
Il prezzo del titolo Tiscali è stato fissato a 3,6 euro per azione dopo la performance di venerdi 9 ottobre che ha portato il titolo a pesare 3,7325 euro per azione anche se la variazione è stata negativa con un valore di -1.1258%.
Il prezzo del titolo Tiscali è stato fissato a 3,6 euro per azione dopo la performance di venerdi 9 ottobre che ha portato il titolo a pesare 3,7325 euro per azione anche se la variazione è stata negativa con un valore di -1.1258%.
A Milano il Ftse Mib ha ceduto l’1,74% a quota 22.652 punti mentre il Ftse All Share ha perso l’1,66% a 23.140 punti. Il titolo Fiat è stato al centro dell’attenzione ieri, si sono registrate infatti molte prese di beneficio sul titolo del Lingotto, che a fine giornata ha lasciato sul campo il 4,12% portandosi a 9,08 euro per azione.
Di Yoox avevamo già parlato un anno fa, era esattamente il 24 Settembre 2008 quando Federico Marchetti a.d. di YooX aveva dichiarato di voler sbarcare in borsa nel 2009 dopo i risultati positivi dell’anno precedente.
L’anno 2008 è stato l’anno della crisi finanziaria pertanto poteva diventare assai rischioso posizionare un nuovo titolo nella borsa italiana durante il primo semestre.
L’obiettivo per il 2009 era quello di vendere proprietà immobiliari per un valore compreso nell’intorno del miliardo di euro e questo potrebbe essere raggiunto anche se l’indebitamento netto stimato oscilla nell’intorno dei 430 milioni di euro con un passivo di 30 milioni di euro circa.
Nei giorni scorsi abbiamo assistito a scambi superiori al milione di euro a seduta, ovvero 10 volte superiore alla norma cosa che fa pensare a una vera e propria speculazione sul titolo.
Oggi, dopo le indiscrezioni da parte de Il Messaggero, il titolo Unicredit perde oltre il 3% arrivando a pesare 2,54 euro per azione. Il Messaggero ipotizza che Unicredit sia alle prese con un nuovo aumento di capitale e questo forse potrebbe essere la causa del grande scivolone di oggi.
L’azienda creata dal signor Del Vecchio ha chiuso il 2008 in maniera più che positiva. Il bilancio 2008 di Luxottica infatti ha chiuso con un utile netto di 395 milioni di euro.
A Piazza Affari il Ftse Mib fa segnare +0.10% e il Ftse All Share +0.16% mentre in grande spolverò c’è ovviamente Fiat (+1.61%) il giorno dopo la chiusura dell’accordo con Chrysler. Da segnalare in forte calo Ansaldo, dopo che Goldman Sachs ne ha abbassato il giudizio da sell a neutral alzandone però il target price, da 12 a 13 euro. Perde il 2.2%.
Peer Steinbrueck, ministro delle Finanze della Germania non ha nemmeno escluso un possibile fallimento. Tutti i listini del vecchio continente hanno subito i riflessi di questa enorme perdita, sono stati influenzati, è giusto dirlo, anche dal calo delle banche e delle materie prime.
Per esservi di aiuto a tale scopo vi forniamo di seguito un elenco di siti che consentono di essere sempre aggiornati in tempo reale sull’andamento delle azioni. La maggior parte di questi siti, oltre a consentirci di verificare l’andamento in tempo reale di tutti i titoli azionari, sia italiani che stranieri, ci consentono di leggere interessantissime analisi tecniche e, soprattutto, di essere costantemente aggiornati sulle ultime notizie del mondo economico e finanziario.
Tutti gli investitori vendono, con conseguente perdita di fiducia e calo degli indici borsistici mondiali.
In Europa, addirittura, stiamo vivendo la crisi maggiore dal 1987 mentre il Dow Jones, per la prima volta dal 1984, è sceso sotto i 10.000 punti.
La notizia non sarebbe stata sorprendente qualora l’azienda aerospaziale stesse attraversando un periodo ordinario
. Ma in un clima di discreta tensione quale quello attuale, il comunicato di Finmeccanica ha un indubbio effetto rasserenante.Dopo aver perso quasi il 25%, Unicredit ha avuto una incredibile ripresa nonostante il brutto inizio, facendo registrare un ottimo +11% durante il pomeriggio, quando in mattinata il titolo era stato sospeso per eccesso di ribasso. La ripresa del titolo sarebbe da collegarsi alla notizia dell’entrata in vigore della legge che vieta le vendite allo scoperto senza delle precise garanzie.
Nella giornata di ieri l’indice MSCI, che misura l’andamento delle 48 maggiori borse mondiali, ha fatto registrare una diminuzione del 4,4% , il più grande dal 1997 a questa parte.