Condizioni del conto corrente semplice

banca d'italia

Nel settore bancario la trasparenza è uno degli argomenti più discussi e controversi soprattutto in Italia, ed è proprio per cercare di tutelare il cliente che l’Abi e tutte le Associazioni dei consumatori riconosciute a livello nazionale hanno sottoscritto un accordo per ciò che riguarda le caratteristiche del cosiddetto “Conto Corrente Semplice”, un prodotto ideato dalla Banca d’Italia.

L’obiettivo di questa iniziativa è quello di far fronte alle esigenze di base dei cittadini e di favorire l’inclusione finanziaria di circa 8 milioni di consumatori italiani agevolando l’accesso ai servizi per quelle fasce di clientela definite più deboli, ovvero gli anziani, i protestati, gli immigrati e i soggetti senza storia creditizia.

Sofferenze bancarie in linea con le previsioni

Corrado Passera

Qualche giorno fa il presidente dell’Abi Corrado Faissola è intervenuto nel corso dell’assemblea annuale dell’Aibe e ha parlato della difficile situazione in cui versano le banche italiane affermando che a sua avviso è possibile che le perdite sui crediti per la fine dell’anno arrivino addirittura ad una cifra molto vicina ai 20 miliardi di euro.

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, si è detto non stupito per le stime del presidente dell’Abi affermando che si tratta di dati che sebbene abbiano ad oggetto delle cifre piuttosto importanti sono comunque in linea con le previsioni.

Sospensione pagamento mutuo entro il primo gennaio 2010

mutuo

Il presidente dell’Abi Corrado Faissola, nel corso del suo intervento durante un seminario dell’Associazione tenutosi ieri a Gubbio ha risposto alle associazioni dei consumatori Federconsumatori e Adusbef che da giorni insistono affinchè venga al più presto attuata la moratoria sui mutui approvata lo scorso ottobre.

La paura delle asssociazioni a tutela dei consumatori, infatti, è quella che si possa decidere di far slittare questo provvedimento e che la situazione delle famiglie in difficoltà si possa ulteriormente aggravare a causa dell’impossibilità di richidere al più presto una sospensione dal pagamento delle rate del mutuo.

Perdite sui crediti fino a 20 miliardi, Faissola lancia l’allarme

Faissola

Il presidente dell’Abi Corrado Faissola è intervenuto nel corso dell’assemblea annuale dell’Aibe (l’Associazione delle banche estere in Italia) e ha parlato dell’attuale situazione delle banche italiane, tutt’altro che semplice dal momento che a suo avviso i prossimi mesi saranno caratterizzati da numerose difficoltà ed è importante che le banche ne siano consapevoli già da ora affinchè possano affrontarle e superarle nel migliore dei modi.

Il presidente dell’Associazione ha sottolineato soprattutto la crescita delle sofferenze del sistema bancario che sta caratterizzando il settore già da diversi mesi, a settembre 2009 le sofferenze intese al lordo sono state di 55 miliardi di euro, in crescita del 25% su base annua.

Sofferenze banche italiane in crescita a settembre

Abi

L’Abi ha diffuso il bollettino mensile sull’economia e sui mercati finanziari, un documento da cui emerge in maniera evidente una crescita delle sofferenze per le banche italiane che nel mese di settembre sono risultate aumentate del 25,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno arrivando così a sfiorare i 55 miliardi di euro, mentre rispetto al mese di agosto la crescita è stata di 3,2 miliardi.

La situazione, dunque, continua ad essere piuttosto difficile per le banche italiane, per quanto riguarda i prossimi mesi non ci sono previsioni attendibili, tutto dipenderà essenzialmente dal perdurare o meno della crisi economica.

Moratoria mutui da gennaio 2010

abi

Per venire incontro alle esigenze delle famiglie che quotidianamente affrontano gravi problemi economici causati soprattutto dalla situazione di crisi che caratterizza l’economia mondiale l’Abi ha deciso di dare vita d un piano grazie al quale le famiglie in difficoltà potranno ottenere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per un periodo massimo di 12 mesi.

La moratoria, che potrà essere sfruttata dalle famiglie in difficoltà a partire da gennaio 2010, è stata annunciata dal presidente dell’Abi Corrado Faissola dopo la conclusione del comitato esecutivo dell’associzione bancaria italiana.

Abi, le banche italiane non sono le più care

abi

Da uno studio condotto dalla Commissione europea è emerso che le banche italiane sono le più care di tutta Europa, soprattutto per quanto riguarda i conti correnti per la gestione dei quali nel nostro paese un cittadino privato spende circa 253 euro all’anno.

Un dato questo su cui il direttore generale Abi Giovanni Sabatini si è detto in totale disaccordo affermando che il costo medio annuo di un conto corrente in Italia non è di 253 ma di 107 euro, una cifra inferiore a più della metà rispetto a quella riportata dallo studio della Commissione europea.

Abi, 53 milioni di telefonate ai call center bancari nel 2008

CallCenter

L’Abi ha comunicato che sulla base di un’indagine è emerso che nel corso del 2008 sono state oltre 53 milioni le telefonate arrivate ai call center bancari, ossia il 47% in più rispetto ai 34 milioni del 2007.

Questo, quindi, è un chiaro segnale che le persone hanno iniziato a familiarizzare con i nuovi servizi offerti dalle banche e preferiscono una semplice telefonata piuttosto che la fila allo sportello. Grazie ai call center bancari, infatti, è molto più comodo e veloce fare un bonifico, ricaricare il cellulare, negoziare titoli o avere un finanziamento.

Aderisce alla moratoria sui crediti il 60% delle banche

bankitalia

Come aveva previsto il presidente dell’Abi Corrado Faissola si è verificata una massiccia adesione da parte delle banche all’accordo sottoscritto dall’Associazione bancaria italiana, governo e Confindustria e che ha ad oggetto un programma di moratoria dei crediti alle imprese.

Dall’elenco parziale degli istituti di credito che hanno deciso di aderire e che è stato pubblicato oggi dall’Abi si evince che hanno aderito all’iniziativa il 60% delle banche italiane, ossia poco più di 100 banche che corrispondono a 20.151 sportelli bancari.

Al via il “prestito della speranza” a favore delle famiglie in difficoltà

prestito-della-speranza

Lo scorso Maggio la Conferenza Episcopale Italiana ha siglato un accordo con l’Abi al fine di erogare prestiti a condizioni agevolate per le famiglie in difficoltà. L’accordo, ricordiamo, ha dato vita ad un fondo di garanzia di di 30 milioni di euro che è stato creato attraverso una colletta nazionale.

Questa operazione, denominata “prestito della speranza“, a partire dal mese di settembre consentirà ottenere un prestito di massimo 6.000 euro. Potranno beneficiare di questa possibilità tutte quelle famiglie che versano in condizioni di difficoltà perchè hanno un nucleo familiare piuttosto numeroso, ossia almeno 3 figli a carico, perchè affetti da malattie o handicap, o perchè hanno perso il lavoro e quindi non hanno fonte di reddito.

Faissola rassicura sulla situazione delle banche italiane

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Il presidente dell’Abi Corrado Faissola, durante l’assemblea annuale dell’associazione, ha rilasciato dichiarazioni rassicuranti per quanto riguarda la situazione del sistema bancario italiano. Faissola, infatti, ha affermato che il patrimonio detenuto dalle banche italiane è un patrimonio dibuona qualità“, che risponde perfettemente agli standard che sono stati posti come vincolo dalla Banca d’Italia.

Secondo il numero uno di Palazzo Altieri, infatti, il livello di patrimonializzazione delle banche italiane è riuscito a rimanere entro i suoi standard nonostante la riduzione della redditività.

L’Abi risponde alle accuse di Berlusconi

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La risposta alle affermazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non è tardata ad arrivare e, come atteso, è stata anche piuttosto dura.

Durante la giornata di ieri, infatti, Berlusconi aveva rimproverato pubblicamente le banche denunciando un eccesso di utili da parte degli istituti bancari durante la crisi economica, utili definiti dallo stesso premier “perfino eccessivi”.

Le parole di Berlusconi erano volte soprattutto a spronare gli istituti di credito ad un maggiore sostegno nei confronti delle imprese, una misura assolutamente necessaria affinchè l’economia italiana possa rialzarsi dopo il periodo difficile non ancora del tutto terminato.

La Cei istituisce un fondo di garanzia per le famiglie in difficoltà

cei

Le difficoltà che le famiglie italiane incontrano quotidianamente per far fronte alla crisi sono davanti agli occhi di tutti ed è impossibile non notarle, soprattutto in termini di conseguenze sull’intero andamento dell’ecomnomia. Pare essersi accorta di questo anche la Conferenza Episcopale Italiana che ha deciso di stanziare un fondo di garanzia da circa 30 milioni di euro raccolti attraverso una colletta nazionale.

Questo fondo, quindi, consentirà alle famiglie con più di tre figli e senza lavoro di accedere ad un sussidio di 500 euro al mese attraverso un prestito erogato dalle banche e garantito proprio dal fondo di garanzia Cei. Contribuiranno agli aiuti anche le banche che si impegnano a duplicare il tetto di garanzia fino a 300 milioni.