Autogrill sigla un accordo con Mc Donald’s

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Se si è bambini lo si adora, se si è adulti o lo si ama o lo si odia, non esistono vie di mezzo. Stiamo parlando di Mc Donald’s, il fast food più famoso al mondo che da svariati anni è presente anche Italia e che è ancora in continua espansione. Ebbene, se rientrate nella categoria di quelli che sono stufi di vedere la sua inconfondibile insegna ad ogni angolo di strada vi toccherà rassegnarvi.

A breve, infatti, Mc Donald’s, oltre ad essere presente all’interno delle principali città italiane, ci accompagnerà anche durante le nostre soste autostradali. Il famoso marchio americano ha firmato un accordo di partnership con Autogrill per l’apertura di fast food Mc Donald’s nelle aree di servizio autostradali gestite da Autogrill. Per ora l’accordo copre solo il territorio francese ma si prevede che ben presto verrà allargato anche ad altri paesi europei, Italia compresa.

Il governo tedesco lancia un’opa su Hypo Real Estate

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Il governo tedesco ha lanciato un’offerta pubblica d’acquisto su Hypo Real Estate, il più grande colosso bancario tedesco colpito dalla crisi economica.

L’offerta ammonta a 1,39 euro per azione e avverrà mediante il cosiddetto Soffin, ossia il Fondo statale di stabilizzazione del mercato finanziario. L’opa, in particolare, prevede un premio del 10% rispetto ai corsi medi del titolo in borsa tra il primo e il quindici Febbraio, ossia circa due settimane prima dell’annuncio ufficiale di nazionalizzazione della banca da parte del governo.

Microsoft condannata ad una multa di 388 milioni di dollari

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La violazione di un brevetto è un reato che ci si aspetta possa essere commesso da piccole e medie imprese che hanno a che fare ogni giorno con la concorrenza spietata e irraggiungibile dei grandi colossi. Appare piuttosto paradossale, quindi, che un’azienda come Microsoft sia stata multata per aver violato un brevetto su un dispositivo anti-pirateria.

La condanna nei confronti di Microsoft è stata inflitta dal tribunale degli Stati Uniti, in particolare da una giuria dello Stato del Rhode Island, che ha condannato il colosso americano al pagamento di una cifra che ammonta a ben 388 milioni di dollari, cifra che dovrà essere versata da Microsoft nelle casse del suo concorrente americano Uniloc, una società specializzata nel settore della sicurezza informatica.

Le previsioni degli esperti dopo il taglio della Bce

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La scorsa settimana la Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25% portandoli dall’1,50% all’1,25%, praticamente il minimo storico. Nonostante questo, tuttavia, la manovra della Bce ha deluso le aspettative degli economisti che attendevano un taglio di mezzo punto percentuale.

La decisone della Bce di limitarsi a un taglio di un quarto di punto percentuale, decisione tra le altre cose molto sofferta e discussa, è stata dettata soprattutto dalla volontà del consiglio direttivo della Bce di procedere in modo cauto e ragionato.

Cancellata la lista nera dei paradisi fiscali

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Dopo lo stop ai paradisi fiscali dichiarato durante il G20 di Londra il Ministro degli Esteri Franco Frattini aveva espresso l’assoluta necessità di passare in brevissimo tempo dai fatti alle parole affinchè i paesi inseriti nella cosiddetta lista nera dei paradisi fiscali si adeguassero velocemente a quelle che sono le norme finanziarie internazionali.

C’è mancato poco che Frattini non facesse in tempo neanche a pronunciare tali parole visto che la cosiddetta lista nera dei paradisi fiscli è già scomparsa. I paesi che ne facevano parte (Uruguay, Costa Rica, Filippine e Malaysia), infatti, sono già stati cancellati da questa lista per aver assunto l’impegno formale ad uno scambio di informazioni sulla base degli standard internazionali stabiliti dall’Ocse.

Mutuo Domani di Monte dei Paschi di Siena

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Monte dei Paschi di Siena è una di quelle banche che offre ai propri clienti diverse tipologie di mutuo, proprio per venire incontro alle diverse esigenze di ciscuna famiglia o singola persona. Oltre al mutuo On-Off, appositamente concepito per rispondere alle esigenze di coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato o a progetto, l’istituto bancario toscano offre ai propri clienti anche altre tipologie di soluzioni, tra cui il cosiddetto “Mutuo Domani“.

Mutuo Domanipuò essere sottoscritto per l’acquisto o per la ristrutturazione della prima casa, ed è un mutuo che ha un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento con rimborso a rate costanti mensili ma comunque crescenti nel tempo.

L’accordo tra Eni, Enel e Gazprom verrà concluso entro la fine di Aprile

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Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, ha spiegato che l’accordo che ha ad oggetto l’ingresso di Gazprom in Severegna verrà concluso entro la fine di Aprile. Severenergia è una holding detenuta per il 60% da Eni e per il 40% da Enel e che ha al suo interno la società Artic Russia. L’accordo di cui ha parlato Conti, quindi, ha ad oggetto l’ingresso di Gazprom in Artic Russia con una quota del 51%.

Artic Russia, in particolare, è la società che detiene gli ex asset della Yukos, ossia alcune riserve di gas in Siberia che ammontano ad un totale di cinque miliardi di barili di olio.

Avvio di settimana positivo per Piazza Affari

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L’avvio di settimana è più che positivo per Piazza Affari che si mostra perfettamente in linea con l’andamento in rialzo delle principali borse europee ed asiatiche. A Milano, in particolare, il Mibtel ha segnato un +1,09% a 13.695 punti mentre ha registrato un ulteriore rialzo l’S&P Mib con un +1,17% a 17.098 punti. L’andamento positivo è stato registrato anche dall’indice All Stars che segna +0,63% a 8.452 punti.

In rialzo anche i principali titoli bancari con Unicredit che và a +5,57%, rialzo riconducibile soprattutto all’accordo sulla lista unitaria di maggioranza che i soci delle fondazioni sono riusciti a concludere venerdì scorso. Seguono l’andamento in rialzo di Unicredit anche Banco popolare +4,91%, Bp Milano +1,01%, Bmps +3,37% e Intesa Sanpaolo +0,92%.

Naufragata la fusione tra IBM e Sun Microsystems

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La fusione tra IBM e Sun Microsystems sembrava cosa fatta ma, a quanto pare, l’offerta lanciata da IBM non ha affatto soddisfatto le pretese di Sun. Secondo alcune fonti, infatti, il naufragio dell’acquisizione di Sun da parte di IBM è stato causato proprio da un disaccordo relativo al prezzo che IBM era disposta ad offrire per acquisire l’azienda rivale, circa sette miliardi di dollari.

Gli azionisti Sun, in particolare, hanno ritenuto l’offerta di Ibm di 9,40 dollari ad azione di gran lunga inferiore rispetto alle loro aspettative, circostanza che ha fatto saltare il potenziale accordo tra le due aziende che, se fosse andato in porto, avrebbe dato vita ad un colosso senza precedenti, in grado di rivoluzionare completamente il mercato informatico.

Rimbalzo Fiat probabile dopo settimana da rally

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Dopo aver toccato quota 6,70 euro per azione durante il mese di novembre il titolo fiat, attraverso una serie di parabole di concavità verso il basso e concavità verso l’alto, aveva toccato addirittura quota 3,5 euro per azione, ma grazie all’annuncio di Sergio Marchionne di procedere con l’acquisto del gruppo Chrysler senza però investirci nemmeno un euro, il titolo nell’ultima settimana è riuscito a guadagnare, attraverso performance del 27% e a posizionarsi a 6,85 recuperando in un paio di sedute tutto quello che era stato perso nei mesi scorsi.

La BCE taglia i tassi di interesse portandoli al minimo storico

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La tanto attesa decisione sul taglio di interessi da parte della BCE ha letteralmente stupito quanti si aspettavano che la Banca Centrale effettuasse un taglio di mezzo punto percentuale, aspettativa vanificata dopo l’annuncio di una riduzione dello 0,25%. Quindi, a seguito della decisone del consiglio direttivo della Bce riunitosi ieri a Francoforte, i tassi di interesse sono stati portati dall’1,50% all’1,25%.

Il presidente della Banca centrale europea Jean Claude Trichet ha rivelato che si è trattato di una decisione difficile, caraterizzata da profonde discussioni e sulla quale non tutti i membri erano concordi, tant’è che essa è stata assunta a maggioranza anzichè all’unanimità.

Dal G20 di Londra arriva lo stop ai paradisi fiscali.

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E’ già stato definito il più grande stimolo fiscale e monetario dei tempi recenti quello che è stato messo a punto dai leader mondiali durante il G20 tenutosi ieri a Londra. L’intesa raggiunta dai vertici mondiali, in particolare è riassumibile in quattro punti chiave: un ulteriore ampliamento degli stimoli fiscali per sostenere la ripresa economica, da realizzare impiegando fino a cinque miliardi di dollari entro il 2010; mille miliardi per rifinanziare il Fondo Monetario Internazionale; l’allargamento del Financial Stability Forum; la redazione della cosiddetta lista nera dei paradisi fiscali.

l ministro degli Esteri Franco Frattini, durante un’intervista, ha affermato che l’accordo raggiunto a Londra in relazione ai paradisi fiscali è molto importante ma, allo stesso tempo, ha sottolineato l’assoluta necessità che si riesca a passare dalle parole ai fatti in brevissimo tempo.

Titolo Fiat in netto rialzo

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Hanno seguito l’andamento positivo di Wall Street e dei mercati asiatici tutte le principali borse europee con Parigi che segna +3,26%, Francoforte +3,42% e Londra +2,72%. A Milano il Mibtel segna un rialzo del 2,61%, mentre l’S&PMib guadagna il 2,87%. A Piazza Affari registrano un andamento positivo anche i titoli bancari con Banco Popolare +6,67%, Unicredit +5,23% e Intesa Sanpaolo +2,56%.

Ma la vetta spetta a Fiat che guadagna il 7,63% grazie soprattutto ai dati relativi alle immatricolazioni del mese di Marzo che vedono il Lingotto leader nel settore delle vendite italiane.

Grazie agli incentivi crescono le immatricolazioni a Marzo

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I tanto attesi incentivi statali hanno fortunatamente sortito effetti positivi sul mercato automobilistico, settore economico che nei primi mesi del 2009 aveva registrato forti perdite proprio perchè la maggior parte dei consumatori che intendevano acquistare una nuova auto attendevano gli incentivi statali annunciati dal governo.

Durante il mese di Marzo, infatti, le immatricolazioni sono state 214.218, con un aumento dello 0,24% rispetto al 2008. Ma la buona notizia non riguarda solo un incremento delle vendite ma soprattutto un aumento nell’acquisto di auto fabbricate in Italia, cresciute del 6,05% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, compensando così la flessione del 2,36% fatta segnare dalle marche straniere.