Cresce la fiducia dei consumatori

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L’appello che Silvio Berlusconi ha più volte rivolto agli italiani, inviandoli a non modificare le proprie abitudini e il proprio stile di vita per evitare un ulteriore peggioramento della crisi economica, sembra essere stato sufficientemente recepito dalle famiglie italiane, almeno secondo i dati resi noti dall’Isae (L’Istituto di Studi e Analisi Economica).

Secondo l’istituto, infatti, la fiducia dei consumatori in quest’ultimo periodo è progressivamente salita fino a raggiungere, durante il mese di Febbraio, livelli che ormai non si registravano dal mese di Dicembre del 2007.

Fusione tra Generali e Alleanza

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E’ stata annunciata ieri la decisione relativa all’incorporazione da parte di Generali della già controllata Alleanza Assicurazioni. Il piano, che è stato annunciato dai consigli di amministrazione delle società coinvolte, prevede che le attività di Alleanza e Toro vengano fatte confluire in un una nuova società che, mediante fusione per incorporazione, verrà assorbita da Generali.

La suddetta fusione, quindi, avverrà mediante l’emissione di nuove azioni il cui rapporto è di 0,33 azioni di Generali per ogni azione di Alleanza. In questo modo, quindi, si prevede di dar vita ad una società in grado di coprire una quota di mercato superiore al 5% dell’intero mercato italiano, con oltre 3,3 milioni di clienti.

I leader europei a Berlino per sconfiggere la crisi

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Lo scopo del vertice tenutosi ieri a Berlino e al quale hanno partecipato i principali leader dei paesi membri dell’Unione Europea era soprattutto quello di concordare una linea comune da seguire per cercare di sconfiggere definitivamente la crisi economica che sta drasticamente logorando le economie di tutti i paesi.

La parola d’ordine, quindi, è agire insieme. Durante il vertice, infatti, i leader hanno stipulato un accordo in cui sono incluse tutte quelle misure considerate inevitabili per sconfiggere la crisi. Le principali misure concordate dai leader e inserite nell’accordo, in particolare, prevedono un maggiore controllo su tutti i principali prodotti finanziari, l’eliminazione dei cosiddetti “paradisi fiscali”, una maggiore tutela della concorrenza e maggiori risorse a Favore del Fondo Monetario Internazionale. Niente che rientri nell’ambito finanziario, quindi, deve essere lasciato privo di controllo.

Inflazione in calo a Gennaio

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L’Istat ha confermato la sua precedente previsione comunicando che l’inflazione a Gennaio 2009 è calata all’1,6%, rispetto al 2,2% di Dicembre 2008. Considerando il dato su base mensile, quindi, risulta un calo dei prezzi dello 0,1%.

Il calo, ha spiegato l’Istat, riguarda beni alimentari, tabacchi, giornali e soprattutto il carburante. Il prezzo della benzina, infatti, ha registrato una flessione dell’1,9% e, quindi, un calo del 18,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un ulteriore calo, inoltre, è stato registrato per quanto riguarda il gasolio il cui prezzo è calato del 17,6% rispetto a Gennaio 2008.

Il governo americano punta Citigroup

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E’ stato il Wall Street Journal a diffondere la notizia secondo cui il governo americano avrebbe tra i suoi piani quello di ampliare ulteriormente la sua partecipazione in Citigroup, portandola al 40%.

Sebbene il Wall Street Journal citasse tra le sue fonti nomi di persone molto vicine alle trattative non è ancora giunta alcuna conferma ufficiale. Per ora, infatti, le trattative riguardano i vertici della banca e le autorità di regolamentazione. Solo una volta che verrà raggiunto un accordo si provvederà ad informare di tale possibilità l’amministrazione governativa di Obama, che potrà a questo punto esprimere o meno il suo consenso.

Settimana scorsa protagonista l’oro

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La settimana passata si è chiusa in maniera burrascosa con dei movimenti che hanno dato segnali di diversa natura.

Il primo movimento da notare per chi ama investire nell’oro è stato quello dell’oro che ha sfondato la barriera dei 1000 dollaro per poi ritornare sotto questo valore. I mercati azionari hanno avuto l’ennesimo crollo significativo e i titoli di stato hanno avuto un rally importantissimo.

La reazione delle principali valute fa riflettere su alcune considerazioni fatte finora relativamente alle correlazioni che hanno guidato il mercato in questi ultimi mesi. Prima fra tutte è quella relativa al movimento di dollaro e yen che hanno chiuso in pesante ribasso nei confronti di valute a maggior rendimento e mettendo a rischio quel valore intrinseco di valute più sicure che hanno avuto a partire dall’inizio di questa crisi.

Bonus acquisto auto: l’Europa chiede spiegazioni

autoLa Commissione Europea ha inviato una lettera al governo italiano nella quale chiede espressamente delle delucidazioni sul piano varato dal governo a sostegno dell’industria automobilistica e di quella relativa al settore degli elettrodomestici.

La Commissione, che ha chiesto una risposta del governo italiano entro cinque giorni, nutre seri dubbi sulla conformità di questo piano con le attuali normative comunitarie.

Mutui su banche straniere

Acquistare una casa è davvero un’impresa soprattutto per persone che di banche e mutui se ne intendono ben poco. Per darvi il nostro piccolo aiuto qualche giorno fà vi abbiamo fornito una delucidazione sulla differenza tra mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile.

Oggi, invece intendiamo parlarvi dei mutui offerti da alcune banche straniere che operano anche in Italia e che, a detta di alcuni esperti del settore, talvolta risultano essere più convenienti rispetto a quelli offerti dalle banche italiane.

Tronchetti Provera intervistato dal Financial Times

Marco Tronchetti Provera è definito dal Financial Times come uno degli industriali italiani più famosi in tutto il mondo. In effetti Tronchetti Provera è amministratore delegato di Pirelli, oltre ad essere anche il suo principale azionista , è amministratore delegato di Telecom Italia, membro del Consiglio di Amministrazione del teatro La Scala di Milano, vice presidente di Confindustria ed è membro del Consiglio di Sorveglianza di Mediobanca.

Il Financial Times, tuttavia, parla di Tronchetti Provera per via di un intervista da lui stesso rilasciata al giornale e durante la quale si discute soprattutto di Pirelli e delle difficoltà del settore automobilistico in questo periodo di crisi.

Differenza tra tasso fisso e tasso variabile

Comprare casa al giorno d’oggi è davvero difficile e una volta che si è deciso di fare il grande passo le cose si complicano ancora di più. Il priimo dilemma di tutti i potenziali acquirenti di immobili poco esperti del settore è quello di decidere se optare per un mutuo a tasso fisso o varibile.

La differenza tra le due alternative è palese: nel caso del mutuo a tasso variabile il tasso di interesse verrà modificato periodicamente e sarà determinato dall’andamento dell’indice di riferimento (Euribor), mentre nel caso del mutuo a tasso fisso l’importo del tasso di interesse viene determinato al momento della stipula e rimane invariato per tutta la durata del rapporto.

Conto Arancio, più valore ai propri risparmi

In tempi di crisi risparmiare diventa sempre più difficile soprattutto per le famiglie medie alle prese con costi crescenti di luce, gas, affitto e via dicendo. Per questo motivo è importante dare più valore a quei pochissimi soldi che con tanti stenti si riescono a risparmiare. Questo è uno degli obiettivi principali di Conto Arancio, il conto offerto dalla banca olandese Ing.

Conto Arancio è un conto deposito online che funge come una sorta di salvadanaio in cui far confluire tutti i propri risparmi, che vengono valorizzati con un tasso di interesse annuo del 3%. Inoltre, chi attiva il conto entro il 28 Febbraio 2009 avrà per i primi 6 mesi un tasso di interesse del 4,25%.

Come chiedere il rimborso a Tim e Vodafone

Qualche giorno fà vi abbiamo parlato della multa che l’antitrust ha inflitto a Tim e Vodafone per aver modificato unilateralmente i rispettivi piani tariffari. Ebbene, tutti i consumatori colpiti dal comportamento scorretto delle due compagnie telefoniche hanno la possibilità di chiedere un rimborso.

La procedura è piuttosto semplice. Per poter ottenere il rimborso, infatti, è necessario inviare al proprio gestore una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui si chiede il ripristino del vecchio piano tariffario e la restituzione dei soldi sborsati a causa del cambiamento della tariffa, palesemente più svantaggiosa per l’utente.

Il dollaro continua a crescere, colpa dell’euro debole

moneta da mezzo dollaro d\'argento sul new york times

Il dollaro ha visto nuovi rafforzamenti nella giornata di ieri. I dati sul settore immobiliare sono stati in nuovo calo raggiungendo i minimi del 1955. Allo stesso tempo i prezzi di importazione sono calati per il sesto mese consecutivo nel mese di Gennaio con un calo su base annua del 12.5% a causa di un dollaro che si sta continuando a rivalutare ed un calo nei prezzi delle materie prime. A questo va aggiunto il terzo calo consecutivo nella produzione industriale per un valore pari all’1.8%.

Nel frattempo, per quanto riguarda il settore immobiliare, Obama ha annunciato un programma di 275 miliardi di dollari che andrà a sostegno di famiglie che stanno avendo i maggiori problemi nell’affrontare il pagamento di mutui. Il tesoro acquisterà azioni privilegiate in società quali Fannie Mae e Freddie Mac per un controvalore di 200 miliardi di dollari. Il rapporto del FOMC non ha portato particolari novità salvo dare maggiori prospettive relativamente alla crescita, alla disoccupazione e alla inflazione a breve termine e dandosi un obiettivo di inflazione pari al 2% (in linea con gli obiettivi di altre banche centrali).

Chrysler e General Motors presentano il loro piano di recupero

General Motors e Crysler hanno consegnato il loro piano di recupero al governo americano. I rispettivi piani contengono, sostanzialmente, la richiesta di un aiuto finanziario da parte del governo quantificato in 21,6 miliardi di dollari e la pianificazione di un notevole taglio dei costi.

Il piano di recupero di General Motors, in particolare, chiede al governo un aiuto quantificato in 16,6 miliardi di dollari, prevede la chiusura di cinque fabbriche negli Stati Uniti e il licenziamento di 47.000 lavoratori di cui 26.000 al di fuori degli Stati Uniti. I licenziamenti verranno effettuati entro la fine del 2009 e, ha affermato General Motors, si tratterà del più vasto taglio dei posti di lavoro mai registrato in tutta la storia degli Stati Uniti.