
Mediaset dunque ha aumentato il proprio utile, ma crescendo meno delle attese.
Mediaset dunque ha aumentato il proprio utile, ma crescendo meno delle attese.
La società svizzera, con sede nel Canton Zurigo, ha aumentato nel periodo luglio settembre i propri ricavi del 36% a quota 5,1 miliardi di euro.
Il MOL si è attestato a 10,8 milioni di euro dai 16,5 milioni conseguiti nel corso dei primi nove mesi del 2009, con un’incidenza sui ricavi pari al 9,5%. Su questo dato, in particolare, hanno inciso nella divisione Dada.net gli oneri operativi netti pari a 3,0 milioni sostenuti per Play.me, i costi pari a 2,8 milioni sostenuti per il lancio del servizio di poker on-line e, più in generale, un minore contributo dei servizi VAS da alcune aree geografiche, soprattutto europee.
Il motivo principale di questa ottima performance di bilancio è stata la cessione in America del Sud della controllata autostradale Caminos de las Sierras.
Nel periodo in esame l’Ebitda ha raggiunto quota 966 milioni, in crescita del 5,6% da 915 milioni, mentre l’Ebit si è attestato a 598 milioni, in diminuzione del 2,5% dai 613 milioni dei primi nove mesi del 2009.
I costi operativi sono passati a 217,2 milioni dai 190,4 milioni dello scorso anno, un aumento ricondotto in larga parte all’incremento delle risorse e ai maggiori investimenti a favore di iniziative strategiche.
Nel periodo in esame la partecipata di Fiat ha visto ancora una volta incrementare la sua quota di mercato, che negli Stati Uniti è salita al 9,6% rispetto al 9,4% del precedente trimestre e all’8% dello stesso periodo dello scorso anno. Il giro d’affari si è attestato a 11,018 miliardi di dollari, ossia in aumento del 5,2% rispetto al secondo trimestre.
La società assicurativa americana, con sede principale a New York, nel trimestre scorso ha fatto registrare perdite per 2,4 miliardi di dollari, pari a 17,62 dollari per azione, mentre nello stesso periodo del 2009 il risultato era stato un utile di 455 milioni di dollari, pari a 68 centesimi di dollaro per azione.
La banca con sede nel Regno Unito, a Londra, ha anche reso noto che i suoi utili hanno rallentato la crescita rispetto al primo semestre dell’anno, chiuso a 6,76 miliardi di dollari di utile.
A favorire questa buona trimestrale di Deutsche Telekom in particolare è stato il calo degli oneri tributari, ma ha contribuito in buona parte anche la forte performance fatta registrare nel settore della telefonia mobile.
Le previsioni degli analisti erano di un utile netto a quota 1,75 miliardi di euro.
Il valore dell’utile netto di Safilo è anche decisamente migliore rispetto alle previsioni degli analisti, che avevano stimato una perdita a quota 8 milioni.
L’utile netto si è attestato a 302,7 milioni di dollari, in crescita del 28% rispetto ai 237,3 milioni dello scorso anno. L’utile netto attribuibile agli azionisti è stato pari a 304,8 milioni (+33%).
Guarguaglini, al contrario, si è detto preoccupato in merito al rinnovo della flotta Alitalia da parte di Superjet, partecipata russa di Finmeccanica che a suo avviso dovrà lottare duramente per riuscire ad averla vinta.