Taglio rating Spagna ipotizzato da Moody’s

Moody’s ha fatto sapere che potrebbe tagliare il rating sovrano della Spagna di uno o due notch alla luce delle prospettive di crescita del paese che, sulla base di una recente indagine, risultano essere piuttosto deboli rispetto quelle degli altri paesi che hanno il suo stesso rating attuale, ossia “Aaa”.

Secondo Moody’s, in particolare, ad influire sulla crescita economica del paese saranno soprattutto le misure attuate dal governo di Madrid per cercare di ridurre il suo deficit. I costi di finanziamento che dovranno affrontare il governo, i consumatori e le imprese, dunque, si prevede che andranno inevitabilmente a pesare sulla crescita economica nel breve termine.

Celgene acquista Abraxis

Celgene Corporation ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo per acquistare Abraxis BioScience verso un corrispettivo di 2,9 miliardi, in particolare gli azionisti di Abraxis riceveranno per ogni azione posseduta 58 dollari in contanti e 0,2617 azioni di Celgene. L’offerta, duque, valuta ogni titolo Abraxis 71,93 dollari, ovvero un premio del 17% rispetto al prezzo di chiusura di ieri.

La notizia è stata diffusa attraverso una nota in cui le due società hanno spiegato che la transazione dovrebbe essere conclusa entro il quarto trimestre dell’anno.

Goldman Sachs rivede stime su compagnie telefoniche

Goldman Sachs ha rivisto le sue stime per le principali compagnie telefoniche, in particolare è stata confermata la raccomandazione “Buy” per Bouygues, Telenor e Virgin Media mentre sono state declassate da “Buy” a “Neutral” Portugal Telecom e France Telecom. Per Deutsche Telecom, Belgacom e Mobistar è stato confermato rating “Sell” mentre per quanto riguarda Fastweb è stato confermato il giudizio “Neutral”, associato però ad un taglio del target price del 17% da 20 a 16,60 euro.

Gli analisti di Goldman Sachs, in particolare, ritengono che le misure attuate dai governi per cercare di far fronte alle difficoltà economiche conseguenti la grave crisi economica saranno uno dei principali ostacoli alla crescita delle compagnie telefoniche. Il riferimento è l’aumento delle tasse attuato da diversi governi e che in genere colpisce di più la fascia media dei consumatori, ossia un target di vitale improtanza per il mercato dei cellulari e degli smartphone.

Intesa Sanpaolo bocciata da Credit Suisse

Credit Suisse ha tagliato la sua raccomandazione sul titolo Intesa Sanpaolo portandola da “Outperform” a “Neutral” ed il target sul prezzo da 3,20 a 2,85 euro.

La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che non si tratta di una valutazione che deriva dalla perdita di fiducia nei confronti dell’istituto bancario, anzi, continua ad apprezzare il suo modello di business, semplicemente però ritiene che un apprezzamento del suo titolo nel breve periodo sia alquanto improbabile.

Telefonica alza la sua offerta per vivo a 7,15 miliardi

Telefonica per la seconda volta ha alzato la sua offerta per la partecipazione in Vivo, compagnia Telefonica controllata da Portugal Telecom. L’attuale offerta della compagnia telefonica spagnola è di 7,15 miliardi di euro, dopo i 5,7 miliardi iniziali e i 6,5 miliardi offerti circa un mese fa.

Telefonica le sta tentando davvero tutte, non solo ha alzato ben due volte la sua offerta iniziale ma alcune settimane fa ha anche cercato di convincere i soci della compagnia portoghese promettendo loro un dividendo straordinario. Telefonica, in particolare, aveva promesso che nel caso in cui fosse stata accettata la sua offerta sarebbe stato sottoposto al voto dell’assemblea un rafforzamento dell’attuale remunerazione dell’azionista mediante la distribuzione di un dividendo straordinario.

Previsioni dividendi secondo JP Morgan

Secondo le previsioni di JP Morgan le società europee a breve torneranno a distribuire dividendi piuttosto cospicui ai propri azionisti dopo il forte calo registrato nel biennio 2008-2009. L’opinione della banca d’affari deriva soprattutto dalla lieve e graduale ripresa economica, visto che il ciclo dei dividendi segue quello dei profitti aziendali è semplice attendersi un miglioramento sul fronte dei compensi agli azionisti.

Gli ultimi bilanci diffusi dalle principali società europee, in particolare, mostrano che l’attuale condizione delle azienda è piuttosto buona, questo lascia sperare per il prossimo triennio una crescita dei dividendi stimata intorno al 17%.

Rating Vodafone declassato da Credit Suisse

Credit Suisse ha rivisto al ribasso la sua raccomandazione sul titolo Vodafone portandola da “Outperform” a “Neutral”, il motivo della decisione non è un cambiamento di opinione della banca d’affari nei confronti del titolo della compagnia telefonica, semplicemente Vodafone nell’ultimo periodo ha registrato in Borsa una performance decisamente migliore rispetto a quella dell’intero comparto, per questo si ritiene che una possibile ripresa delle attività in Europa sia già scontata nel valore attuale del titolo stesso.

Il potenziale del titolo Vodafone, dunque, secondo Credit Suisse risulta essere piuttosto limitato, questo è bastato a spingere la banca d’affari a declassare la sua raccomandazione sul titolo.

Titolo Danone promosso da JP Morgan

J.P. Morgan ha alzato il rating su Danone portandola da “Neutral” ad “Overweight” ed il target sul prezzo da 40,50 a 55 euro. A spingere la banca d’affari a rivedere al rialzo la sua raccomandazione sul titolo è stata soprattutto la joint venture conclusa poche settimane fa con la società russa Unimilk, che ha confermato la volontà di Danone di concentrarsi su dei mercati ad alto potenziale.

Dalla joint venture con Unimilk, in particolare, nascerà una nuova entità di cui il colosso francese avrà il 57,5% delle azioni e che si stima riuscirà a realizzare ricavi annuali pari a circa 2 miliardi di euro.

Fondi di investimento americani vincono in Italia

Da un’indagine condotta da CorrierEconomia, che ha esaminato le performance a tre anni di numerosi fondi comuni e sicav estere autorizzate in Italia, gli Stati Uniti sono risultati essere i campioni incontrastati, seguiti nell’ordine da Svizzera, Italia, Francia, Regno Unito, Olanda, Germania, Svezia, Austria e Giappone.

Gli Stati Uniti, in particolare, hanno ben 18 case di investimento che operano in Italia, l’Italia 39, la Svizzera 15, il Regno Unito 13, la Francia 8, la Germania 6, l’Olanda 2, mentre il Giappone, l’Austria e la Svezia soltanto uno. Gli Stati Uniti, tuttavia, non vincono solo per numero di case di investimento attive in Italia ma anche per qualità di fondi.

Titoli petroliferi dopo disastro Bp

Il crollo della piattaforma nel Golfo del Messico sta avendo pesanti ripercussioni sul titolo British Petroleum che dal momento dell’incidente ad aggi ha perso circa il la metà del proprio valore, senza contare che il gruppo ha deciso di cancellare tutti i dividendi per quest’anno e sta studiando un piano di vendita di asset per circa 10 miliardi.

Tuttavia, secondo gli esperti, il settore dei petroliferi non subirà gravi danni dopo l’incidente avvenuto a largo del Golfo del Messico, lo stesso titolo Bp è ancora considerato piuttosto interessante, nonostante questa valutazione possa sembrare un vero e proprio paradosso.

Prada punta alla Borsa per ridurre i debiti

Prada torna ancora una volta a parlare di quotazione in Borsa, una mossa che ha come obiettivo non solo una riduzione del debito di Prada Holding, che ammonta a circa 630 milioni, e di quello della società operativa Prada spa, che ammonta a circa 65 milioni, ma anche l’intenzione di operare un drastico cambiamento in quella che è la cultura della società, che si troverebbe a passare automaticamente dallo stato di società familiare a quello di società pubblica.

Si ritiene, dunque, che una volta che Prada sarà sbarcata in Borsa qualcosa inizierà a cambiare all’interno della struttura societaria, in particolare si ipotizza che una volta rimborsati i debiti si potrebbe procedere ad operazioni di rafforzamento, ad esempio la fusione di Gipafin con Prada Holding.

Titolo Geox in ripresa dopo previsioni 2010

Il titolo Geox a Piazza Affari torna a salire registrando un incremento del 3,27% a 3,865 euro, a spingere in alto le quotazioni del produttore della famosa scarpa che respira sono state le dichiarazioni del fondatore Mario Moretti Polegato, il quale ha dichiarato che la società prevede di arrivare a 1.060 negozi entro fine anno mediante l’apertura di 30 unità e un investimento complessivo di 45 milioni.

Ha contribuito alla risalita del titolo, oltre all’ottimismo e alle previsioni del fondatore della società, anche il buon andamento del portafoglio ordini dell’autunno inverno 2010-2011, che ha registrato un incremento del 19%.

Double Chance di Banca Mediolanum

Double Chance è un servizio di investimento offerto da Banca Mediolanum e così chimato perchè offre una doppia opportunità: da un lato consente di investire nei mercati azionari delle somme di denaro di importo sempre uguale sfruttando i rialzi e i ribassi dei listini, dall’altro offre un rendimento certo e vantaggioso costituito dagli interessi sul capitale depositato e in attesa di essere investito.

Da circa due anni, dunque, Double Chance rappresenta un prodotto interessante per diversi investitori, soprattutto dopo la decisone di Banca Mediolanum di rinnovare le condizioni del servizio offrendo un tasso di interesse del 2,50% netto sul capitale depositato sul conto deposito destinato agli investimenti, nonchè la possibilità di trasferire in modo automatico per due volte al mese l’ammontare del capitale dal conto deposito agli investimenti.

Titolo Fiera Milano in rialzo dopo intesa su fondo anticrisi

Fiera Milano a Piazza Affari registra al momento un incremento del 3,25% a 4,29 euro, dopo aver superato addirittura l’8%. A spingere in alto il titolo è stata la conclusione dell’accordo con Fondazione Fiera Milano volto a stabilire le modalità di utilizzo e le tempistiche relative la seconda tranche del fondo anticrisi da 40 milioni deliberato lo scorso anno a sostegno all’attività fieristica e da ripartire nel triennio 2009-2011.

L’accordo, in particolare, ha stabilito che per il 2010 il piano di sostegno sarà di 13,3 milioni di euro, dopo i 16,7 milioni di euro stanziati nel 2009, mentre i restanti 10 milioni saranno impiegati nel 2011.