Entrate fiscali in calo nel primo trimestre 2009

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Il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia ha reso noto che nel periodo compreso tra Gennaio e Marzo 2009 le entrate erariali sono calate di 4.068 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Le entrate complessive, quindi, risultano pari a 83.976 milioni di euro così suddivisi: 46.018 milioni di euro derivano dalle imposte sul patrimonio e sul reddito, 26.315 milioni di euro dalle tasse e imposte sugli affari, 8.833 milioni di euro da accise e tabacchi e 2.810 milioni di euro dalle attività legate ai giochi.

Unioncamere prevede un calo dell’occupazione

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I dati che emergono dal Rapporto annuale Unioncamere, realizzato in base alle anticipazioni del sistema informativo Excelsior che analizza i dati di 57 mila imprese, sono negativi ma non drammatici.

Il Rapporto, infatti, revede un calo dell’occupazione nel settore privato pari al 2%, ossia circa 220mila unità. Il calo, tuttavia, non sarà dovuto ai tagli delle imprese conseguenti la crisi economica ma quanto più a una diminuzione di nuove assunzioni: si prevede che durante il 2009 ci saranno circa 700.000 assunzioni in meno rispetto al 2008.

Pil italiano -4.2%

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Come sappiamo l’Italia è uno dei paesi che ha reagito meglio alla crisi mondiale, l’economia del nostro paese infatti risulta essere “meno esposta ai rischi specifici della crisi, anche se ha subito pesantemente il suo impatto indiretto” come si legge nella Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica.

Si legge inoltre che “il sistema bancario italiano risulta meno vulnerabile alla crisi finanziaria e l’impatto sui bilanci delle banche resta contenuto rispetto ad altri paesi.”

Isae: in aumento la fiducia delle imprese

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L’Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) nella sua consueta inchiesta mensile ha rivelato che durante il mese di Aprile si è verificato un aumento della fiducia delle imprese indicando, in particolare, che l’indice al netto dei fattori stagionali è salito a 64,2 dal 60,9 di Marzo.

Dopo il periodo buio della crisi economica, quindi, si iniziano ad intravedere segnali di recupero che, nel dettaglio, riguardano le imprese manifatturiere, i commercianti e i servizi di mercato. La fiducia, invece, risulta in calo nel settore delle costruzioni, ma a riguardo è doveroso specificare si tratta di un dato non definitivo dal momento che, almeno per ora, sono stati presi in considerazione solo le statistiche relative al mese di Marzo.

Eni: profitti in calo ma superiori alle aspettative

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Il gruppo Eni ha comunicato i dati relativi all’andamento dei profitti in relazione al primo trimestre del 2009, periodo in cui il colosso dell’energia ha registrato una flessione del 42,7% dell’utile netto a 1,9 miliardi rispetto al primo trimestre del 2008.

L’utile netto adjusted é stato di 1,76 miliardi, scendendo quindi del 42,4%, ma nonostante ciò è stato comunque superiore alle attese. Gli analisti, infatti, avevano previsto un utile di 1,582 miliardi, -48% rispetto allo stesso periodo del 2008.

Bankitalia: operai e impiegati sono i più poveri

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Andrea Brandolini, dirigente del servizio studi della Banca d’Italia, durante un’audizione alla commissione Lavoro del Senato ha affermato che dal 1993 è cresciuto il divario reddituale tra coloro che svolgono la professione di autonomi, dirigenti e pensionati, il cui reddito è aumentato, e operai e impiegati che, invece, si confermano le categorie a reddito più basso e, quindi, più povere.

Tutto ciò, ha spiegato Brandolini, deriva dal fatto che in questi ultimi anni il reddito delle famiglie è cresciuto in media dell1,2% annuo. In particolare, per le famiglie degli autonomi la crescita è stata del 2,6%, per i dirigenti dell’1,5% e per i pensionati dell’1,6%. Percentuali queste che non hanno nulla a che vedere con quelle relative alla crescita reddituale di operai e impiegati.

Mediaset registra una piccola perdita ma l’ottimismo non manca

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Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri si è detto estremamente ottimista affermando che, oramai, il peggio è alle spalle. Confalonieri, infatti, durante l’assemblea di bilancio ha ribadito gli obiettivi del gruppo Mediaset, ossia offrire agli italiani il miglior prodotto televisivo possibile ma con una costante attenzione ai costi.

Un ottimismo, quello di Confalonieri, che è stato confermato dai dati registrati e che hanno indubbiamente evidenziato il successo dei prodotti Mediaset. Per quanto riguarda l’offerta Mediaset Premium, infatti, sono stati superati i di tre milioni di abbonamenti con una media di più di 1000 carte vendute al giorno.

Il costo della crisi economica è di 4.000 miliardi di dollari

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Di crisi economica si è parlato e se ne parlerà ancora per molto tempo ma molti di voi, probabilmente, si saranno più volta chiesti quanto sia costata questa crisi. Ebbene, a fare il calcolo ci ha pensato il Fondo Monetario Internazionale che ha quantificato il costo della crisi finanziaria, in termini di svalutazioni di asset globali, in 4.000 miliardi di dollari entro il 2010.

La previsione, che è stata diffusa attraverso il rapporto sulla stabilità finanziaria globale, include gli asset originati su tutti i mercati, e non solo su quelli degli Stati Uniti. Per i soli asset statunitensi, infatti, la stima è di 2.700 miliardi di dollari.

Ernst&Young non certifica il bilancio Tiscali 2008

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Ernst&Young, società di revisione di Tiscali, ha mostrato incertezze in relazione al bilancio 2008 della società sarda, incertezze che non consentono di “concludere sull’appropriatezza della prospettiva di continuazione dell’attività aziendale“.

L’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio 2008 di tiscali, ha spiegato Ernst&Young, dipende soprattutto dalle trattative attualmente in atto tra Tiscali e alcune banche, trattative che hanno ad oggetto il debito della società di internet service provider.

L’OCSE rivede le sue previsioni sull’economia italiana

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Poco meno di un mese fà l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) aveva reso noto il suo rapporto “Obiettivo Crescitadal quale emergeva un allarmante divario tra l’Italia e gli altri paesi.

Le previsoni dell’OCSE riferite alla situazione italiana, tuttavia, sono ulteriormente peggiorate. L’organizzazione, infatti, ha reso noto di aver cambiato le sue stime relative all’economia italiana, prevedendo una recessione della durata di tre anni e una crescita a -4,3% per il 2009. Un ulteriore previsione di peggioramento, inoltre, investe i conti pubblici che si vanno a collocare al di fuori dei parametri di Maastricht, con un deficit del 4,7% del Pil a fine 2009 e che potrebbe addirittura arrivare al 6% nel 2010.

Continua l’indebolimento del dollaro sull’Euro

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Il Dollar Index è sceso parecchio e il preannunciato movimento al ribasso si è effettivamente verificato e sembra poter continuare ancora nei prossimi giorni. Con il procedere della crisi il dollaro americano viene messo a dura prova e diventa importante capire a che punto della recessione si trovano gli Usa. Il legame dell’economia mondiale al dollaro è elevato.

Basti pensare alle commodities che sono quotate in dollari e a tanti altri aspetti per capire il motivo per cui nel prossimo G20 potrebbe essere discussa una variazione di questo legame.

Bankitalia rivela una riduzione dei prezzi e delle compravendite degli immobili

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Secondo un’indagine condotta dalla Banca d’Italia in collaborazione con Tecnoborsa sono in calo i prezzi degli immobili ma, al tempo stesso, sono in calo anche le stesse compravendite. L’indagine è stata condotta mediante interviste ad agenti immobiliari che hanno testimoniato un calo dei prezzi soprattutto nelle aree urbane e metropolitane.

Il calo dei prezzi degli immobili, tuttavia, non si è verificato in maniera uniforme su tutto il territori nazionale ma sono state riscontrate differenze, talvolta anche piuttosto profonde, a seconda delle diverse zone. Il calo dei prezzi, infatti, sembra essersi verificato in maniera più incisiva al sud, nelle isole e soprattutto nel nord est dell’Italia.

L’Istat annuncia un calo delle esportazioni e delle importazioni

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Continuano le brutte notizie sul fronte econonomico per quanto riguarda i primi risultati del 2009. Questa volta tocca al ai flussi commerciali da e verso l’Unione Europea in relazione ai quali nel mese di Gennaio si è verificato un fortissimo calo rispetto ai dati registrati nello stesso mese dello scorso anno.

L’Istat, nel dettaglio, ha registrato un calo delle esportazioni del 25,8% precisando che si tratta del dato peggiore registrato dal 1986 ad oggi, mentre per quanto riguarda le importazioni il calo è del 24,1%.

Mercato americano ancora in crisi occupazionale

Crescita del mercato americano

L’evento chiave di questa ultima giornata di trading settimanale riguarda i dati sull’occupazione Usa. Come preannunciato le aspettative sono per un ulteriore peggioramento delle condizioni occupazionali per il 14esimo mese consecutivo.

Secondo Bloomberg il dato dovrebbe scendere a 650,000 unità di lavoro perse continuando cosi a dimostrare che il mercato non è ancora pronto ad una reazione.