Taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve

grafico volumi di borsa

Le previsioni non sono state disattese: il Comitato di Politica Monetaria della Federal Reserve ha tagliato di mezzo punto il tasso sui Fed fund che scende ora dall’1.5% all’1.0% raggiungendo cosi’ il livello piu’ basso dal Giugno 2004.

Tagliato anche il tasso di sconto dello 0.50% (ora dunque e’ all’1.25%). Non e’ da escludere che la Fed possa provvedere ad ulteriori tagli poiche’ e’ in corso un sensibile rallentamento dell’attivita’ economica legato al calo della fiducia dei consumatori. L’inflazione dovrebbe rallentare mentre a peggiorare sono le previsioni sulle esportazione Americane a causa del rallentamento economico nei mercati di sbocco.

Continua il rimbalzo dell’euro

federal reserve in una giornata di sole

L’euro prosegue il suo rimbalzo contro il biglietto verde, sui mercati asiatici passando sopra 1,30 dollaro per la prima volta dal 22 ottobre.

La valuta europea si è apprezzata anche sullo Yen a 129,82 contro 126,27 la vigilia. Il dollaro saliva a 98,56 Yen contro 97,34 qualche ore prima sul mercato nord americano.

Ultimamente la valuta Europea era stata messa da parte per il dollaro e lo Yen considerati come investimenti piu sicuri in un contesto di grande volatilità dei mercati finanziari.

Crisi americana: le case pesano più della Borsa

immagine sarcastica sulla crisi del settore immobiliare americano

Gli economisti della Università della California del Sud, e quelli dell’Università californiana di Los Angeles, hanno annunciato che, sulla base di recenti analisi condotte dai propri dipartimenti, è plausibile che il calo dei prezzi del mercato immobiliare possa danneggiare l’economia statunitense molto di più del crollo finanziario sulle piazze borsistiche nazionali.

Il centro ricerche sostiene infatti che un decremento del 10% dei business del mercato immobiliare corrisponderebbe a un calo dell’1,2% dei consumi, per una retrocessione pari, in valori assoluti, a oltre 100 miliardi di dollari.

Lufthansa rivede i propri investimenti

immagine del Airbus Lufthansa

Lufthansa, una delle principali compagnie aeree europee, ha dichiarato di voler rivedere i propri piani di investimento per il prossimo futuro, riducendo la spesa prevista di 250 milioni di euro a causa della stimata riduzione nella crescita economica, che potrebbe provocare un forte calo nel numero dei passeggeri e nel traffico commerciale.

La capacità dei propri aerei verrà quindi incrementata del 5,2% su base annua, contro una precedente previsione pari al 7,1%.

Banca Centrale Europea: abbassamento dei tassi d’interesse

sala interna della banca centrale europea

Il presidente della banca centrale Europea ha praticamente annunciato in anticipo un prossimo abbassamento dei tassi d’interesse ( il 6 novembre).

Questa dichiarazione non ha sorpreso i mercati che avevano gia scontato questo movimento. La BCE riconosce sempre piu apertamente che i rischi inflazionisti non sono piu di primaria importanza: la prova è che le percentuali implicite dell’inflazione sulle obbligazioni in Euro sono caduti all’1,6% a breve termine ed a 2% per maturità a cinque anni. Quando la BCE ha elevato dal 4% al 4,25% il 3 di Luglio i tassi, il barile del petrolio si scambiava a USD 145. Ieri è caduto a 63,30 dollari a New York

Prodotto interno lordo americano

borsa americana vista dal fronte

Nella giornata di ieri sono stati pubblicati una serie di dati negativi relativi agli USA. Primo fra tutti il dato relativo alla fiducia dei consumatori crollata ai livelli piú bassi dal 1967.

I dati sul PIL USA nel terzo trimestre che verranno pubblicati domani daranno ulteriori conferme di questa fase recessiva e la fiducia dei consumatori rispecchia tale andamento. In questo contesto vanno ricordati anche le difficili condizione economiche relativamente al mondo lavorativo con la disoccupazione che va aumentando e una difficoltá sempre maggiore nel trovare un’occupazione.

In questo contesto vanno considerate anche le aspettative relativamente all’inflazione che é prevista in crescita notevole nei prossimi mesi e rende piú difficile la decisione della FED per questa sera relativamente ai tassi di interesse.

Nissan: crisi del credito colpirà fino al 2010

logo nissan

Per voce del suo chief executive officer, Carlos Ghosn, Nissan ha dichiarato che l’impatto negativo della crisi del credito produrrà i propri effetti almeno fino al 2010, colpendo con maggiore irruenza il mercato statunitense, area nella quale il numero dei veicoli venduti subirà un forte calo anche durante il prossimo anno.

Per quanto riguarda la propria compagnia, Ghosn ha annunciato che la produzione di Nissan durante il mese di settembre è già diminuita del 23%, a quota 47.000 veicoli.

Hitachi aumenta le previsioni semestrali

logo hitachi

La giapponese Hitachi, sorprendendo alcuni osservatori, ha deciso di aumentare del 58% le proprie previsioni sugli utili semestrali: dietro a questa scelta, la società ha indicato come causa un andamento migliore del previsto delle attività legate all’IT, che hanno potuto incrementare le stime dell’azienda circa il prossimo futuro a breve termine.

Dollaro americano in continua ascesa

moneta da mezzo dollaro d\'argento sul new york times

Il Dollaro Americano ha proseguito la Sua ascesa nella sessione europea nella giornata di lunedí ma ha successivamente perso posizioni dopo la pubblicazione di dati economici USA piú positivi del previsto (vendite delle nuove case salite del 2.7%). La discesa dei prezzi degli immobili sembra stia incoraggiando nuovamente l’acquisto di abitazioni. Tuttavia sembra difficile che ci si trovi ai minimi di questa crisi.

Nella giornata di martedi ci saranno altri dati che verranno pubblicati e dovrebbero confermare che Il paese si trova in piena recessione e potrebbero suggerire che ci sará un taglio dei tassi nella riunione della giornata di domani.

L’euro continua a scendere

grafico euro dollaro

L’euro continua a scendere: é al suo piu basso livello da due anni. Tutti dicono che il dollaro risale perche si anticipa una ripresa economica piu rapida in America che in Europa.

L’euro si abbassa sulle aspettative di un taglio dei tassi interesse. Questa é la spiegazione semplice e pratica per il grande pubblico. Sfortunamente non é cosi. In realta assisstiamo a una liquidazione molto brutale di grossi fondi speculativi.

Continua discesa del prezzo del petrolio

prezzo del petrolio in discesa

Nel mese di luglio il prezzo del petrolio è stato di 147 dollari a barile, rispettando le previsioni degli analisti che sostenevano che si era sulla strada dei 200 dollari al barile.

In estate, quindi, sembrava che non esistessero altre notizie se non quelle che parlassero del fatto che il prezzo del petrolio sarebbe continuato ad aumentare.

Ora invece si sta assistendo ad una caduta dei prezzi che secondo molti è il risultato di un rallentamento dell’economia mondiale che avrà come conseguenza la riduzione della domanda di petrolio.

Gran Bretagna, precipita il prezzo delle case

case in gran bretagna

Ancora brutte notizie per il mercato immobiliare britannico. Stando a quanto rivela Hometrack in un suo recentissimo studio infatti, i prezzi delle case del Regno Unito hanno subito una nuova diminuzione: per trovare un identico passo indietro nella valutazione delle abitazioni d’oltremanica occorre tornare addirittura nel 2001.

Le ragioni di tale situazione sono oramai ben note.

Posti di lavoro in calo nel 2007

disoccupazione ai massimi livelli

Secondo uno studio condotto dal Global Location Trends di IBM, recentemente i posti di lavoro creati globalmente a livello mondiale sono entrati in una fase di rapida decrescita.

Secondo l’istituto, infatti, nel 2007 sono stati creati 1,2 milioni di posti di lavoro, con un calo di quasi un quinto rispetto all’anno precedente.

Il Global Location Trends segnala inoltre che gli Stati Uniti rimangono il Paese con il maggior numero di posti di lavoro creati, con il 25% dei complessivi: l’impressione, tuttavia, alla luce degli ultimi sviluppi della crisi, è che la leadership americana possa subire un duro colpo durante le prossime edizioni della ricerca.

Nikkei ha chiuso in ritardo

hong hong vista dall\'alto

L’indice giapponese Nikkei martedì ha chiuso in ritardo sul 6,4% dopo essere già sceso sotto i sette punti per la prima volta dopo 26 anni.

Le autorità sostengono che, al fine di stabilizzare il mercato, sarebbe utile vietare agli operatori commerciali di vendere azioni che non posseggono o che non hanno ancora avuto in prestito.

Ultimamente lo yen è aumentato di valore rispetto al dollaro ma martedì il suo valore rispetto al dollaro è nuovamente calato, circostanza questa che risulta molto favorevole per gli esportatori.