
Se per Morgan Stanley il target price del titolo Fiat è a 25 euro, target decisamente molto ambizioso, per Commerzbank il nuovo target price di Fiat è 7 euro posizionando il proprio giudizio su “Sell†(vendere).
Se per Morgan Stanley il target price del titolo Fiat è a 25 euro, target decisamente molto ambizioso, per Commerzbank il nuovo target price di Fiat è 7 euro posizionando il proprio giudizio su “Sell†(vendere).
I risultati esposti dal cda pur essendo deboli rispetto all’anno 2008 sono da cosiderare ottimi vista la crisi economica che ha colpito molto il settore delle auto. L’utile netto infatti passa da 468 milioni di euro nel 2008 a 25 milioni di euro nel 2009 e, considerata la crisi, è già un ottimo risultato che ci siano degli utili.
Il titolo del gruppo automobilistico ha chiuso la giornata di contrattazioni in borsa cedendo lo 0,35% a 11,23 euro. Gli esperti prevedono che solo un break-out di 11,5 euro potrebbe fornire a Fiat le basi per effettuare un grosso balzo in avanti con primo target a 11,7-11,75 ed un secondo a 11,95-12 euro.
Gli esperti assicurano come un break-out in questo momento potrebbe dar vita ad un primo e deciso allungo con il raggiungimento di quota 11,45-15 euro, per poi puntare a quota 11,7-11,75 euro.
Il break-out proprio di 11,2 potrebbe però a partire già da oggi dare la spinta giusta al titolo del Lingotto per risalire, con un primo obiettivo in area 11,4-11,43 e un secondo verso 11,6-11,65.
Ieri il titolo ha chiuso in netto rialzo a quota 14,97 euro, guadagnando l’1,91%, confermando il quadro di breve periodo, che rimane naturalmente positivo.
Il titolo del Lingotto ha fatto anche di meglio nella giornata di ieri, infatti è stato capace di arrivare fino ad un massimo di 11,47 euro, prima però di ripiombare verso il basso in chiusura di seduta.
D’altra parte, anche Marchionne stesso è molto fiducioso del successo di Chrysler, è sicuro infatti che l’azienda americana sarà in utile operativo nei prossimi 2 anni, oltre a quotarsi in borsa, notizia che è stata accolta molto bene da tutti gli investitori.
Dopo gli ottimi risultati dell’azienda di Torino con un ottimo trend di vendita soprattutto grazie agli incentivi statali, anche in borsa il titolo prosegue la sua corsa rialzista.
Infatti il titolo Fiat nella giornata di venerdì ha messo a segno un chiaro strappo rialzista, definito dagli esperti break-out rialzista, arrivando a toccare addirittura la soglia dei 10,5 euro per azione, ben sopra la soglia psicologica dei 10 euro per il titolo del Lingotto.
Rimane così positivo il quadro di breve termine, permettendo al titolo stesso di poter continuare nella sua risalita, con target a breve termine stimato intorno ai 10 euro per azione, con il valore che in un secondo momento dovrebbe assestarsi a quota 10,15-10,18 euro.
Sul tema degli incentivi alla rottamazione è tornato anche il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola il quale nel corso di un’intervista a Mattino 5 ha affermato che la proroga degli incentivi per il settore auto sarà legata a un aumento della produzione da parte di Fiat in Italia.
A Milano il Ftse Mib ha ceduto l’1,74% a quota 22.652 punti mentre il Ftse All Share ha perso l’1,66% a 23.140 punti. Il titolo Fiat è stato al centro dell’attenzione ieri, si sono registrate infatti molte prese di beneficio sul titolo del Lingotto, che a fine giornata ha lasciato sul campo il 4,12% portandosi a 9,08 euro per azione.
Anche le auto usate continuano ad essere molto vendute, però nel mese scorso hanno registrato un calo dei trasferimenti pari all’8,23%, con 368.077 auto passate di proprietà contro le 401.074 di settembre 2008.
Facendo un rapido calcolo dunque nel mese di settembre il volume complessivo di auto è stato pari a 557.553 macchine, che hanno interessato per il 33,98% auto nuove e per il restante 66,02% auto usate.