Pro e contro della liquidità

Alla luce dell’incertezza che caratterizza l’attuale situazione finanziaria sono sempre di più le persone che anziché investire i propri soldi scelgono di tenerli presso conti deposito che, sebbene non offrano rendimenti elevati, garantiscono la restituzione del capitale depositato, più un minimo di interessi, e consentono di rimanere al riparo da eccessivi rischi.

Il problema principale, secondo gli esperti, riguarda il timore relativo ad un futuro aumento dei tassi di interesse, in particolare si ritiene che i bassi premi che vengono offerti al momento non non siano sufficienti a ripagare il rischio di un futuro aumento dei tassi di interesse.

Pirelli consolida presenza in Argentina, investimenti per 100 milioni

Pirelli ha deciso di consolidare ulteriormente la sua presenza in Argentina mediante investimenti per 100 milioni di dollari entro il 2013.

Gli investimenti, in particolare, riguarderanno lo stabilimento di Merlo, nella provincia di Buenos Aires, e rientrano nel piano di espansione volto a rafforzare ulteriormente la posizione di leadership che Pirelli già occupa in Sud America, dove detiene ben sette stabilimenti, di cui uno in Argentina, cinque in Brasile e uno in Venezuela.

Investimento minimo azioni Enel Green Power

Da oggi e fino al 29 ottobre presso gli sportelli bancari sarà possibile sottoscrive azioni Enel Green Power. L’offerta prevede la possibilità di sottoscrivere un lotto minimo di 2.000 azioni ad un prezzo compreso tra 1,8 e 2,1 euro per azione.

Chi intende puntare sulle azioni del colosso delle energie rinnovabili di proprietà di Enel, dunque, dovrà fare un investimento minimo di 3.600 euro, una cifra che indubbiamente non è alla portata di tutti, ma si sa, l’Ipo di Enel Green Power è considerata la più importante dell’anno a Piazza Affari e le previsioni sono più che ottimiste.

Investire puntando ai dividendi, occhio ai rischi

L’instabilità dei mercati ha portato ad un aumento dei dividendi che consente, a chi ha scelto di investire in questo periodo, di avere ottime possibilità di assicurarsi rendimenti più elevati rispetto ai titoli di Stato.

Tuttavia, secondo Samy Chaar del team investments strategy di Lombard Odier, non bisogna trarre conclusioni affrettate, perchè se è vero che in Europa i dividendi hanno superato i bond decennali è anche vero che non c’è alcuna prova che l’aumento dei dividenti porti automaticamente ad un aumento dei rendimenti azionari.

Bollorè aumenta la sua presenza in Premafin

Vincent Bollorè ha fatto sapere di essere interessato ad aumentare ulteriormente la quota nel capitale di Premafin, la finanziaria alla quale fa capo Fondiaria Sai, seppure in misura limitata.

Il noto imprenditore ha spiegato alla riunione del comitato esecutivo di Generali, che l’obiettivo è quello di crescere, ma lentamente, infatti dopo gli investimenti in Generali e Mediobanca, ora qualche milione sarà investito anche su Premafin, seppure molto meno rispetto al centinaio di milioni investito in Mediobanca.

Piano di investimenti Vodafone per banda larga

Vodafone Italia ha annunciato un piano di investimenti della durata di tre anni per un valore complessivo di un miliardo di euro, destinato ad estendere la banda larga via radio a tutto il paese, soprattutto in quei comuni che al momento non dispongono di una connessione ad internet sufficientemente veloce per usufruire al meglio di tutti i servizi che la tecnologia attuale offre.

Paolo Bertoluzzo, amministratore delegato Vodafone italia, ha spiegato che l’obiettivo che si cercherà di realizzare attraverso questo nuovo piano di investimenti è quello di far si che entro i prossimi 3-4 anni il 98% della popolazione possa disporre di una connessione ad internet ad una velocità di almeno 2Mbps al secondo.

Previsioni prezzo rame alzate da Goldman Sachs

Investire nei metalli preziosi non è solo una tendenza piuttosto diffusa degli ultimi due anni e in generale di tutti i periodi caratterizzati da instabilità ed incertezza ma anche e soprattutto un consiglio degli esperti, che sempre più spesso invitano gli investitori a dedicare una parte del proprio portafoglio ai cosiddetti beni rifugio.

Quando si parla di metalli preziosi si pensa immediatamente all’oro, in assoluto il metallo prezioso preferito dai piccoli e grandi investitori, tuttavia sono tantissimi gli esperti che sottolineano la potenzialità anche di altri metalli, tra cui l’argento, il platino e il rame.

Rischi degli investimenti negli Emergenti

Gli analisti sono concordi nel ritenere che i mercati emergenti rappresentano un’ottima opportunità, per questo motivo si consiglia di destinare una parte del proprio portafoglio di investimenti a società che fatturano in quelle che sono considerate le nuove economie.

Nonostante questo, tuttavia, non mancano i rischi. Le incertezze riguardano diversi aspetti, si parte dalla scarsa accessibilità delle borse ad alta crescita fino ad arrivare ai pochi controlli sulle società quotate, per non parlare delle limitazioni alla circolazione dei capitali e del rischio politico piuttosto alto rispetto ai paesi avanzati.

Investire negli Emergenti

Viste le ottime performance dell’ultimo periodo e le previsioni a lungo termine degli analisti, la maggior parte degli esperti ritiene che una parte del proprio portafoglio debba essere investito nei paesi emergenti semplicemente acquistando titoli di società occidentali che fatturano in quelle che sono considerate le nuove economie, come SABMiller, Unilever, Swatch e Infineon.

Secondo una recente indagine, infatti, è emerso non solo che le migliori performance dei fondi comuni sono proprio quelle che si riferiscono a fondi che puntano ai mercati emergenti, ma anche che le azioni delle aziende europee che operano nei paesi emergenti per un giro d’affari superiore al 30% sono riuscite a realizzare in Borsa una performance del 45% superiore rispetto all’indice generale di mercato.

I mercati emergenti batteranno Wall Street

Puntare ai mercati emergenti, seppur paramentrando le quote del proprio portafoglio di investimenti ai rischi connessi, è un consiglio ricorrente degli esperti, sempre più ottimisti in relazione alla potenzialità di questi mercati. A confermare che l’orientamento è più che giusto i risultati di una recente indagine che collocano in cima alla lista delle migliori performance dei fondi comuni proprio quelle relative ai fondi che puntano ai mercati emergenti.

Ma mentre alcuni sostengono che il rally per nulla debole registrato nell’ultimo anno sia solo un caso isolato destinato a non ripetersi più, altri sono di tutt’altra opinione. Tra questi troviamo Goldman Sachs, secondo cui Wall Street ha ormai i giorni contati.

Migliori performance fondi comuni

Da un’indagine svolta da CorrierEconomia è emerso che i fondi comuni che da marzo 2009 ad oggi hanno registrato le migliori performance sono senza dubbio quelli che puntano ai mercati emergenti.

In cima alla lista, infatti, troviamo BlackRock Strat. Latin American che è riuscito a incassare il 286,83% dai minimi di marzo dello scorso anno, segue il 252,91% di Fidelity Im, il 245,49% di Hsbc, il 221,50 di Pictet Funds Lux-P Russian, il 19,21% di Dws Investment Turkey e il 218,29% di Jpm Funds Russia.

Investimenti pubblicitari luglio 2010

La seppur lieve ripresa dell’economia ha influito positivamente sull’andamento degli investimenti pubblicitari che a luglio di quest’anno sono cresciuti in modo superiore alle aspettative anche grazie ai mondiali di calcio, che hanno senza dubbio contribuito all’incremento dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Secondo quanto rilevato da Nielsen nei primi sette mesi dell’anno il mercato ha registrato una crescita del 4,9%, per un fatturato complessivo che supera i cinque miliardi di euro.

Composizione portafoglio obbligazionario a medio rischio

In relazione al periodo autunnale che sta per arrivare anche per le obbligazioni vale lo stesso discorso fatto per le azioni, in altre parole c’è chi preferisce non rischiare e puntare alla sicurezza, anche se questo significa avere rendimenti estremamente bassi, e chi invece preferisce correre qualche rischio nella speranza di riuscire a guadagnare di più.

Tuttavia, anche in questo caso il consiglio degli esperti è sempre lo stesso, ossia diversificare il proprio portafoglio in modo tale da rischiare nella speranza di ottenere rendimenti più elevati ma al tempo stesso assicurarsi dei profitti bassi ma certi.

Top ten hedge fund manager

A guidare la speciale classifica dei migliori dieci manager di hedge fund c’è George Soros, che con i suoi 300 dipendenti fa guadagnare ai suoi investitori molto più di Apple, che di dipendenti ne ha invece 34.300.

Secondo uno studio pubblicato niente meno che dal Financial Times, dalla sua fondazione nel 1973 ad oggi, l’hedge fund di Soros ha portato ai suoi clienti guadagni per 32 miliardi di dollari, vale a dire una media di circa 900 milioni di dollari all’anno.