Banca centrale svizzera interviene per frenare il franco svizzero

La Swiss National Bank è intervenuta per frenare l’apprezzamento del franco svizzero nei confronti dell’euro, considerato dannoso per l’economia svizzera.

Dopo ben quattro sedute al rialzo la Banca centrale svizzera ha quindi deciso di intervenire concretamente fissando il cambio con l’euro ad un tasso minimo di 1,2 franchi. La decisione dell’istituto centrale ha effetto immediato, inoltre come si legge nel comunicato diffuso pochissime ore fa, non solo non sarà più tollerato un cambio euro franco al di sotto di 1,2 ma questo stesso valore appare comunque sopravvalutato, per cui l’obiettivo è quello di puntare ad un ulteriore indebolimento della moneta.

Euro e dollaro in crisi, possibile downgrade rating USA

L’euro e il dollaro stanno entrambi vivendo un momento di crisi. Ad influire sull’andamento della divisa europea è la già nota crisi del debito sovrano causata dall’elevato deficit di alcuni paesi europei, mentre dall’altro lato dell’Atlantico ad indebolire il biglietto verde sono soprattutto le speculazioni su un nuovo piano di stimoli per l’economia americana, a cui si va ad aggiungere una nuova preoccupazione sorta nel corso delle ultime ore.

Secondo quanto riportato da alcune fonti, infatti, esiste il concreto rischio che il debito sovrano degli Stati Uniti venga declassato da alcune tra le principali agenzie di rating.

Forex, gli orari migliori per il trading

Il mercato del Forex è aperto 24 ore al giorno, dunque diventa molto importante sapere quando si verificano i picchi maggiori di attività delle varie coppie di valute.

Per aumentare l’efficienza nel trading è quindi un aspetto fondamentale conoscere il timing delle varie piazze mondiali.

Forex: previsioni euro 2011

I timori legati alla crisi del debito sovrano di alcuni paesi europei continueranno anche nel corso del 2011 a rappresentare un problema per la moneta unica europea, che probabilmente continuerà ad essere debole nei confronti delle altre principali valute.

Secondo una parte considerevole degli analisti, infatti, esiste un rischio concreto che dopo Grecia e Irlanda la crisi coinvolgerà anche il Portogallo, la Spagna e, secondo alcuni, si troveranno a dover affrontare una situazione particolarmente difficile anche altri paesi della zona euro che al momento non suscitano alcun tipo di preoccupazione, come Francia e Italia.

Le valute esotiche nel mercato del Forex

Le principali valute normalmente commercializzate nel mercato del Forex sono il dollaro statunitense (USD), l’euro (EUR), lo yen giapponese (JPY) e la sterlina britannica (GBP), a cui si aggiungono il franco svizzero (CHF), il dollaro australiano (AUD), il dollaro canadese (CAD) e il dollaro neozelandese (NZD).

Le restanti valute, quelle meno comuni, sono le cosiddette valute esotiche che possono essere ugualmente commercializzate sul mercato del Forex, anche se la cosa diventa più complicata a causa della scarsa quantità di attività e strumenti che consentono di fare trading, diversamente da come avviene per le valute più comuni.

Prezzo oro vicino a 1.400 dollari l’oncia

Il prezzo dell’oro continua imperterrito la sua corsa al rialzo. Nel corso della notte, in chiusura a New York, il metallo giallo ha infatti raggiunto un nuovo livello record avvicinandosi ai 1.400 dollari l’oncia: il future con scadenza dicembre ha guadagnato il 3,4% a 1.383,10 dollari l’oncia.

A spingere in alto il prezzo dell’oro è stato soprattutto il calo del dollaro che ha seguito l’ufficializzazione della decisione presa dalla Federal Reserve in merito al nuovo pacchetto di stimoli monetari.

Possibili soluzioni per eliminare gli squilibri valutari

La guerra delle valute derivante dall’incapacità del sistema monetario internazionale di correggere gli squilibri della bilancia dei pagamenti rende assolutamente necessaria una strategia che metta fine a questa situazione. Mentre i rappresentati dei 20 paesi che si sono riuniti al G20 tenutosi in Corea del Sud assicurano di essersi impegnati ad evitare svalutazioni competitive, gli esperti ipotizzano quattro diverse soluzioni per risolvere la situazione.

La prima soluzione ipotizza semplicemente una maggiore flessibilità dei tassi cambio, lasciando ai mercati il compito di trovare un punto di equilibrio. In questo caso il dollaro dovrebbe deprezzarsi raggiungendo livelli record mentre l’euro si rivaluterebbe, a svantaggio però del comparto industriale del vecchio continente e a vantaggio di quello del nuovo continente.

Il forex è tassabile secondo il fisco

Il forex è tassabile secondo quanto stabilito dal fisco. La negoziazione sul forex porta a creare rapporti finanziari, che da un evento incerto, fanno dipendere differenziali positivi o negativi.

Perciò hanno rilevanza reddituale le plusvalenze effettuate grazie alla compravendita di valute a pronti attraverso i contratti chiamati rolling spot. Praticamente tutte le operazioni overnight, quelle che durano più sedute.

Euro debole, colpa della crisi del debito

Nelle ultime sedute l’Euro ha visto un deprezzamento nei confronti della moneta americana e nella contrattazione di ieri il rapporto euro/dollaro ha chiuso sotto quota 1,23. A pesare sul calo della moneta unica del Vecchio Continente è la preoccupazione sulla crisi del debito anche se, in futuro, la politica della BCE si possa spingere verso un quantitative easing per il controllo di tale crisi.

Se il rapporto euro/dollaro cala non è certo perchè il dollaro si è rivalutato, ma è l’euro che è svalutato, la crisi in Grecia e, l’annuncio che la banca Emporiki, banca greca che fa capo a Credit Agricole, possa chiudere il bilancio con una perdita di 750 milioni di euro e un pareggio non prima del 2012, non ha certo aiutato la moneta unica.

Cambio euro dollaro risente ancora della crisi in Grecia

La situazione di incertezza che continua a caratterizzare l’economia europea, soprattutto dopo la crisi che ha colpito la Grecia, sta creando una forte pressione sulla moneta unica, dopo la breve risalita di ieri l’euro continua infatti a perdere terreno nei confronti del dollaro, raggiungendo i livelli più bassi degli ultimi nove mesi.

I paesi dell’Unione Europea hanno mostrato piena solidarietà alla Grecia promettendo il loro sostegno nella risoluzione dei problemi finanziari, in cambio è stato però chiesta l’adozione da parte del governo greco di ulteriori misure a sostegno del risanamento fiscale e che potrebbero essere già annunciate dal consiglio dei ministri nella giornata di domani.

Petrolio vicino agli 82 dollari

petrolio

Peter McGuire, direttore del Commodity Warrants Australia di Sidney, ha espletato il suo parere nei confronti dell’andamento del petrolio che si presta a chiudere la settimana con un guadagno del 3,7%, risultato decisamente ottimo per gli investitori.

Secondo McGuire il petrolio, dopo i rally dei giorni scorsi, dovrebbe attestarsi sugli 84 dollari al barile e questo valore dipenderà anche dalle condizioni climatiche e, quindi, dal freddo che sta avvolgendo i paesi occidentali.

Dollaro ai minimi sulla moneta unica

andamento euro-dollaro

Nelle ultime sedute il prezzo della moneta americata ha subito una inflessione nei confronti dell’Euro.

La moneta del vecchio continente infatti continua ad essere forte nei confronti del dollaro e questo non dipende dal fatto che l’euro aumenti nei confronti del dollaro, ma è vero il contrario ovvero il dollaro si indebolisce e negli scorsi giorni è arrivato a toccare persino il valore 1,48.

Forex in tempo reale

forex

Quando si parla di Forex (Foreign Exchange) ci si riferisce ad una particolarissima tipologia di mercato che, a differenza della borsa, non ha alcuna sede fisica, non ha scadenze prestabilte e neanche regolamentazioni interne ma, bensì, consiste nel semplice scambio di valute,.

Lo scambio di valuta, come tutti già sanno, avviene in ogni transazione internazionale dove un soggetto acquista una data merce in una valuta diversa da quella utilizzata nel suo paese di origine. Per effettuare questa operazione, infatti, il soggetto deve acquistare la valuta estera dando vita ad una transazione sul mercato Forex.

Continua l’indebolimento del dollaro sull’Euro

dollaro

Il Dollar Index è sceso parecchio e il preannunciato movimento al ribasso si è effettivamente verificato e sembra poter continuare ancora nei prossimi giorni. Con il procedere della crisi il dollaro americano viene messo a dura prova e diventa importante capire a che punto della recessione si trovano gli Usa. Il legame dell’economia mondiale al dollaro è elevato.

Basti pensare alle commodities che sono quotate in dollari e a tanti altri aspetti per capire il motivo per cui nel prossimo G20 potrebbe essere discussa una variazione di questo legame.