Enel cede quota in Severenergia a Rosneft

(FILES) Picture taken 01 March 2007 shows a man passing by Enel's logo at the Italian energy company's headquarters downtown Rome.  French energy group EDF and Italian counterpart Enel said Friday 30 November 2007 they had reached agreement to enable Enel to take part in the development of a third generation nuclear reactor in France.  AFP PHOTO FILES/Filippo MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)Attraverso quella che è la controllata di Enel, Enel Investment Holding, l’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica, il gruppo ha deciso di cedere ad Itera, il gruppo Rosneft, la quota del 40% alla compagnia che collabora con Eni, la Artic Russia. Infatti la quota del 40% di Enel andrà, appunto, attraverso la controllata Enel Investment Holding, alla Artic Russia che è la joint venture con Eni che possiede il 49% di SeverEnergia (la quota stimata del gruppo elettrico è del 19,6%). L‘accordo ha visto un confronto tra i due gruppi, l’Enel e la Rosneft, un confronto che ha visto la trattativa tra l’amministratore delegato dell’Enel, Fulvio Conti, e il Presidente del Consiglio di gestione della Rosneft, Igor Sechi.

Enel esce dalla lista dei titoli preferiti di Citigroup

Continua la discesa in borsa del titolo Enel, che anche oggi mostra una performance negativa nonostante il buon avvio in apertura di contrattazioni. Le azioni del colosso elettrico perdono lo 0,44% a 2,698 euro e sono scese finora a 2,694 euro, ovvero il minimo più basso da metà novembre scorso. Ieri il titolo Enel aveva perso quasi il 6%, ma oggi la discesa prosegue complice i deludenti risultati della controllata spagnola Endesa e al giudizio di Citigroup, che ha rimosso Enel dalla lista dei titoli preferiti.

Enel accede a nuova linea di credito rotativa

Una nuova linea di credito rotativa che, di tipo “forward starting”, ha una durata pari a cinque anni ed un controvalore di 9,4 miliardi di euro circa. A siglarla ad Amsterdam è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari Enel S.p.A. che, con un comunicato ufficiale emesso in data odierna, lunedì 11 febbraio del 2013, ha precisato come la nuova linea di credito ne sostituisca un’altra che, per un controvalore di 10 miliardi di euro, risulta essere ad oggi totalmente inutilizzata.

La fruizione della nuova linea di credito potrà avvenire o in caso di cancellazione anticipata della vecchia linea di credito, oppure alla scadenza della vecchia linea di credito corrispondente al mese di aprile del 2015.

Enel dati preliminari 2012

Un fatturato in crescita anno su anno del 6,8% a fronte di un Ebitda in contrazione del 5,1%, e di un indebitamento finanziario netto in riduzione del 3,8% nel 2012 rispetto al dato rilevato alla data del 31 dicembre del 2011. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia dei dati preliminari del 2012 che in data odierna, martedì 5 febbraio del 2013, ha comunicato la società quotata in Borsa a Piazza Affari Enel S.p.A..

Nel dettaglio, il fatturato è passato da 79,5 miliardi di euro a 84,9 miliardi di euro, mentre l’Ebitda è sceso da 17,6 miliardi di euro a 16,7 miliardi di euro. Enel con un comunicato ufficiale ha spiegato la contrazione dell’Ebitda con la riduzione del margine di generazione in Italia unitamente alla variazione del perimetro di consolidamento legata ad operazioni di cessione.

Maire Tecnimont chiede risarcimento a Endesa Chile per 1,3 miliardi

A Piazza Affari brilla questa mattina la stella di Maire Tecnimont, attualmente sospesa per eccesso di rialzo e quindi in asta di volatilità. Le azioni della società attiva nell’industria impiantistica epr gli idrocarburi mostrano al momento un rialzo teorico del 13,13% a 0,5075 euro. Il titolo è così salito sui massimi più alti degli ultimi due mesi. A mettere il turbo al titolo in borsa è la richiesta di risarcimento da 1,3 miliardi di dollari presentata a Endesa Chile, controllata sudamericana del gruppo Enel.

Snam e Terna bocciate da Deutsche Bank

Giornata negativa quella di ieri per le principali utility italiane. A pesare sul settore è stata la bocciatura arrivata da Deutsche Bank su Snam e Terna. La banca d’affari tedesca ha deciso di abbassare il rating su entrambi i titoli a “hold” (tenere in portfolio) da “buy” (comprare). Snam ha chiuso la seduta con una flessione dell’1,85% a 3,504 euro, scendendo sui minimi degli ultimi dieci giorni. Male anche Terna, che ha chiuso la sessione di borsa con un calo dell’1,76% a 3,016 euro.

Enel centra target su ebitda e debito 2012

Archiviato l’aumento di capitale della controllata cilena Enersis a 5,9 miliardi di dollari, Enel guarda avanti e conta di chiudere il 2012 rispetto la guidance del business plan. Il colosso elettrico italiano, guidato dall’amministratore delegato Fulvio Conti, ha ormai centrato gli obiettivi di ebitda e debito per il 2012. A confermare le aspettative è stato lo stesso conti nel corso di un incontro con la stampa. L’ebitda salirà a quota 16,5 miliardi di euro dai 12,6 miliardi archiviati nei primi nove mesi dell’anno.

Enel colloca obbligazioni per 1 miliardo

Obbligazioni per 1 miliardo di euro collocati sul mercato europeo. L’emissione è stata effettuata nella giornata di ieri da Enel S.p.A. attraverso la Enel Finance International N.V., una società controllata.

A darne notizia è stato proprio il colosso elettrico ed energetico quotato in Borsa a Piazza Affari, e facente parte del FTSE MIB, nel precisare come l’emissione dei titoli, destinati agli investitori istituzionali, rientri nell’ambito del programma Global Medium Term Notes la cui delibera da parte del consiglio di Amministrazione è stata approvata il 9 novembre del 2011.

Bilancio Enel gennaio giugno 2012

Si è chiuso a due velocità il primo semestre del 2012 per il colosso elettrico ed energetico, quotato in Borsa a Piazza Affari, Enel S.p.A.. La società ha infatti reso noto d’aver archiviato il periodo gennaio-giugno del 2012 con un fatturato in crescita anno su anno del 6%, da 38.391 milioni di euro a 40.692 milioni di euro a fronte di un risultato netto a livello di Gruppo in sensibile contrazione.

L’indicatore è infatti sceso del 28,6% passando da 2.552 milioni di euro al 30 giugno del 2011 ai 1.821 milioni di euro al 30 giugno del 2012. Scende anche l’Ebitda del 7,2% a 8.282 milioni di euro, dai 8.929 milioni di euro al 30 giugno del 2011, ma scende del 2,7% al netto dei proventi non ricorrenti del primo semestre dello scorso anno.

Enel sigla contratto finanziamento con la Bei

Un accordo per la stipula di un contratto di finanziamento, per un controvalore pari a 380 milioni di euro, avente come finalità quella di effettuare investimenti sulle reti della società Enel Distribuzione, interamente controllata da Enel S.p.A..

A darne notizia in data odierna è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare come l’accordo di finanziamento sia stato siglato nella giornata di ieri, mercoledì 25 luglio del 2012, con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).

Dividendi 18 giugno 2012 azioni FTSE MIB

Quella di oggi, lunedì 18 giugno del 2012, è una seduta caratterizzata a Piazza Affari dallo stacco della cedola da parte di alcune società quotate che fanno parte del FTSE MIB, l’indice dei titoli a più elevata capitalizzazione. Nel dettaglio, Intesa Sanpaolo con pagamento il 21 giugno del 2012 stacca oggi un dividendo pari a 0,05 euro per azione per i titoli ordinari e per quelli a risparmio.

Stessa musica anche per il colosso elettrico ed energetico Enel S.p.A. che oggi stacca un dividendo a saldo di 0,16 euro per azione dopo aver pagato un acconto di 0,10 euro il 24 novembre del 2011.

Il titolo Enel mostra i primi segnali di ripresa

Enel sta iniziando a mostrare i primi segnali di ripresa a Piazza Affari. Il titolo della società energetica italiana nel corso delle ultime seduta di Borsa ha forzato la trendline ribassista di breve periodo intorno a quota 2,35 euro per azione.

Il titolo Enel in chiusura di ottava è riuscito anche a superare lo scoglio della barriera statica posizionata a quota 2,40 euro.

Enel Green Power cresce nell’eolico canadese

Prosegue a ritmo serrato il piano di espansione estero di Enel Green Power nel settore delle rinnovabili, e nello specifico caso nel settore eolico. In data odierna la società quotata in Borsa a Piazza Affari, e controllata dal colosso elettrico ed energetico Enel S.p.A., ha infatti reso noto d’aver messo in esercizio un nuovo impianto eolico che, avente una potenza complessiva cumulata pari a 76 MW, si trova in Canada, e precisamente a Pincher Creek, nell’Alberta.

Il parco eolico è costituito da un totale di 33 turbine in grado di generare a regime, annualmente, ben 200 milioni di kWh di energia elettrica a fronte di un risparmio ambientale valutato in oltre 130 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) annualmente non immesse in atmosfera.

S&P pronta a tagliare il rating di Enel

Come riferito dall’agenzia Radiocor, Standard & Poor’s sarebbe pronta a tagliare il rating di Enel, che ad oggi è A-.

Nonostante il declassamento del rating del debito sovrano italiano da A a BBB+, che aveva portato anche al taglio del rating di molti gruppi italiani tra cui Eni, Terna, Cdp e 34 banche, S&P aveva deciso di mantenere il rating su Enel invariato. Solamente pochi giorni fa S&P ha declassato anche Edison da BBB- a BB+.