Cambio euro dollaro in calo dopo parole di Weber

L’euro ha ancora mostrato notevole debolezza nei confronti del dollaro, con il cambio che ha toccato quota 1,2696, cioè il minimo dal 15 luglio scorso.

Al termine della giornata di ieri poi comunque il cross è tornato sopra quota 1,27, ma ciò che conta è il cedimento precedente di tale soglia.

Rublo proposto come una delle divise principali da Medvedev

Arrivano dal presidente della Russia, Dmitry Medvedev, delle dichiarazioni che fanno riflettere sulla potenza e sulla dipendenza dell’economia al dollaro americano.

La federazione dell’Europa orientale sembra seriamente intenzionata a proseguire sulle idee lanciate dal presidente russo, per quanto riguarda le questioni di politica valutaria.

Euro/dollaro triplo minimo dell’anno

Nelle ultime ore si sono concretizzate tutte le peggiori ipotesi previste per quanto riguarda il cambio euro/dollaro.

Addirittura il cross tra la moneta unica europea e la moneta americana ha toccato per la terza volta i minimi dell’anno.

In confronto alle settimane precedenti gli scenari rimangono intatti, tutti i fattori di rischio non sono cambiati ma anzi si sono inaspriti, permettendo appunto un movimento dell’euro su nuovi minimi dell’anno.

Euro/dollaro verso i minimi dell’anno

Il cambio euro/dollaro ha subito nuovamente una flessione al ribasso, annullando così in poche sedute l’allungo di metà mese.

Sono state soprattutto le tensioni riguardanti la questione del deficit della Grecia a sfavorire la moneta unica, il cui valore è ora crollato molto vicino ai minimi dell’anno, a quota 1,3233.

Cambio euro dollaro risente ancora della crisi in Grecia

La situazione di incertezza che continua a caratterizzare l’economia europea, soprattutto dopo la crisi che ha colpito la Grecia, sta creando una forte pressione sulla moneta unica, dopo la breve risalita di ieri l’euro continua infatti a perdere terreno nei confronti del dollaro, raggiungendo i livelli più bassi degli ultimi nove mesi.

I paesi dell’Unione Europea hanno mostrato piena solidarietà alla Grecia promettendo il loro sostegno nella risoluzione dei problemi finanziari, in cambio è stato però chiesta l’adozione da parte del governo greco di ulteriori misure a sostegno del risanamento fiscale e che potrebbero essere già annunciate dal consiglio dei ministri nella giornata di domani.

Fondi americani scommettono contro euro

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal alcuni tra i più importanti fondi di investimento americani sono pronti a scommettere contro l’euro, tra questi l’auorevole quotidiano americano cita SAC Capital Advisors, Greenlight Capital e Soros Fund Management.

Secondo le indiscrezioni di stampa i dirigenti di questi e di altri fondi si sarebbero incontrati per una cena informale in un ristorante di Manhattan lo scorso 8 febbraio, obiettivo dell’incontro era quello di discutere a lungo sulla crisi dei conti che sta coinvolgendo il vecchio continente.

Cambio euro/dollaro ai minimi del 2010

Prosegue il periodo difficile per il cambio euro/dollaro, che nella scorsa settimana ha ceduto anche la soglia psicologica di 1,36, arrivando a toccare 1,35, il valore più basso dall’inizio di questo 2010 ad oggi.

Gli operatori erano ovviamente tutti concentrati sulla difficile situazione della Grecia, ma c’era anche molto interesse per la riunione a Bruxelles tra i leader dell’Unione Europea, dove il tema principale di discussione era proprio la crisi attuale del paese ellenico.

Euro/dollaro probabile rimbalzo tecnico

euro usd

Per quanto riguarda il cross euro/dollaro, rimane negativo il trend di breve periodo, con i corsi che sono scesi fino a toccare quota 1,3585.

I corsi si sono arrestati ora all’interno di un’area compresa tra 1,359 e 1,385. Analizzando i principali indicatori quantitativi abbiamo la conferma della situazione di breve periodo negativa del cambio euro/usd, con il Macd ed il Parabolic Sar che hanno girato in netta posizione short.

Euro/dollaro cede il supporto a 1,425

euro usd

Continua a perdere di valore il cross euro/dollaro, infatti anche nell’ultima settimana di contrattazioni, a sorridere è stata la moneta americana, che grazie ad alcuni dati macro molto favorevoli, e grazie al comune nervosismo sui mercati, ha saputo riprendersi e reagire, arrivando a toccare valori che non si vedevano dal passato luglio.

Già verso la fine del 2009 si intravedeva un’inversione di tendenza, confermata da questi primi giorni dell’anno, con il rapporto euro/usd che ormai ha ceduto l’importante supporto grafico a 1,425.

Addirittura il rapporto è arrivato a toccare quota 1,40 nella giornata di venerdì, il minimo dallo scorso luglio.

Euro – dollaro allungo verso 1,46

euro usd

Osservando il grafico del cross euro/dollaro notiamo come il quadro tecnico sia ancora molto contrastato, con i corsi che hanno provato un allungo ma hanno trovato la forte resistenza della barriera che si trova a quota 1,46.

Come suggeriscono anche gli esperti sarà solamente con il superamento di questa soglia che potremmo avere un segnale di forza che potrà riportare il valore del cross attorno a quota 1,467-1,468 in un primo momento e 1,472-1,474 in un secondo momento.

Euro/dollaro vicino alla soglia psicologica dell’1,50

euro

E’ stata una settimana molto difficile per il dollaro, che nei confronti dell’euro ha perso sensibilmente terreno, arrivando molto vicino alla soglia psicologica dell’1,50.

Il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, rimane comunque ottimista e ha dichiarato che la moneta americana non perderà il suo ruolo di riserva internazionale.

Euro perde terreno nei confronti di dollaro e sterlina

euro sterlina

Nella giornata di ieri si è registrato un repentino cambio di rotta per quanto riguarda il cambio euro/dollaro americano, il cui valore è sceso da 1,497 fino a 1,485, mandando così in fumo il tentativo di aggancio alla soglia psicologica dell’1,50.

Ora il rapporto tra la moneta unica europea ed il biglietto verde è pari a 1,4899, e quella di ieri è stata la prima seduta negativa dell’ottava. Comunque gli esperti dicono che il trend positivo è a favore dell’euro, solamente un ulteriore crollo sotto quota 1,475 potrebbe segnare un’inversione di tendenza a favore del dollaro.

La forza dello yen trascina al ribasso gli indici asiatici

tokio

Seconda chiusura consecutiva in netto ribasso per la Borsa di Tokio, l’indice Nikkei ha chiuso la seduta lasciando sul campo il 2,5% a quota 10.009,52 punti, ed il motivo principale del calo continuo delle borse asiatiche è da ritrovare nella forza dello yen sul dollaro, che aumenta le difficoltà di esportazione.

Il rapporto dollaro-yen è ora di 89,26 con la moneta americana che ha toccato i minimi da sei mesi a questa parte.

Hirohisa Fujii, ministro delle Finanze giapponesi, continua a ribadire la sua volontà di non volere intervenire sul tasso dei cambi dello yen, definendo un errore influenzare artificialmente i cambi delle monete.

Euro sempre più forte sul dollaro, oro e petrolio tornano a livelli alti

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Continua inarrestabile l’ascesa dell’euro nei confronti del dollaro, che ieri ha toccato i massimi dell’anno a quota 1,4822, solamente qualche presa di beneficio al termine della giornata di borsa ha riportato il valore un po’ più in basso, a 1,4802.

Uno degli aspetti fondamentali da tener presente è l’incontro previsto a breve della Fomc, la Federal Open Market Committee (ossia il Comitato federale del mercato libero), che questa sera annuncerà la decisione presa per quanto riguarda la politica monetaria della banca centrale Usa, anche se va detto che il mercato non si attende un imminente aumento dei tassi di interesse.