Previsioni Pil 2010 e 2011 secondo Confindustria

Confindustria ha rivisto al rialzo le sue previsioni relative al Pil italiano, stimando per il 2010 una crescita dell’1,2%, contro l’1,1% dello scorso mese, e per il 2011 una crescita che potrebbe raggiungere l’1,6%, contro l’1,3% delle precedenti previsioni.

A spingere l’organizzazione ad essere più ottimista verso il futuro sono stati soprattutto i dati relativi all’export internazionale, dai minimi registrati a maggio 2009, infatti, è stata registrata una crescita del 26% circa. Il meno 41% verificatosi tra ottobre 2008 e gennaio 2009, dunque, è solo un brutto ricordo, tanto che Confindustria ha affermato che l’economia italiana è definitivamente uscita dalla recessione.

Impregilo rinuncia a 50 milioni di crediti per Fisia

Impregilo ha comunicato di aver rinuciato ad ulteriori 50 milioni di euro di crediti per Fisia, società controllata dal colosso attivo nel settore delle costruzioni e che ha chiuso il 2009 con una perdita pari a circa 140 milioni di euro.

Le prospettive, tuttavia, sono considerate piuttosto buone per via delle numerose gare relative alla costruzione di diversi dissalatori che si prevede verranno indette a breve in Medio Oriente e in relazione alle quali si ritiene che la società controllata da Impregilo abbia buone possibilità di trarne profitto.

Trimestrale Oracle marzo maggio 2010

Nel corso del quarto trimestre fiscale, terminato lo scorso 31 maggio, Oracle ha registrato un aumento dei ricavi del 39% a 9,5 miliardi di dollari e un utile netto in crescita del 25% a 2,4 miliardi, ovvero 0,46 centesimi per azione, contro gli 1,89 miliardi di dollari, ovvero 38 centesimi per azione, dello stesso periodo dello scorso anno. Se si escludono le voci straordinarie l’utile per azione di Oracle ammonta a 0,60 dollari.

I risultati sono risultati essere sostanzialemente in linea con le previsioni degli analisti, che avevano previsto ricavi per 9,49 miliardi di dollari e un utile per azione pari a 0,54 dollari.

Mercato auto saturo in Italia, sovrapproduzione del 35%

John Fleming, presidente e CEO della divisione europea di Ford, ha lanciato un allarme relativo al settore auto affermando che in Italia è tempo di prendere coscienza del fatto che si producono troppe auto, parlando addirittura di una capacità produttiva in eccesso per il 35%.

Fleming, in particolare, ha evidenziato come nel periodo più nero della crisi economica l’Italia è stato uno dei pochissimi paesi in cui la vendita di automobili non ha subito pesanti cali, questo a suo avviso è dovuto in larga parte a sconti e incentivi che non fanno altro che svilire i marchi e il lavoro quotidiano dei produttori di automobili.

Previsioni fatturato Pirelli 2010

Dopo 20 di digiuno dai circuiti di Formula 1, la Pirelli torna a far parlare di sè diventando il fornitore ufficiale di gomme per la prossima stagione automobilistica.

La decisione della FIA di prendere come fornitore di gomme la Pirelli è stata a lungo dibattuta e il numero uno dell’azienda milanese Marco Tronchetti Provera ha voluto commentare così: “La scelta della Fia è per noi un grande successo, che premia il lavoro di Pirelli e che porta un altro marchio italiano tra i protagonisti del maggiore circuito automobilistico mondiale. Ringraziamo la Fia e tutti i team per la fiducia che ci hanno accordato. Sono certo che sapremo ripagarla con il meglio della tecnologia, dell’affidabilità e dell’esperienza Pirelli“.

Previsioni Bulgari 2010, Banca Akros vede crescita ricavi

A dispetto del periodo di crisi che ha colpito il settore del lusso, Banca Akros ha deciso di rivedere al rialzo il target di fine anno per Bulgari. La banca, in particolare, dopo aver confermato la raccomandazione “accumulate” e il target price a 7,3 euro, si è detta convinta che per il corrente esercizio ci sarà un netto miglioramento sul fronte ricavi, soprattutto alla luce della politica di riduzione dei costi iniziata dal 2008.

Secondo Banca Akros, dunque, per Bulgari il futuro sarà senza dubbio positivo, l’azienda romana risulta infatti immune dai problemi dei paesi che presentano rischi relativi al debito sovrano, ossia Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna.

Fondo Abu Dhabi acquista quota Unicredit

Secondo alcune indiscrezioni non ancora confermate da fonti ufficiali, il fondo governativo di Abu Dhabi, Aabar, avrebbe acquistato il 4,99% del capitale di Unicredit. L’operazione, secondo quanto riportato dall’agenzia Radiocor, è stata chiusa ieri e ha avuto come advisor Deutsche Bank e Morgan Stanley.

Aabar, tuttavia, non è nuovo ad Unicredit, poco più di un anno fa il fondo ha infatti acquistato 49,8 milioni di cashes Unicredit, ossia lo strumento emesso in occasione dell’aumento di capitale.

Unipol in discesa dopo aumento di capitale

Settimana scorsa abbiamo considerato i dettagli dell’aumento di capitale di Unipol di mezzo miliardo di euro di cui 400 milioni in azioni e 100 milioni in warrant, oggi invece dobbiamo documentare che nelle ultime sedute le azioni del titolo assicurativo ha perso sensibilmente terreno così come i diritti relativi all’aumento di capitale. Al momento il titolo Unipol sta perdendo oltre l’1,5% attestandosi a 0,5840 euro per azione.

A sollevare le sorti dell’andamento in borsa non è servito il perfezionamento dell’accordo tra Unipol, Banca Popolare di Emilia Romagna e Banca Popolare di Sondrio in base al quale viene sancita una partership della durata di 10 anni per la bancassurance nei comparti vita e danni.

Cessione Axa ramo vita a Resolution

Axa ha annunciato questa mattina di essere giunta ad un accordo con Resolution per la cessione delle sue attività relative al ramo vita nel Regno Unito verso un corrispettivo di 2,75 miliardi di sterline, pari a circa 3,3 miliardi di euro.

La conclusione dell’accordo, che è arrivata dopo un lungo periodo di trattative, è stata annunciata dalla stessa compagnia assicurativa francese mediante una nota, in cui viene specificato che la decisione di cedere le attività del ramo vita deriva dalla volontà della società di concentrarsi soprattutto nel segmento del Wealth Management.

Hsbc pronta Ipo per Shanghai

Hsbc ha affermato di voler essere la prima società straniera ad essere quotata alla Borsa di Shanghai, in particolare il CEO Michael Geoghegan ha spiegato che la banca è pronta a lanciare la sua Ipo non appena le autorità locali rilasceranno le autorizzazioni necessarie per lo sbarco in Borsa.

Del resto non è una novità che Hsbc ha intenzione di puntare alla Cina, sono già diversi mesi che il colosso bancario inglese sta lavorando per diventare una delle prime società straniere quotate alla Borsa di Shanghai, inoltre di recente ha manifesto l’intenzione di raccogliere un significativo quantitativo di fondi per finanziare la sua espansione in Cina.

Banche in difficoltà, Regno Unito applica tassa

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore Credit Agricole potrebbe subire pesanti danni a causa della crisi greca, la banca francese ha infatti comunicato la possibilità che vengano iscritte nuove perdite per 1 miliardo di dollari circa riconducibili al business in Grecia.

Ma a quanto pare Credit Agricole non è l’unica banca francese a risentire delle difficoltà della Grecia, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, infatti, Société Générale controlla una banca di Atene che risulta essere in forte perdita. Stessa cosa vale anche per Bnp Paribas che ha tra le sue proprietà una banca portoghese e investimenti per diversi miliardi di euro sia in Grecia che in Spagna.

Euro debole, colpa della crisi del debito

Nelle ultime sedute l’Euro ha visto un deprezzamento nei confronti della moneta americana e nella contrattazione di ieri il rapporto euro/dollaro ha chiuso sotto quota 1,23. A pesare sul calo della moneta unica del Vecchio Continente è la preoccupazione sulla crisi del debito anche se, in futuro, la politica della BCE si possa spingere verso un quantitative easing per il controllo di tale crisi.

Se il rapporto euro/dollaro cala non è certo perchè il dollaro si è rivalutato, ma è l’euro che è svalutato, la crisi in Grecia e, l’annuncio che la banca Emporiki, banca greca che fa capo a Credit Agricole, possa chiudere il bilancio con una perdita di 750 milioni di euro e un pareggio non prima del 2012, non ha certo aiutato la moneta unica.

Mediolanum interessata a Banca Sara

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Mediolanum sarebbe interessata a Banca Sara, una rete costituita da 500 promotori finanziari e masse in gestione per 2,4 miliardi di euro.

La notizia, dunque, appare in linea con le dichiarazioni rilasciate durante la scorsa settimana, quando i vertici di Mediolanum avevano annunciato la volontà di porre in essere una strategia avente ad oggetto l’acquisizione di reti di piccole banche al fine di incrementare il volume di masse gestite.

Basf acquisisce Cognis

Basf, colosso tedesco attivo nel settore della chimica, dopo mesi di trattative con Goldman Sachs e con il fondo di private equity Permira è finalmente riuscito a mettere le mani sull’azienda lussemburghese Cognis verso un corrispettivo di 3,1 miliardi di euro.

Cognis, che in origine era una divisione di Henkel, è un’azienda specializzata nella produzione di prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’industria alimentare.