi che ammontano a 73,4 miliardi di euro, in crescita del 14,0% rispetto ai 64,4 miliardi di euro del 2009. L’incremento è stato reso possibile soprattutto grazie alla buona performance realizzata nei mercati esteri e al cambio da proporzionale a integrale del metodo di consolidamento della controllata Endesa.

Nel corso del 2010 il margine operativo lordo è risultato pari a 17,5 miliardi di euro, in crescita del 6,7% rispetto ai 16,4 miliardi di euro del 2009.

Tassi di interesse invariati a 1%

La Banca centrale europea, in linea con quelle che erano le attese, al termine del consiglio mensile di politica monetaria ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento all’1,00%.

Il costo del denaro nei diciassette paesi facenti parte dell’Unione economica e monetaria, dunque, resta invariato all’attuale minimo storico raggiunto a maggio 2009 mediante un taglio di un quarto di punto percentuale. Invariati anche i tassi di depositi e prestiti overnight, rispettivamente a 0,25% e 1,75%.