Banca Italease sospesa per eccesso di rialzo

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Anche nella giornata di ieri Milano è stata la migliore piazza europea, seppure abbia chiuso in territorio negativo, ma la giornata è stata segnata da continui segnali di incertezza. Comunque, a Piazza Affari il Ftse Mib ha perso lo 0,35% a quota 22.474 mentre il Ftse All Share ha ceduto lo 0,42% a 22.891 punti. Male le altre borse del continente, Parigi -0,54%, Londra -0,43% e Francoforte -0,94%.

I bancari hanno sostenuto gli scambi per tutta la mattinata, e protagonista indiscusso è stato il titolo di Banca Italease, autore di un balzo incredibile, dopo essere anche stato sospeso per eccesso di rialzo, il titolo ha concluso le contrattazioni a +30,48%.

Rimandato l’accordo con Magna per Opel?

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Ormai la questione Opel sta diventando una telenovela infinita, ieri ha parlato a riguardo anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, auspicando tempi brevi, anche se il rischio di un rinvio a dopo le elezioni tedesche del 27 settembre prossimo, è realtà.

La Merkel si augura che prima del prossimo Consiglio di Amministrazione di General Motors dell’8-9 settembre, siano fatti passi avanti nella cessione della “filiale” tedesca di GM. Come se non bastasse poi ora è divenuta di primaria importanza la situazione dei 25mila dipendenti Opel, che hanno anche rinunciato all’indennità ferie nei mesi scorsi.

Anche il ministro federale dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, non esclude un rinvio della decisione a dopo le elezioni politiche in Germania.

Milano regge grazie alle banche, Nokia sfida Apple

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Nella giornata di ieri l’unica piazza europea a salvarsi è stata proprio quella di Milano, infatti i listini italiani hanno chiuso in positivo a differenza di tutte le principali piazze europee, al ribasso nonostante i buoni dati riguardanti l’indice Ifo tedesco e quelli dei beni durevoli Usa.

A Milano il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,36% a quota 22.555 punti mentre il Ftse All Share ha guadagnato lo 0,26% a quota 22.988. Male Parigi (-0,33%), Londra (-0,53%) e Francoforte (-0,63%).

Yahoo si espande in Medio Oriente, accordo con Maktoob.com

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Yahoo ha portato a termine nella giornata di ieri un’importante acquisizione, si tratta di Maktoob.com, il più grande portale web del Medio Oriente, con una community di ben 17 milioni di utenti, ed il titolo è stato subito premiato sul listino tecnologico Nasdaq dove segnava +0,67% a 15,09 dollari.

Anche altre importanti società ieri hanno segnato buoni rialzi nel listino Nasdaq, su tutte Apple che beneficia del rilascio del nuovo sistema operativo Snow Leopard, guadagnando in borsa lo 0,6%.

Caltagirone sale all’1,9% di Generali

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I dati sui prezzi delle case in Usa superiori alle attese hanno spinto tutte le borse mondiali nella giornata di ieri, a Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni a +0,53% a quota 22.473 punti mentre il Ftse All Share ha fatto segnare +0,50% a quota 22.928. Bene anche Parigi (+0,77%), Londra (+0,42%) e Francoforte (+0,67%).

Il settore sicuramente più in luce ieri a Milano è stato quello assicurativo: Generali +2,57%, Alleanza +2,58%, Fondiaria Sai +2,89% e Unipol +1,44%.

Trattative bloccate tra GM e Magna

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A quanto pare la parola fine sulla questione Opel-GM-Magna è ancora pura utopia, infatti nella giornata di ieri si è assistito ad un blocco improvviso ed abbastanza imprevisto delle trattative per cedere il marchio Opel di proprietà di General Motors al gruppo austro-canadese Magna.

Questo è dovuto alla scelta del consiglio di amministrazione di Gm di cercare nuove alternative a quelle sul tavolo da mesi, con anche l’ipotesi finora mai presa in considerazione di effettuare un risanamento della società attraverso aiuti di Stato dal Governo Usa.

Il settore del cemento trascina Piazza Affari, Buzzi guadagna quasi il 6%

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Giornata di borsa chiusa in positivo grazie soprattutto ai dati sui nuovi ordini della zona euro a giugno, di molto sopra le attese con un incremento del 3,1% rispetto a maggio contro una previsione dell’1,5%.

A luglio è migliorato anche l’indice delle attività economiche dell’area di Chicago, salito a -0,74 punti, contro il -1,82 di giugno. A Milano il Ftse Mib ha guadagnato il 2,09% a 22,355 punti, il Ftse All Share +1,95% a quota 22.815. Bene anche Parigi (+1%), Londra (+0,93%) e Francoforte (+1,04%).

La STHIM pronta a pagare 500 milioni di dollari per acquisire Hummer

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Potrebbe essere questa la settimana decisiva per la vendita del marchio Hummer di proprietà di General Motors, alla società cinese Sichuan Tengzhong Heavy Industrial Machinery, che dopo le voci di un forte interessamento di qualche mese fa, sembra essersi convinta a portare a termine l’acquisizione, anche se non mancano i problemi.

Comunque, alcuni funzionari della società cinese sarebbero attesi in settimana proprio a Detroit, nella sede di Gm, per portare a termine la trattativa, si parla di 500 milioni di dollari che la STHIM metterà sul piatto per aggiudicarsi Hummer.

Fiat non migliora l’offerta per Opel, Marchionne al lavoro con Chrysler

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Settimana di borsa che si è aperta con buoni rialzi soprattutto sui principali listini europei, a Milano il Ftse Mib a pochi minuti dall’apertura guadagna l’1,3% a quota 22,182 punti, a Parigi il Cac40 è in rialzo dello 0,61% a 3,637 punti, il Dax di Francoforte +0,69% a 5,500 punti mentre il Ftse di Londra cresce dello 0,75% a 4,887 punti.

Quest’oggi arriverà un dato importante dagli Stati Uniti che influenzerà tutte le borse mondiali, ossia l’indice della Fed di Chicago riguardante l’attività nazionale a luglio, e verrà rilasciato oggi pomeriggio alle 14.30 italiane.

I progetti di Eni in Africa

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E’ stata redatta una lista di potenziali partner da Tullow Oil, che porti avanti il progetto di sviluppo di risorse petrolifere scoperte nell’area del lago Alberto, in Uganda. In questa lista ci sono otto società di tutto il mondo, tra cui spicca anche la presenza dell’italianissima Eni, che è stata in visita in Uganda la scorsa settimana per incontrare il Governo.

Tullow Oil vuole acquisire il know how di un’azienda leader del settore, esperta in realizzazione di oleodotti e raffinerie e secondo le voci che girano entro la fine del 2009 prenderà una decisione definitiva.

Cementir interessata a Heidelberg, rialzi sul settore cementifero e non solo

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Giornata perfetta si potrebbe dire, quella di ieri per le borse europee è stata una seduta da ricordare, infatti sulla scia dei dati Pmi in Francia, Germania e nella zona euro prima, e sui dati Usa in riferimento soprattutto alla vendita di case già esistenti poi, i listini principali del Vecchio Continente hanno messo a segno ottimi rialzi.

Le borse hanno beneficiato anche delle paroel di Ben Bernanke, presidente della Fed, che nel suo discorso ottimistico, ha spinto Wall Street al rialzo.

Impregilo inizia i lavori sul Canale di Panama

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Come vi abbiamo detto pochi giorni fa Impregilo è impegnata in modo pesante con il nuovo progetto per l’espansione del Canale di Panama, oltre ad essere al lavoro anche per la metropolitana di Tripoli.

Ieri il titolo in borsa guadagnava l’1,52% a 2,67 euro, dopo che il Grupo Unido por el Canal, ha ricevuto l’autorizzazione il 18 agosto scorso per iniziare i lavori per la terza serie di chiuse (principale componente del programma di ampliamento) del Canale di Panama appunto.

Trimestrale Holcim spinge al rialzo Buzzi Unicem

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Ieri le borse europee hanno chiuso la giornata in territorio positivo, aiutate anche dalla buona partenza della borsa americana a Wall Street, e nonostante nel pomeriggio fossero stati divulgati dati Usa, che mostravano un rialzo non atteso nei sussidi di disoccupazione.

Comunque a Milano il Ftse Mib ha chiuso a +1,24% a quota 21.394 punti, il Ftse All Share +1,20% a quota 21.886. Bene anche Parigi (+1,59%), Londra (+1,42%) e Francoforte (+1,51%).

Governo tedesco offre 4,5 miliardi di euro per Opel

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Non è ancora stata perfezionata l’operazione che porterà il marchio Opel a diventare di proprietà del gruppo austro-canadese Magna, spalleggiato dalla banca russa Sberbank, e proprio a tal riguardo ieri ha iniziato a girare una nuova indiscrezione.

Il Governo federale tedesco insieme ai singoli Stati sarebbe pronto ad offrire ben 4,5 miliardi di euro sotto forma di aiuti per Opel, così da dare man forte all’offerta di Magna, ad ora la favorita dai governanti tedeschi.