Cambio dollaro yen ai minimi dalla Seconda Guerra Mondiale

Il dollaro americano ha toccato nella giornata di ieri i nuovi minimi storici nei confronti dello yen giapponese dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi. Ieri pomeriggio il biglietto verde è sceso a 75,943 yen, mosso dal nervosismo dei mercati che risentono delle previsioni di crescita Usa non proprio confortanti.

Proprio ieri anche JP Morgan ha tagliato le stime di crescita degli Stati Uniti, seguendo a ruota quanto già fatto nei giorni precedenti da Morgan Stanley e Goldman Sachs.

Euro dollaro ritorno oltre 1,40

Il dollaro rimane abbastanza debole nei confronti delle principali monete mondiali, euro su tutte.

Questo è dato dalla cosiddetta onda lunga degli effetti della pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro Usa, pubblicati venerdì scorso, ma che si fanno ancora sentire a tre giorni di distanza.

Cambio euro dollaro stabile

Il cambio euro/dollaro si muove attorno a quota 1,31-1,315 senza dare grande spunti operativi.

Se da un lato il cambio tra la moneta unica e il biglietto verde non riesce a trovare uno spunto importante oltre la resistenza di breve a quota 1,34-1,345, dall’altro almeno si mantiene ben al di sopra della soglia psicologica a 1,30.

Cambio euro franco svizzero nuovi minimi storici

Il cambio euro/dollaro nella seduta di ieri ha effettuato una pausa di consolidamento, frenando così la correzione delle ultime sedute, riuscendo a trovare un punto d’appoggio attorno a quota 1,325-1,32.

Anche il tentativo di allungare a quota 1,345 è fallito però rimane un buon margine oltre la soglia psicologica di 1,30, che conferma il quadro tecnico neutrale.

Prezzo oro torna a crescere

Il prezzo dell’oro è tornato a salire nella seduta di ieri, dopo due giornate di cali consecutivi, con il future con scadenza a febbraio che ha messo a segno un rialzo dello 0,7% a quota 1.392,80 dollari l’oncia.

L’oro ha potuto beneficiare anche dei nuovi timori relativi alla situazione dell’Irlanda, infatti l’azienda di rating Fitch ha tagliato il rating di lungo termine di Dublino di ben tre livelli, declassandolo da A+ a BBB+.

Cambio euro dollaro oltre 1,31

Durante l’ultima seduta del mese di novembre, il cambio euro/dollaro ha fatto registrare un forte calo scendendo fino a quota 1,30-1,297, mantenendo dunque una struttura grafica negativa, con gli indicatori direzionali che sono rimasti in posizione short.

Il Macd e Parabolic Sar hanno così confermato il trend al ribasso della moneta unica, comunque un rimbalzo tecnico potrebbe essere innescato dal forte ipervenduto, con primo obiettivo a 1,31-1,312 e secondo obiettivo a 1,32-1,3222.

Cambio euro dollaro a rischio la soglia psicologica

L’euro ha fatto registrare una nuova frenata, addirittura è stato confermato il cedimento del supporto di breve a quota 1,33 nei confronti del dollaro ed ora è a serio rischio anche la soglia psicologica di quota 1,30.

La moneta unica europea ha trovato un ampio spazio di caduta fino a quota 1,31, confermando così in questo modo l’inversione al ribasso iniziata già fin dall’inizio del mese di novembre, il problema però è che ora il rischio del cedimento della soglia psicologica di 1,30 è più che fondato.

Euro cambio debole sotto 1,32 dollari

Prosegue il periodo negativo per la moneta unica europea.

Ieri l’euro è sceso nel pomeriggio fino a quota 1,3199 dollari, toccando i valori più bassi dal 21 settembre scorso, salvo poi recuperare fino a quota 1,3250 circa.

Nella giornata di ieri la Banca Centrale Europea aveva fissato il cambio euro/dollaro a quota 1,3225, mentre giovedì a 1,3321, però gli investitori nel frattempo continuano a essere molto preoccupati, soprattutto a causa della crisi del debito sovrano.

Cambio euro dollaro in calo la moneta unica

Il cambio euro/dollaro ha avuto un’improvvisa correzione al ribasso, con il cedimento della soglia psicologica di quota 1,40.

Il cross tra la moneta unica ed il biglietto verde ha trovato spazio di discesa fino a quota 1,3830, arrivando così molto vicino al supporto chiave di 1,38. Questo movimento ribassista era già cominciato nella giornata di venerdì, quando si era registrata la prima inversione del trend.

Euro forte contro dollaro e sterlina

Come già scritto ieri il dollaro è in un periodo di grande debolezza, nei confronti di tutte le altre principali monete estere.

Come spiegato dagli esperti, il biglietto verde mostra un deficit di forza relativa, oltre a pagare gli effetti delle ultime dichiarazioni di Ben Bernanke, presidente della Fed, che in occasione di un discorso tenuto a inizio ottava al college di Providence nel Rhode Island, non ha escluso nuovi interventi di quantitative easing per sostenere il sistema finanziario americano.

Euro dollaro prossima resistenza a 1,4371

L’euro nelle ultime settimane in particolare ha subito una notevole rivalutazione, soprattutto nei confronti del dollaro americano, e secondo Ewald Nowotny, presidente della banca centrale austriaca e membro del consiglio direttivo della Bce, questo non è un grande aiuto per la ripresa dell’Eurozona.

La pensa diversamente invece il capo economista del Fondo monetario internazionale, Olivier Blanchard, il quale crede che questo movimento della moneta unica non sia preoccupante.

Dollaro debole spinge prezzo oro

I debiti sovrani della zona Euro non sembrano spaventare il mercato, che punta deciso sull’euro, che ha toccato un nuovo massimo da cinque mesi a questa parte, raggiungendo quota 1,3636 dollari.

Anche le altre monete considerate rifugio beneficiano della debolezza del dollaro, con il franco svizzero che ha segnato un ulteriore record a quota 0,9375 dollari, lo yen che è sui massimi da due settimane a 83,6 dollari, e l’oro che ha toccato i 1.313,20 dollari all’oncia sulla piazza londinese.

Cambio euro dollaro struttura breve periodo neutrale

La situazione del cambio euro dollaro non è cambiata praticamente di una virgola in una settimana, con i valori della moneta unica europea che si aggirano sempre su 1,26-1,28 nei confronti del biglietto verde americano.

Nell’ottava precedente si è registrata una importante fase di consolidamento per il cross euro/dollaro, proprio negli stessi giorni in cui l’euro toccava i suoi minimi storici nei confronti del franco svizzero, diventato in questo periodo anche un ottimo bene rifugio.

Cambio euro dollaro fase di consolidamento

La scorsa ottava è stata una settimana di consolidamento per il cambio euro dollaro, che ha fatto registrare una netta contrazione di volatilità, con valore fermo attorno a quota 1,26-1,27.

Il cambio tra la moneta unica e il biglietto verde, che nel mese precedente aveva compromesso il supporto di breve di 1,273, ha toccato il minimo proprio a quota 1,26, base sopra alla quale ha poi creato una fase accumulativa.