
Il target price del titolo è stato abbassato da 5 euro per azione a 3,50 euro per azione, subendo un forte taglio.
Il target price del titolo è stato abbassato da 5 euro per azione a 3,50 euro per azione, subendo un forte taglio.
Inoltre Conti ha dichiarato che anche se Enel capitalizza meno della metà di quanto dovrebbe per colpa della crisi economica, continuerà comunque a distinguersi per la capacità di coniugare crescita e redditività .
Il debutto ha subito fin dalle prime ore un forte calo sfiorando anche il 5% per poi salire e chiudere comunque sotto il prezzo di collocamento fissato a 1,6 euro per azione.
La vendita della centrale bulgara ha come principale obiettivo la riduzione dell’indebitamento del gruppo, tuttavia l’amministratore delegato non ha fornito altri dettagli in quanto si tratta di un’operazione per la quale sono ancora in corso le trattative, fornire troppe informazioni potrebbe rivelarsi oltre che azzardato anche controproducente.
L’accordo, in particolare, prevede che le parti si impegnino alla cooperazione e allo scambio di informazioni al fine di sviluppare ulteriormente queste due tecnologie, considerate entrambe importantissime in termini di efficienza energetica.
Nel periodo luglio settembre, i ricavi del gruppo Enel sono però cresciuti a quota 18,17 miliardi di euro, del 4,8%.
La più grande Ipo dell’anno di Piazza Affari, dunque, delude le aspettative e nelle prime battute arriva a perdere il 4,4% a 1,53 euro, non riuscendo neanche a toccare il prezzo minimo di collocamento fissato a 1,6 euro ma spingendosi al massimo a 1,55 euro.
Rispetto alle previsioni precedenti, il range entro il quale sarà individuato il prezzo finale di ogni azione Egp è stato ridotto leggermente.
Il dividendo della società italiana dovrebbe crescere a quota 0,27 euro per azione, rispetto ai 25 centesimi di quello dell’anno scorso, anche perchè l’utile ordinario sarà migliore delle previsioni del piano industriale.
L’obiettivo della vendita è soprattutto quello di riuscire a racimolare un bel pò di liquidità che consenta ad Enel di ridurre in maniera notevole il suo indebitamento netto entro la fine dell’anno.
Le voci sono state confermate da Enel e Edesa che si sono limitate a ribadire l’esistenza di trattative in corso mentre, al contrario, Goldman Sachs ha preferito non commentare la notizia.
Secondo le previsioni della società , l’intenzione è quella di avviare l’Ipo dal 18 ottobre prossimo, ed il primo appuntamento in tal senso è proprio oggi, con l’analist presentation, nella quale saranno presenti oltre un centinaio di analisti del settore delle utility delle banche (faranno parte del consorzio di collocamento).
Enea ha una capitalizzazione alla Borsa di Varsavia per un valore pari a circa 2,2 miliardi di euro e al momento è controllata per il 60% dal governo polacco, tuttavia il nome di questa società rientra in quelli inclusi nel pacchetto di privatizzazioni già in fase di attuazione.