
Negli ultimi 3 mesi l’America ha visto un aumento sostanziale dei consumi e questo è un dato molto interessante.
Negli ultimi 3 mesi l’America ha visto un aumento sostanziale dei consumi e questo è un dato molto interessante.
E’ positivo quindi il quadro di breve termine di Autogrill anche se solo con il superamento della resistenza di area 8,8-8,82 euro avremo realmente uno spunto rialzista degno di nota.
Si tratta di una mossa strategica da parte del colosso farmaceutico svizzero che attraverso questa acquisizione potrà mettere le mani su una serie di nuovi farmaci che al momento sono ancora in fase di sperimentazione ma che promettono bene.
Il titolo ha poi effettuato un rimbalzo tecnico oltre quota 10 euro, senza però come detto, andare oltre 10,5 euro, che potrebbe essere il primo segnale di una forte crescita del titolo entro tempi piuttosto brevi.
Secondo le indiscrezioni la diminuzione da parte di Eni della sua quota in Snam Rete Gas andrebbe a completare l’operazione di ristrutturazione della divisione G&P cominciata a inizio 2009 con la cessione di Italgas e Stogit a Snam Rete Gas.
A seguito del completamento dell’operazione al London Stock Exchange spetterà il 60% della nuova entità mentre a Turquoise rimarrà solo il 40%, quota che però verrà interamente controllata dalle banche attualmente azioniste di Turquoise, tra cui figurano Citigroup, Credit Suisse, Goldaman Sachs, Bank of America Merrill Lynch, Morgan Stanley, Ubs, BNP Paribas e Sociètè Gènèrale.
Venerdì scorso Unicredit ha concluso la seduta in rialzo dello 0,33% a quota 2,2725 euro per azione, rimanendo però così nel limbo compreso tra quota 2,25 e 2,30 euro, il che non propone un’indicazione precisa dell’andamento del titolo per le prossime sedute.
Sempre secondo voci non confermate ufficialmente l’accordo tra le due emittenti televisive avrebbe ad oggetto un legame tra Cuatro, canale di proprietà di Prisa, e Telecinco, controllata spagnola di Mediaset, nonchè la vendita di una quota che si aggira intorno al 20% della pay-tv Digital+.
Il superamento del supporto chiave di 2,25 euro rappresenta un ottimo segnale per il titolo, che trova così conferme dopo un periodo recente non propriamente idilliaco, fatto di alti e bassi.
Saipem potrà cercare di mettere a segno un nuovo allungo al di sopra di questa cifra ma solamente dopo una nuova fase di consolidamento oltre soglia 22-21,95 euro.
La volatilità dei mercati nel corso del prossimo anno, secondo l’agenzia di rating, sarà principalmente riconducibile al fatto che i principali paesi dovranno ritirare le misure di aiuto e di sostegno messe a disposizione delle banche, operazione questa che dal punto di vista della tempistica e della modalità di esecuzione rappresenta un grosso rischio, soprattutto per le economie avanzate.
L’impennata è l’atteso risultato della notizia diffusa questa notte e che rappresenta la salvezza per Dubai World, il governo di Abu Dhabi ha infatti deciso di correre in aiuto del colosso immobiliare Nakheel e di pagare il suo debito da 4,1 miliardi di dollari attraverso la concessione di una somma pari a 10 milardi di dollari che verrà utilizzato oltre che per estinguere il debito di Nakheel anche per assolvere una serie di obbligazioni che gravano sulla holding Dubai World.
Si tratta di un’operazione che verrà attuata mediante lo scambio di azioni, in particolare gli azionisti di Xto Energy riceveranno 0,7098 azioni di Exxon per ogni titolo Xto, valutato quindi 51,69 dollari, ossia con un premio del 25% sulla chiusura di venerdì.
Secondo un’attenta analisi riportata dal Corriere Economia, infatti, a causa della crisi e delle sue ingenti conseguenze è molto difficile che ci sarà un ritorno agli investimenti su livelli di roe precendenti alla crisi, ovvero intorno al 20-24%. Sono in molti a ricodurrre il recente andamento dei titoli bancari alla volatilità dei mercati e alla crisi di Dubai ma un attento esame di quanto accaduto nell’ultimo anno mostra che non è assolutamente così.