
Anche James Bond travolto dalla crisi finanziaria

Goldman Sachs, che è stata accusata di frode nell’ambito della gestione dei mutui subprime ha chiuso la seduta del venerdì in ribasso addirittura del 12,79%, ed anche gli altri titoli del comparto ne hanno risentito pesantemente.
La banca, tramite un comunicato ufficiale rilasciato sul proprio sito internet, ha definito del tutto infondate queste accuse, contestandole e dichiarando che intende difendere la reputazione della società .
La crisi degli ultimi due anni però, partita proprio da Wall Street a causa degli eccessi e della cosiddetta finanza champagne, ha costretto le banche a cambiare le proprie abitudini molto velocemente.
La voce contributi ai politici è sparita da praticamente tutti i bilanci degli istituti di credito.
Sono chiaramente sfociate le polemiche sulla vicenda poichè questa commissione dovrà fornire i propri risultati al presidente Barack Obama e al Congresso entro il 15 dicembre 2010 ovvero 3 anni dopo l’inizio della crisi che ha colpito mezzo mondo.
Nel 2009 il tema è stato molto dibattuto, soprattutto negli Usa, ma quest’anno si rischia di sfociare in qualcosa di più serio, anche perchè la differenza di stipendio per famiglie monoreddito ed i giovani è ancora aumentata.
Molte banche, quasi tutte per la verità , stanno per emanare i soliti bonus ai propri dipendenti, nonostante i ripetuti inviti a diminuirli drasticamente.
Le autorità hanno parlato del rischio di una seconda ondata di crisi, soprattutto in seguito all’euforia degli ultimi mesi, al ritorno alle attività di trading, ai superbonus per i bancari di punta e al costo del denaro, tutti fattori che potrebbero mettere in allarme l’intero sistema.
E’ stato principalmente il direttore della Bri, Jaime Caruana, ex governatore della Banca di Spagna, a sollevare la questione, sostenendo che si stanno iniziando a vedere segnali preoccupanti.
Il dato di dicembre fa registrare un calo degli occupati di 85 mila unità , al contrario delle previsioni che prevedevano la fine dell’aumento dei disoccupati. Secondo le stime il numero di disoccupati per l’ultimo mese dell’anno appena finito doveva rimanere invariato.
La Fed dovrà agire sui tassi di interesse, alzandoli, in modo da sgonfiare in anticipo la bolla, prima che inizi a rappresentare un problema serio per l’economia.
Il messaggio di Bernanke va anche letto come un messaggio indirizzato al Congresso, il quale negli ultimi tempi sta cercando sempre più di limitare l’istituto centrale americano.
E’ stata la Borsa di Londra la prima a ricucire le perdite registrate da quel famoso giorno del 2008, infatti grazie agli ultimi rialzi dei giorni scorsi il Ftse 100 segna un aumento dello 0,39% rispetto al 12 settembre 2008.
La ripresa del prodotto interno lordo sarà inferiore al punto percentuale nel 2010 portandosi a 0,7% mentre nel 2011 segnalerà un aumento del 2%.
Questo perchè comunque il rally di fine anno non è una cosa obbligatoria e soprattutto perchè quest’anno è già stato ricco di successi e di rialzi per praticamente tutti i mercati mondiali, con addirittura un rialzo del 65% rispetto a marzo di Wall Street, che ha fatto sparire le paure di una recessione simile solo a quella degli anni ’30.
Questi paesi hanno dimostrato capacità di recupero impressionanti e c’è il rischio che continuino il loro percorso fino a diventare il traino dell’economia mondiale.