Enel Green Power annuncia operatività centrale geotermica

Una nuova centrale geotermica di Enel Green Power è ufficialmente entrata in operatività. A darne notizia in data odierna, mercoledì 30 maggio del 2012, è stata proprio la società “verde” quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare che la centrale geotermica ufficialmente in esercizio sia quella Rancia 2 che si trova in Provincia di Siena, e per la precisione nel Comune di Radicondoli.

Con un potenza complessiva installata e cumulata netta pari a 17 MW, la centrale geotermica Rancia 2 sarà in grado di produrre annualmente, a regime, ben 150 milioni di chilowattora di energia elettrica a fronte di un risparmio di anidride carbonica (CO2) che sarà pari annualmente a ben 100 mila tonnellate non immesse in atmosfera.

Enel ha versato 18 miliardi di cedole al Tesoro dal 1999 ad oggi

L’indagine conoscitiva sul ruolo delle imprese partecipate dallo stato italiano ha portato alla luce interessanti risultati. Luigi Ferraris – direttore amministrazione, finanza e controllo di Enel, il colosso dell’elettricità controllato per il 31,2% dal Tesoro italiano – ha tracciato un bilancio del contributo garantito dal gruppo dall’anno del suo debutto a Piazza Affari nel 1999 fino al 2011. Dal rapporto emerge che Enel ha assicurato alle casse dello stato un flusso finanziario pari a 71 miliardi di euro.

Patto di sindacato Rcs può durare a lungo secondo Giampiero Pesenti

A margine dell’assemblea degli azionisti di Italmobiliare, il presidente del patto di sindacato di Rcs – Giampiero Pesenti – ha dichiarato che il patto non è morto replicando così alle dichiarazioni di Diego Della Valle che andavano nella direzione diametralmente opposta. Secondo Pesenti, “c’è che ha risposta di no, che non è vero, ed è stata una persona molto autorevole. Io mi auguro che il patto abbia lunga vita”. Secondo Pesenti non c’è alcun malumore tra i soci e che questa idea è solo nella mente di Della Valle.

Fiat Industrial punta ad integrazione con CNH Global

Un’operazione strategica tra Fiat Industrial S.p.A. da un lato, e CNH Global N.V. dall’altro attraverso un’integrazione tra le due società.

E’ questa, in estrema sintesi, la proposta che Fiat Industrial S.p.A. ha presentato al CdA di CNH tenendo conto del fatto che l’integrazione tra le due società permetterebbe, tra l’altro, una semplificazione della struttura del capitale a partire dalla quotazione in Borsa a New York di un’unica azione, così come l’operazione permetterebbe alla “Newco” frutto dell’operazione di integrazione di confrontarsi sul mercato del Nord America con le principali società del settore.

Eni conquista blocco indonesiano East Sepinggan

Il colosso energetico Eni S.p.A. si è aggiudicato un blocco che si estende su un’area pari a quasi 3.000 chilometri quadrati. Trattai del blocco indonesiano denominato East Sepinggan che la società del cane a sei zampe s’è aggiudicato nell’ambito di una gara lanciata nell’anno in corso nel Paese estero.

La quota acquisita è pari al 100% per un blocco che è offshore nel bacino di Kutei. In particolare, l’area individua una provincia che è ricca di idrocarburi e che, in accordo con quanto messo in risalto da Eni S.p.A. con un comunicato ufficiale, è stata caratterizzata sinora dalla scoperta di numerosi giacimenti di rilievo che sono già in produzione.

Rating Italcementi abbassato da Standard & Poor’s

Stamattina in borsa il titolo Italcementi, leader in Italia nel settore cementifero, sta evidenziando un andamento negativo a seguito della bocciatura ricevuta dall’agenzia di rating Standard & Poor’s. All’inizio di aprile scorso il corporate rating dell’azienda bergamasca era stato già messo in credit watch negativo, aprendo così le porte per una revisione al ribasso del rating. Questa mattina S&P ha tagliato il rating sul debito di lungo periodo di Italcementi a “BB+” da “BBB-“. Declassato anche il giudizio sul rating di breve termine a “B” da “A-3”.

Ubi Banca e Banco Popolare a rischio rating secondo Moody’s

Il miglioramento dei requisiti patrimoniali richiesti dall’Eba (European banking authority) per Ubi Banca e Banco Popolare, avvenuti attraverso la validazione da parte della Banca d’Italia di modelli interni di valutazione del rischio, non convince l’agenzia di rating Moody’s. Quest’ultima ha criticato le due banche, che la scorsa settimana hanno annunciato il miglioramento dei ratios patrimoniali al mercato. In base ai nuovi modelli di calcolo dei rischi, il Core Tier1 di Ubi Banca è salito al 9,86% mentre quello di Banco Popolare al 9,4%.

Assemblea Impregilo nomina nuovi amministratori

In data odierna, lunedì 28 maggio del 2012, si è riunita in sede ordinaria e straordinaria l’Assemblea dei Soci di Impregilo S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nelle grandi opere di ingegneria civile e infrastrutturali.

Nel dettaglio, sotto la presidenza di Massimo Ponzellini l’Assemblea degli Azionisti ha provveduto a nominare tre nuovi amministratori che erano già stati cooptati dal Consiglio di Amministrazione della società il 14 maggio scorso. Trattasi, nello specifico, di Nigel W Cooper, Alfredo Scotti e Barbara Poggiali in sostituzione rispettivamente dei consiglieri dimissionari Nicola Fallica, Fabio Cerchiai e Giovanni Castellucci.

Capitalizzazione mercato azionario italiano in discesa

Nello scorso mese di aprile del 2012 la capitalizzazione del mercato azionario italiano si è attestata complessivamente a 357 miliardi di euro andando a segnare una lieve contrazione congiunturale, quindi rispetto al mese precedente, pari all’incirca a 37 milioni di euro.

A rilevarlo è stata l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) nell’Outlook Mensile del corrente maggio del 2012 a fronte di una capitalizzazione complessiva per il mercato azionario italiano che il mese scorso, rispetto allo stesso mese del 2011, ha fatto registrare in controvalore un crollo pari a ben 118 miliardi di euro.

Target Unicredit abbassato da Société Générale

Stamattina la banca d’affari francese Société Générale ha deciso di tagliare il target price su Unicredit a 3,8 euro da 4 euro. Il prezzo obiettivo viene così tagliato del 5,26%, ma resta ancora molto alto rispetto ai valori correnti. Stamattina Unicredit segna un progresso dello 0,32% a 2,542 euro, per cui dai prezzi correnti c’è ancora un potenziale upside vicino al 50%. La maggior parte delle banche d’affari ritengono che il settore bancario italiano sia sottovalutato ai valori di borsa attuali.

Nuovo amministratore delegato Rcs è Pietro Scott Jovane

Il nome di Pietro Scott Jovane circolava insistentemente da giorni e alla fine la fumata bianca ha premiato proprio lui. Il nuovo amministratore delegato di RCS MediaGroup sarà Jovane, che andrà a sostituire Antonello Perricone. Nato a Cambridge, negli Stati Uniti, Jovane ha 43 anni e si è laureato in Economia e Commercio all’Università di Pavia. L’arrivo al vertice del gruppo italiano dei media, che controlla Il Corriere della Sera, porterà Jovane a lasciare l’incarico di presidente e amministratore delegato di Microsoft Italia, dov’era entrato nel 2003.

Equita sim alza il rating di Milano Assicurazioni a buy

Equita sim ha alzato il rating di Milano Assicurazioni portandolo a buy, in seguito alle recenti evoluzioni legate alla vicenda del piano di fusione del gruppo. Gli analisti sostengono che la società rimane attraente nonostante il dubbio sull’Opa.

Gli esperti puntano su Milano Assicurazioni anche visti gli ultimi sviluppi nell’operazione di integrazione FonSai/Unipol, sostenendo che il titolo diventa un’opportunità di acquisto.

Impregilo contesa da Gavio e Salini

Impregilo, gruppo italiano attivo nel settore delle costruzioni, continua ad essere conteso da Gavio e Salini che ora sono alla ricerca delle deleghe di voto in attesa dell’assembea degli azionisti del general contractor italiano prevista per il 28 maggio. Salini ha già fatto la prima mossa, annunciando la raccolta di adesioni dei soci di minoranza, e ora potrebbe essere seguito da Gavio. Secondo indiscrezioni di stampa la Argo Finanziaria, holding che controlla il gruppo Aurelia che a sua volta controlla il gruppo Gavio, potrebbe ricorrere alla sollecitazione.

Telecom Italia prenota 4 miliardi dalle banche per il 2014

Il gruppo di telecomunicazioni Telecom Italia ha sottoscritto un contratto forward start facility con le banche, per assicurarsi 4 miliardi di euro a partire da agosto 2014. Questa tipologia di contratto di rifinanziamento delle linee di credito, poco nota in Italia ma molto diffusa in Europa, è uno strumento che permette di assicurare la disponibilità di linee di credito ad una certa data futura a condizioni prestabilite. Il contratto firmato da Telecom con le banche darà la possibilità all’operatore italiano di prendere in prestito 4 miliardi a partire da agosto 2014 fino al 2017.