Settimana difficile per Wall Street

Settimana difficile quella appena trascorsa per Wall Street a causa dei timori legati al settore del credito bancario e all’ulteriore crescita del prezzo del greggio. Il Dow Jones chiude a quota -1,83%, l’S&P500 a quota -1,85% e il Nasdaq fa segnare un ribasso ancora maggiore, pari al 2,27% rispetto alla quotazione precedente (trascinato in basso dai titoli legati all’industria dell’elettronica, in calo del 2,76%).

L’oro termina, invece, la settimana con un rialzo del 4% rispetto all’inizio della stessa, balzando a 903,70 dollari l’oncia, confermandosi stabile e affidabile anche in periodi di forti perdite.

L’argento è quotato a 17,40 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude a 134,70 dollari al barile, quasi il 2,77% in più rispetto alla quotazione precedente.

Fiat deve bilanciare meglio i propri ricavi

Credit Suisse ha affermato che alcune compagnie automobilistiche, come Fiat, conseguono una notevole parte dei propri ricavi nel mercato brasiliano, area ad alto tasso di crescita (l’incremento della produzione interna lorda del Paese ha raggiunto il 10%) e di sicura appetibilità per le imprese occidentali.

La casa automobilistica torinese vende infatti circa il 27% delle proprie automobili proprio in Brasile, potendo contare su un buon tasso di penetrazione nel mercato locale. Altri marchi europei, come Volkswagen, seppur con percentuali minori (9%) hanno tra i loro bilanci un peso elevato dei ricavi di provenienza brasiliana.

Nonostante la forte crescita del mercato brasiliano stia garantendo a Fiat un buon incremento nel numero delle immatricolazioni complessive, Credit Suisse lancia l’avvertenza sul futuro a breve e medio termine del Paese interessato.

Borsa: cosa sono i Blue Chips

Le Blue Chips è un termine molto comune nel mondo borsistico che indica le aziende ad alta capitalizzazione azionaria. L’origine di questo nome è legato al gioco d’azzardo, in particolare al poker, dove la blue chip è la fiche con il valore più alto. Gli indici di borsa più popolari (S&P/Mib, Dow Jones EURO STOXX 50, l’S&P 500, etc.) hanno delle blue chips come componenti principali.

Tra i titoli più caldi di questa settimana troviamo Goldman Sachs, Altria e Wal-Mart. Per quanto riguarda una della case d’investimenti più note del pianeta, il titolo è cresciuto ulteriormente e si è piazzato a quota 183, 31 dollari, rafforzamento dovuto all’ultima trimestrale. Altria è la holding che controlla la Philip Morris, primo produttore al mondo di sigarette.

Spettegola

Parte oggi SPETTEGOLA, il primo blog sul gossip del network Maid in IT, venite a..

Parte SO SEXY

E’ partito il grande progetto SoSexy.it, ogni giorno verranno presentati moltissimi argomenti dal mondo..

STM – STMicroelectronics scende ancora

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Ennesimo tonfo in borsa per STMicroelectronics che negli ultimi periodi ci ha abituati ad un andamento altalenante del titolo. Dal mese di Luglio 2007 il titolo STM lo abbiamo sempre visto scendere salvo qualche impennata casuale. Il periodo estivo per STM è sempre stato poco fiorente per il titolo e secondo le previsioni dovrebbe risalire e tenere i 13,10 euro per azione.

FINMECCANICA fiore all’occhiello dell’Italia

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Tra le molte aziende italiane che giocano un ruolo da protagonista nel mondo, spicca con gran forza FINMECCANICA che, grazie alla continua ricerca di prodotti e materiali innovativi, continua a ricevere richieste da tutto il mondo. Il gruppo Finmeccanica possiede più di 58 mila addetti che lavorano per portare ogni anno un ricavo all’azienda più di 12 miliardi di euro. Con la sede legale in Italia, Finmeccanica è arrivata a essere leader indiscusso a livello europeo per la produzione di satelliti e organi aerospaziali senza dimenticare che l’azienda è considerata tra le aziende più gettonate per la produzioni di sistemi navali, civili e per la difesa aeronautica.

La visione di EUROTECH

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Discreta la perfomance di oggi di EUROTECH che sfiora i 7,8 euro per azione anche se difficilmente ritonerà ai livelli toccati a metà Luglio quando si toccarono i 9,36 euro per azione. Purtroppo per il titolo di EUROTECH siamo nella fase discendente e servirebbe un’altra buona notizia per riportare il titolo ai livelli di luglio e aprile quando l’azienda annunciò importanti piani di crescita con Finmeccanica e con la marina americana. In ogni caso il primo trimestrale dell’anno in corso propone ricavi per 35,45 milioni di euro che si traduce in un ottimo +50% sull’anno precedente.

Fiat procede bene e non solo in borsa

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Come spesso accade negli ultimi 12 mesi il titolo di fiat è in fase ascendente anche se con una leggera stabilità he porta a pensare ad un rallentamento della corsa al rialzo. In ogni caso le vendite del settore auto è in continua espansione e la borsa ne risente, ma anche lo stato italiano che prende dal giro di affari Fiat oltre il 3% del rodotto interno lordo.

La borsa beneficia non solo dal mercato fiorente del parco auto, ma anche dalle belle notizie che arrivano dai propri menager primo fra tutti Sergio Marchionne che ha annunciato un imminente messa sul mercato di un nuovissimo e ultratecnologico SUV con marchio IVECO conosciuto nel mondo per i propri camion e furgoni, non solo, ma nel 2009 il gruppo Fiat avrà circa 10 miliardi di utile da spendere, avendo pagato tutti i debiti, che gli permetterà di effettuare una buona campagna di acquisti pur sempre rimanendo nel settore auto come ha già confermato Marchionne.

La scalata della General Electric

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Dopo la società americana di credito CITIGROUP, il primo gruppo più importante a livello mondiale secondo la rivista Forbes, di proprietà di Bono degli U2, è la GE meglio nota come General Electric che in borsa vale oltre 360 miliardi di dollari. Ai vertici di tale compagnia multiprodotto e multimarchio c’è un Italiano laureato al politecnico di Torino Ferdinando Beccalli-Falco presidente e ceo di Ge International. Il suo ruolo è quello di studiare nuovi sviluppi di strategia per crescere al di fuori degli USA e dal canto suo afferma che in Italia la nuova generazione pensa solamente alla finanza di una impresa creata dai propri genitori rischiando così di perdere grosse oppurtunità di crescita e innovazione e che solo con la continua ricerca si potrà riprendere a viaggiare.

Grande salita della Popolare di Sondrio

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La salita del titolo della più famosa banca valtellinese sembra ormai costante e utile per un investimento a medio-lungo termine. A Piazza Affari, il titolo della Banca Popolare di Sondrio, negli ultimi 12 mesi ha registrano un incremento di circa 3 euro per azione e a quanto pare la negoziazione non è affatto in fase calante, anche se molti analisti rimangono scettici mettendo il titolo nella propria fase calante.

TELEFONICA torna a fare shopping

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L’acquisto di Telecom da parte di Telefonica era più che prevedibile, era nell’aria da molto tempo e più volte abbiamo parlato su questo blog delle possibili trattative di vendita. La cosa che faceva pensare ad un possibile acquisto era il fatto che il gruppo spagnolo Telefonica si troverà a breve con un grande capitale da investire per via della vendita della olandese Endemol che con molta probabilità verrà acquistata dal gruppo Mediaset ed anche per questo motivo che la società di Berlusconi non era molto interessata all’acquisto di Telecom anche se poteva sviare la legge sul conflitto d’interessi attraverso Banca Mediolanum.

Discesa di Alitalia e di Telecom

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Non passa giorno in cui non si senta parlare almeno una volta delle trattative in corso per decidere il destino di Alitalia e di Telecom ed è per questo che ho voluto creare un post per unire le due aziende che sono già unite in un destino molto comune. I due titoli sono in continua discesa, nessuno sa niente perchè le trattative di vendita sono altamente riservate e nemmeno i risparmiatori che hanno sempre dato un grande sostegno alle due aziende investendo il proprio capitale possono venire a conoscenza dei retroscena della vicenda.

Moda per i cibi sani anche in borsa

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A quanto pare i cibi salutari sono gustosi anche in borsa tanto che a Piazza Affari continuano a registrarsi ottimi aumenti con deliziosi scambi proprio sul titolo dei cibi salutari per eccellenza. Valsoia, nata nel 1990, è entrata a far parte della quotazione borsistica meno di un anno fa e da allora ha continuato a salire anche se il bilancio dell’anno 2006 ha subito un lieve calo dell’utile netto.
La società salutista che esporta in ormai sette paesi europei, che annuncia espressamente di non usare mai prodotti e materie prime geneticamente modificate, nell’ultimo semestre in borsa ha aumentato il proprio capitale di oltre il 69% e solamente nell’ultimo mese ha totalizzato un buon +28%, niente male per un’azienda bolognese di alimenti sani.