
dollaro
Rublo proposto come una delle divise principali da Medvedev

La federazione dell’Europa orientale sembra seriamente intenzionata a proseguire sulle idee lanciate dal presidente russo, per quanto riguarda le questioni di politica valutaria.
Euro/dollaro triplo minimo dell’anno

Addirittura il cross tra la moneta unica europea e la moneta americana ha toccato per la terza volta i minimi dell’anno.
In confronto alle settimane precedenti gli scenari rimangono intatti, tutti i fattori di rischio non sono cambiati ma anzi si sono inaspriti, permettendo appunto un movimento dell’euro su nuovi minimi dell’anno.
Euro/dollaro verso i minimi dell’anno

Sono state soprattutto le tensioni riguardanti la questione del deficit della Grecia a sfavorire la moneta unica, il cui valore è ora crollato molto vicino ai minimi dell’anno, a quota 1,3233.
Cambio euro dollaro risente ancora della crisi in Grecia

I paesi dell’Unione Europea hanno mostrato piena solidarietà alla Grecia promettendo il loro sostegno nella risoluzione dei problemi finanziari, in cambio è stato però chiesta l’adozione da parte del governo greco di ulteriori misure a sostegno del risanamento fiscale e che potrebbero essere già annunciate dal consiglio dei ministri nella giornata di domani.
Fondi americani scommettono contro euro

Secondo le indiscrezioni di stampa i dirigenti di questi e di altri fondi si sarebbero incontrati per una cena informale in un ristorante di Manhattan lo scorso 8 febbraio, obiettivo dell’incontro era quello di discutere a lungo sulla crisi dei conti che sta coinvolgendo il vecchio continente.
Cambio euro/dollaro ai minimi del 2010

Gli operatori erano ovviamente tutti concentrati sulla difficile situazione della Grecia, ma c’era anche molto interesse per la riunione a Bruxelles tra i leader dell’Unione Europea, dove il tema principale di discussione era proprio la crisi attuale del paese ellenico.
Euro/dollaro probabile rimbalzo tecnico

I corsi si sono arrestati ora all’interno di un’area compresa tra 1,359 e 1,385. Analizzando i principali indicatori quantitativi abbiamo la conferma della situazione di breve periodo negativa del cambio euro/usd, con il Macd ed il Parabolic Sar che hanno girato in netta posizione short.
Euro/dollaro cede il supporto a 1,425

Già verso la fine del 2009 si intravedeva un’inversione di tendenza, confermata da questi primi giorni dell’anno, con il rapporto euro/usd che ormai ha ceduto l’importante supporto grafico a 1,425.
Addirittura il rapporto è arrivato a toccare quota 1,40 nella giornata di venerdì, il minimo dallo scorso luglio.
Euro – dollaro allungo verso 1,46

Come suggeriscono anche gli esperti sarà solamente con il superamento di questa soglia che potremmo avere un segnale di forza che potrà riportare il valore del cross attorno a quota 1,467-1,468 in un primo momento e 1,472-1,474 in un secondo momento.
Euro/dollaro vicino alla soglia psicologica dell’1,50

Il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, rimane comunque ottimista e ha dichiarato che la moneta americana non perderà il suo ruolo di riserva internazionale.
Euro perde terreno nei confronti di dollaro e sterlina

Ora il rapporto tra la moneta unica europea ed il biglietto verde è pari a 1,4899, e quella di ieri è stata la prima seduta negativa dell’ottava. Comunque gli esperti dicono che il trend positivo è a favore dell’euro, solamente un ulteriore crollo sotto quota 1,475 potrebbe segnare un’inversione di tendenza a favore del dollaro.
La forza dello yen trascina al ribasso gli indici asiatici

Il rapporto dollaro-yen è ora di 89,26 con la moneta americana che ha toccato i minimi da sei mesi a questa parte.
Hirohisa Fujii, ministro delle Finanze giapponesi, continua a ribadire la sua volontà di non volere intervenire sul tasso dei cambi dello yen, definendo un errore influenzare artificialmente i cambi delle monete.
Euro sempre più forte sul dollaro, oro e petrolio tornano a livelli alti

Uno degli aspetti fondamentali da tener presente è l’incontro previsto a breve della Fomc, la Federal Open Market Committee (ossia il Comitato federale del mercato libero), che questa sera annuncerà la decisione presa per quanto riguarda la politica monetaria della banca centrale Usa, anche se va detto che il mercato non si attende un imminente aumento dei tassi di interesse.