Bilancio Enel Green Power 2010

Enel Green Power ha archiviato il 2010 con ricavi pari a 2.271 milioni di euro, in crescita del 19,8% rispetto ai 1.895 milioni realizzati nel 2009, e un risultato netto in crescita dell’8,1% a 452 milioni, rispetto ai 418 milioni dello scorso anno.

Nel periodo in esame l’Ebitda ha toccato quota 1.313 milioni di euro rispetto agli 1.207 milioni del 2009 (+8,8%), mentre l’Ebit ha registrato un incremento dello 0,4% a 794 milioni di euro dai 791 milioni del 2009. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2010 è risultato pari a 3.092 milioni di euro, in miglioramento del 42,2% rispetto ai 5.345 milioni registrati a fine 2009.

Dividendo Recordati 2010: pagamento 2011

Il Consiglio di amministrazione di Recordati ha comunicato che intende proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,275 euro per azione, in linea con la cedola distribuita in relazione al precedente esercizio.

La decisione è stata presa alla luce dei risultati realizzati nel corso dello scorso anno, chiuso con un utile netto pari a 108,6 milioni di euro, in calo dell’1,8% rispetto all’esercizio precedente, mentre i ricavi consolidati ammontano a quota 728,1 milioni, in calo del 2,6% sul 2009.

Dividendo Autogrill 2010: pagamento 2011

Autogrill torna a distribuire dividendi ai suoi azionisti. Il Consiglio di amministrazione del gruppo attivo nei servizi di ristorazione e retail dedicati ai viaggiatori ha infatti comunicato che intende proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,24 euro per azione, ossia pari al 59% dell’utile.

La decisione è stata presa dal Cda contestualmente all’approvazione dei risultati realizzati nel 2010, chiuso con un utile netto a 103,4 milioni, in netta crescita rispetto ai 37 milioni del 2009.

Dividendo Snam Rete Gas 2010

Contestualmente alla diffusione dei conti relativi al 2010, il Consiglio di amministrazione di Snam Rete Gas ha annunciato che proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,23 euro per azione, di cui 0,09 euro sono già stati distribuiti ad ottobre 2010 a titolo di acconto. Il pagamento della cedola avverrà il 26 maggio 2011, con stacco della cedola il 23 maggio.

L’assemblea degli azionisti è stata convocata per il 13 aprile in prima convocazione e eventualmente per il 14 aprile in seconda convocazione.

Dividendo Luxottica 2010

A poche settimane dalla pubblicazione del bilancio Luxottica gennaio dicembre 2010, la società italiana attiva nel settore dell’occhialeria ha annunciato che per il 2010 distribuirà un dividendo pari a 0,44 euro per azione, ossia in aumento del 26% circa rispetto all’anno precedente.

Non è escluso che chi intende puntare sulle azioni del gruppo riesca ad intascare un rendimento ancora più elevato nel corso del 2012. Sebbene sia ancora presto per fare delle previsioni sufficientemente attendibili, l’azienda si è detta ottimista per l’anno in corso, prevedendo un ulteriore crescita del fatturato e della redditività.

Dividendo Interpump 2010

Interpump, società produttrice di pompe ad alta pressione, ha chiuso il quarto trimestre 2010 con un utile ante imposte pari a 13,2 milioni, superiore rispetto ai 12,4 milioni di euro previsti in media dagli analisti e praticamente il doppio rispetto all’utile ante imposte realizzato nello stesso periodo del 2009.

Ad influire positivamente è stato soprattutto il netto aumento delle vendite, cresciute del 27% a 110 milioni di euro. L’utile netto, invece, si è attestato a 5,5 milioni da 1,4 milioni del quarto trimestre 2009.

Previsioni dividendo Unipol 2010

Mediobanca ha diffuso stamani una nota in cui viene ricordato che Unipol rilascerà i risultati realizzati nel 2010 il prossimo 10 febbraio. La banca, in particolare, prevede che la compagnia assicurativa nel corso dell’anno appena trascorso abbia registrato un calo del 10% per quanto riguarda i premi vita, una flessione del 14,5% dei premi raccolti attraverso il canale delle agenzie e una riduzione del 6,6% per il canale di bancassurance.

Più positive, invece, le previsioni in merito ai risultati realizzati nel corso del quarto trimestre dell’anno, anche se questo non ha impedito alla banca di operare un taglio sulle stime Eps 2010.

Dividendo BP 2010

Nonostante i risultati deludenti realizzati nel corso del quarto trimestre dell’anno, BP ha annunciato che tornerà a distribuire dividendi ai suoi azionisti dopo la sospensione operata la scorsa estate a causa del disastro al largo del Golfo del Messico.

Nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno, in particolare, BP ha registrato un utile netto calcolato ai costi di sostituzione pari a 4,61 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 3,447 miliardi dello stesso periodo del 2009. Se si escludono le poste straordinarie, pari a 250 milioni, l’utile netto si è attestato a 4,36 miliardi, contro i 5,09 miliardi previsti in media dagli analisti.

Dividendo Prada 2010

Il consiglio di amministrazione di Prada, riunitosi ieri a Milano, sulla base dei dati preliminari sui ricavi al 31 dicembre 2010 ha già deciso che la remunerazione agli azionisti per il 2010 sarà un dividendo complessivo pari a 31 milioni, che arriva dopo la cedola straordinaria di 80 milioni pagata lo scorso giugno.

Nonostante il bilancio si chiuderà ufficialmente solo il 31 gennaio prossimo, la maison di Miuccia Prada è già stata in grado di quantificare il dividendo da distribuire ai suoi azionisti.

Investire puntando ai dividendi, occhio ai rischi

L’instabilità dei mercati ha portato ad un aumento dei dividendi che consente, a chi ha scelto di investire in questo periodo, di avere ottime possibilità di assicurarsi rendimenti più elevati rispetto ai titoli di Stato.

Tuttavia, secondo Samy Chaar del team investments strategy di Lombard Odier, non bisogna trarre conclusioni affrettate, perchè se è vero che in Europa i dividendi hanno superato i bond decennali è anche vero che non c’è alcuna prova che l’aumento dei dividenti porti automaticamente ad un aumento dei rendimenti azionari.

Dividendo Parmalat 2010 oggetto di discussione

I dividendi di Parmalat continuano ad essere oggetto di discussione, nel corso dell’assemblea sull’approvazione del bilancio l’avvocato Dario Trevisan, che da sempre rappresenta i fondi stranieri, dopo aver precisato di parlare a titolo personale ha chiesto un incremento del dividendo.

Nel mirino è ancora una volta la regola dello statuto che impone la distribuzione del 50% degli utili senza precisare come debba essere iumpiegata l’altra metà, del resto i fondi di investimento soci di Parmalat avevano già cercato di cambiare questa norma dello statuto riuscendo a far convocare un’assemblea straordinaria, il loro tentativo però fu del tutto inutile.

Bilancio Campari 2009

Il 2009 si chiude bene per Campari che sembra non aver risentito della crisi economica, il noto marchio di alcolici è infatti riuscito a realizzare un utile netto di 137,1 milioni, in aumento dell’8,3% circa. I ricavi sono aumentati del 7% a 1.008,4 milioni di euro mentre l’ebitda si è attestato a 265,1 milioni, in crescita del 21,4% rispetto al 2008.

Alla luce dei risultati realizzati nell’intero 2009 il consiglio di amministrazione ha fatto sapere che intende proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo pari a 0,06 euro per azione, in aumento del 9,1% rispetto al 2008.

Bilancio Banco Popolare 2009

Banco Popolare ha chiuso il 2009 con un utile netto pari a 267 milioni di euro, tornando così a produrre utile dopo la perdita di 333,4 milioni registrata al 31 dicembre 2008.

I dati sono stati diffusi attraverso una nota in cui viene spiegato che il risultato netto comprende sia il contributo di Banca Itelease sia l’impatto negativo di 350 milioni che deriva dalla valutazione delle passività di propria emissione.

Bilancio Mps 2009

Banca Monte dei Paschi di Siena ha approvato i risultati del 2009 che è stato chiuso con un utile netto pari a 220,1 milioni, in netto calo rispetto ai 953 milioni registrati nel 2008.

La raccolta è cresciuta del 9,1% a 155,39 miliardi mentre gli impieghi sono cresciuti del 4,9%. Il margine di intermediazione è calato del 7% a 5,53 miliardi di euro mentre il margine della gestione finanziaria e assicurativa ha registrato una flessione del 2,2% a 5,7 miliardi di euro.