Banche italiane le più care in Europa, ma arriva la concorrenza

Non è la prima volta che si parla dell’argomento, a riproporlo per l’ennesima volta è stata un’idagine svolta nel periodo compreso tra giugno 2009 e febbraio 2010 e che ha portato la commissione Finanze della Camera a definire i prodotti del credito al consumo in Italia come costosi, poco trasparenti e suscettibili di esporre a rischi e frodi i consumatori.

A finire nel mirino della commissione Finanze della Camera sono tutti i tipi di prodotti offerti dalle banche ai consumatori, si parte dai prestiti fino ad arrivare ale carte revolving, ma la critica più pesante è riservata senza dubbio ai tassi passivi applicati sui prestiti che sono risultati essere superiori dell’1,5% rispetto alla media europea.

Bilancio HSBC 2009

HSBC ha comunicato di aver chiuso il 2009 con un utile in crescita del 2% a 5,83 miliardi di dollari, un risultato che sebbene sia positivo si colloca comunque al di sotto delle stime degli analisti che per la prima banca europea avevano previsto un utile di 6,4 miliardi di dollari.

I profitti prima delle tasse hanno registrato una crescita del 56% a 13,3 miliardi di dollari, le perdite sui crediti rispetto al 2008 sono aumentate del 6,2% a 26,488 miliardi di dollari, mentre le entrate sono scese dell’11,2% a 78,631 miliardi di dollari.

Bilancio Lloyds Banking Group 2009

Lloyds Banking Group ha annunciato di aver chiuso il 2009 con una perdita di 6,3 miliardi di sterline, in riduzione quindi rispetto al rosso di 6,7 miliardi registrato nel 2008, e con svalutazioni complessive legate prevalentemente ai vecchi asset di Hbos che raggiungono quota 24 miliardi di sterline.

Nella nota attraverso cui sono stati diffusi i risultati relativi all’anno 2009 la maggiore banca retail inglese ha però tenuto a precisare che le perdite legate alle sofferenze miglioreranno ulteriormente nel corso del 2010, il segnale arriva dai dati che vedono una diminuzione del 21% dei crediti esigibili nel secondo semestre del 2009 rispetto ai primi sei mesi dello stesso anno. La banca ha spiegato che in base alle previsioni si stima un analogo ritmo di miglioramento anche per il 2010.

Trimestrale Credit Agricole ottobre dicembre 2009

Credit Agricole ha chiuso il quarto trimestre 2009 con un utile di 433 milioni di euro, un ottimo risultato non solo perchè superiore alle attese degli analisti, che avevano previsto un utile di 430 milioni, ma anche perchè paragonato alla perdita di 309 milioni euro registrata nello stesso periodo dello scorso anno.

A contribuire in maniera determinate al ritorno all’utile da parte dell’istituto bancario è stato senza dubbio il miglioramento della situazione economica, anche se non è affatto trascurabile il dato che vede i ricavi societari scendere a 4,49 miliardi di euro contro i 4,69 miliardi previsti dagli esperti. Alla luce di questi risultati Credit Agricole ha proposto un dividendo sugli stessi livelli del 2008, ossia pari a 0,45 euro.

Utile Mediobanca primo semestre esercizio 2009-2010

Mediobanca ha chiuso il primo semestre dell’esercizio fiscale 2009-2010 con un risultato netto pari a 270,1 milioni di euro, in crescita del 169,3%, il margine di interesse è cresciuto del 3,8% a 441,7 milioni mentre i ricavi hanno registrato un incremento del 22% a 1,14 miliardi di euro.

Ha contribuito alla buona performance dell’istituto di Piazzetta Cuccia soprattutto l’andamento positivo delle attività di corporate e investment banking che solo nell’ultimo trimestre hanno registrato un incremento del 12%, le commissioni restano sui livelli del trimestre precedente mentre i ricavi delle negoziazioni sono saliti a 313 milioni dai precedenti 172,7 milioni.

Fallimento banche americane, a rischio 702 istituti

La crisi economica ha avuto conseguenze disastrose sul sistema bancario americano, basti pensare che nel 2008 sono fallite 25 banche, se si considera il 2009 il risultato è decisamente peggiore visto che il numero di istituti che hanno dichiarato fallimento nel corso dell’anno appena terminato è più che raddoppiato rispetto al 2008.

Ma a quanto pare per le banche americane nel 2010 non ci sarà alcuna tregua, se è vero che la crisi è ormai alle spalle e che si sta assistendo ad una progressiva e graduale ripresa è anche vero che gli effetti della bufera finanziaria hanno indebolito notevolmete le banche che continuano a pagarne le conseguenze.

Trimestrale Commerzbank ottobre dicembre 2009

Commerzbank, la seconda banca tedesca per dimensioni e importanza, ha chiuso il quarto trimestre 2009 con un rosso di 1,86 miliardi di euro, una perdita superiore alle previsioni degli analisti che al contrario avevano previsto un rosso di 1,36 miliardi. Se si considera l’intero 2009 la perdita ammonta a 4,5 miliardi di euro.

Il risultato conseguito da Commerzbank si è rivelato peggiore del previsto soprattutto a causa degli scarsi risultati nel trading e ai maggiori accantonamenti sui prestiti, hanno inoltre inciso in maniera determinante le svalutazioni sulle assicurazioni monoline, i costi per l’integrazione di Dresdner Bank e le difficili condizioni di mercato.

Corrado Passera parla della cessione sportelli a Credit Agricole

Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, interrogato in merito alla vicenda della cessione di alcuni sportelli a Credit Agricole ha spiegato che per ora non ancora possibile dire quali saranno gli sportelli che verranno ceduti, nulla è ancora stato definito per cui non è ancora possibile fornire delle notizie certe in merito alla vicenda.

La cessione riguarda circa 150-200 sportelli ma Passera non ha voluto sbilanciarsi neanche per quanto riguarda il prezzo visto che si è limitato a dire che, come è giusto che sia, si tratterà di una buona valutazione di mercato.

Mediobanca cede quota in Mediolanum

Mediobanca ha provveduto nella giornata odierna ad avviare il collocamento di un bond convertibile in azioni ordinarie di Mediolanum per un ammontare complessivo di 78 milioni di euro, operazione questa imposta dall’Antitrust nel 2007 in seguito alla fusione tra Unicredit e Capitalia, in quella occasione Unicredit aveva dovuto cedere il 9,3% di Mediobanca, quota acquistata da Mediolanum.

Al tempo l’operazione era stata autorizzata dall’Antitrust a patto che Mediobanca cedesse il proprio 1,9% di Mediolanum entro giugno 2009, scadenza che è stata poi prorogata per consentire la chiusura dell’operazione.

Deutsche Bank promossa da Credit Suisse

Credit Suisse

Credit Suisse ha promosso Deutsche Bank rivedendo il suo rating da “Neutral” ad “Outperform” ed il target sul prezzo da 50 a 62,50 euro, decisione questa che deriva dalla convinzione che la banca tedesca riuscirà a realizzare un ottima performance nei prossimi mesi.

Le previsioni parlano infatti di una forte crescita dei volumi nel segmento Sales & Trading, senza contare un probabile aumento degli spreads che potrebbero essere più elevati rispetto alla seconda metà del 2009.

Bilancio Barclays 2009

barclays

Barclays ha chiuso il 2009 utile netto di 9,39 miliardi di sterline, un risultato questo che è addirittura superiore alle previsioni degli analisti che al contrario avevano previsto per la banca un utile netto pari a 8,78 miliardi di sterline.

L’utile pretasse è stato di 11,6 miliardi di sterline, in aumento del 92% rispetto allo scorso anno e leggermente superiore anche alle previsioni degli esperti che avevano invece previsto un utile ante imposte pari a 11,2 miliardi. Il core tier 1 ratio è migliorato da anno ad anno dal 5,6% al 10%.

Trimestrale Credit Suisse ottobre dicembre 2009

Credit Suisse

Credit Suisse ha chiuso il quarto trimestre 2009 con un utile pari a 793 milioni di franchi svizzeri, in netta ripresa dunque rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando la banca elvetica aveva registrato un rosso di 6,02 miliardi. In ogni caso si tratta di un risultato che sebbene sia positivo è comunque inferiore rispetto alle attese degli analisti che avevano previsto per la banca svizzera un utile pari a 1,25 miliardi di franchi.

Se si considera l’intero 2009 l’utile è stato di 6,7 miliardi di franchi svizzeri, pari a circa 4,6 miliardi di euro, in crescita rispetto alla perdita di 8,2 miliardi registrata nel 2008.

Bini Smaghi nega allarme su Basilea 3

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L’impatto delle proposte fatte dal Comitato di Basilea sulla Vigilanza Bancaria preoccupa non poco gli addetti ai lavori, solo pochi giorni fa Mongan Stanley ha rivisto al ribasso le stime relative ai dividendi delle banche europee perchè secondo il broker le indicazioni di Basilea rappresentano un duro colpo per gli istituti del Vecchio Continente, sottolineando come il mercato stia sottovalutando questo aspetto.

Una smentita a questo allarme arriva però dal membro del consiglio direttivo della Bce, Lorenzo Bini Smaghi, il quale, parlando a Milano al convegno di Ernst & Young sulle prospettive nel rapporto fra banche e imprese dopo la crisi, ha affermato che sono del tutto ingiustificati gli allarmi relativi agli effetti che le future norme patrimoniali e di gestione del rischio, ossia la cosiddetta Basilea 3, potranno avere sull’andamento del credito nel breve periodo.

Morgan Stanley riduce le stime sui dividendi delle banche europee

Morgan Stanley

Visto il clima di incertezza che continua a caratterizzare la situazione economica e finanziaria Morgan Stanley ha deciso di riprendere in mano le stime relative ai dividendi delle banche europee.

Una decisione questa del broker che ha come conseguenza una modifica al ribasso delle ultime previsioni, in particolare a risentirne sono state le previsioni sui dividendi di Deutsche Bank, BNP Paribas, Crédit Agricole, Société Générale, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Credit Suisse e KBC.