Fiat grandissimo 2010 in Brasile

In Brasile le vendite di auto nuove nel mese di febbraio sono aumentate del 4,77%, dopo il calo registrato nel mese di gennaio.

In confronto allo stesso mese del 2009 si è registrato un aumento delle vendite pari al 10,5%. Nello specifico sono state vendute 211.371 unità tra auto e veicoli leggeri, con le vendite totali che sono aumentate del 3,58% a 220.951 unità.

Il paese carioca è ormai un mercato fondamentale per Fiat, che punta molto sullo sviluppo in questa nazione.

Piano buy back Fiat 2 milioni a Marchionne

Nella giornata di ieri il Consiglio di Amministrazione di Fiat ha approvato il bilancio 2009 ed il dividendo, annunciati già il 25 gennaio scorso.

Il gruppo del Lingotto ha chiuso l’anno passato con un utile della gestione ordinaria di 1.058 milioni di euro e con una perdita netta consolidata di 848 milioni.

Durante la prossima assemblea degli azionisti, già fissata per i giorni 25 e 26 marzo, il CdA proporrà un dividendo di 0,17 euro per ogni azione ordinaria, 0,31 euro per azione privilegiata e 0,325 euro per azione di risparmio.

Marchionne parla di Chrysler e dei piani futuri di Fiat

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Sembra proprio essere un momento d’oro per il titolo Fiat, infatti dopo il riuscito aggancio alla tanto agognata soglia dei 10 euro per azione, ora il titolo del Lingotto punta ben più alto, e proprio in quest’ottica rientra il volo di Sergio Marchionne, Ad di Fiat, in Usa dove ha anche incontrato Ron Bloom, capo del comitato dei supervisori voluto da Barack Obama, per esporre i piani futuri dell’alleanza Fiat-Chrysler.

D’altra parte, anche Marchionne stesso è molto fiducioso del successo di Chrysler, è sicuro infatti che l’azienda americana sarà in utile operativo nei prossimi 2 anni, oltre a quotarsi in borsa, notizia che è stata accolta molto bene da tutti gli investitori.

Fiat tenta l’aggancio a quota 10 euro

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Il titolo Fiat a Piazza Affari nella giornata di ieri è stato protagonista di un netto balzo in avanti, è arrivato a toccare infatti quota 9,8-9,82 euro per azione, confermando così il buon momento che stanno passando i titoli del Lingotto.

Rimane così positivo il quadro di breve termine, permettendo al titolo stesso di poter continuare nella sua risalita, con target a breve termine stimato intorno ai 10 euro per azione, con il valore che in un secondo momento dovrebbe assestarsi a quota 10,15-10,18 euro.

Marchionne spera nel rinnovo degli incentivi nel 2010

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L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, in occasione del Salone di Francoforte 2009 (evento a cui ovviamente partecipa Fiat), ha dichiarato che a novembre sarà presentato il piano per Chrysler.

Marchionne però oltre a questo non si è sbilanciato molto, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla produzione della Fiat 500 in America, così come non ha detto niente riguardo al ritorno di Alfa Romeo negli States.

Tenaris investirà 800 milioni di euro in Messico

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Altra giornata positiva per le borse che proseguono così il rally di questo periodo, aiutate soprattutto però dalle dichiarazioni del presidente della Fed, Bed Bernanke, secondo il quale la recessione sarebbe ormai finita.

I dati Usa poi hanno aiutato ancora di più le borse, infatti si è registrata una produzione industriale in crescita nel mese di agosto, mentre l’inflazione è sotto controllo. A Milano il Ftse Mib ha guadagnato l’1,55%, a quota 23.465 punti, mentre l’All Share l’1,49%.

Tra gli industriali grande balzo del titolo Tenaris, +4,53%, che ha programmato l’investimento di 800 milioni di dollari per andare a raddoppiare la capacità produttiva di tubi in uno stabilimento messicano.

Fiat non migliora l’offerta per Opel, Marchionne al lavoro con Chrysler

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Settimana di borsa che si è aperta con buoni rialzi soprattutto sui principali listini europei, a Milano il Ftse Mib a pochi minuti dall’apertura guadagna l’1,3% a quota 22,182 punti, a Parigi il Cac40 è in rialzo dello 0,61% a 3,637 punti, il Dax di Francoforte +0,69% a 5,500 punti mentre il Ftse di Londra cresce dello 0,75% a 4,887 punti.

Quest’oggi arriverà un dato importante dagli Stati Uniti che influenzerà tutte le borse mondiali, ossia l’indice della Fed di Chicago riguardante l’attività nazionale a luglio, e verrà rilasciato oggi pomeriggio alle 14.30 italiane.

Fiat in ripresa dopo le dichiarazioni di Marchionne

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Nella prima seduta del mese di luglio e del secondo trimestre dell’anno, il prezzo del greggio rimane stabile sopra ai 70 dollari al barile, favorendo così le commodities. Anche quella odierna sarà una giornata molto importante, sempre condizionata dai dati che giungeranno dagli Stati Uniti.

Si attendono infatti i risultati sulle scorte settimanali di greggio, l’indice Ism del settore manifatturiero oltre a quello sui prezzi. Sarà fondamentale anche il dato sulla disoccupazione Adp di giugno. Anche domani saranno importanti i dati che arriveranno dagli USA riguardanti il lavoro.

Fiat manterrà radici in Italia

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Dalla riunione che si sta tenendo proprio in questo momento a Palazzo Chigi tra i rappresentati di Fiat e i rappresentati per il governo italiano, sembrano trapelare già le prime informazioni. Marchionne ha assicurato che intende mantenere una forte produzione all’interno del nostro paese, dichiarando che una società italiana importante come Fiat deve necessariamente mantenere delle radici nel paese dove nasce.

Marchionne si è anche espresso sullo stabilimento di Termini Imerese, affermando che continuerà a lavorare, anche se non per la pura produzione automobilistica. Farà produzione diverse da quella per l’auto. Proprio per questo motivo Marchionne ha sottolineato come sarà necessario rivedere il programma.

Marchionne sulla riapertura della questione Opel

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Fiat, per voce dell’a.d. Sergio Marchionne fa sapere che se dovesse giungere una chiamata dal governo tedesco per riaprire i negoziati per quanto riguarda l’acquisizione di Opel, la casa del Lingotto sarebbe disposta a ripresentare la propria offerta, ritenuta da Marchionne stesso l’unica tra quelle presentate veramente valida.

Marchionne si dice disposto a parlare nuovamente con i vertici del governo tedesco, aggiungendo però che il piano della casa torinese non cambierà. La Fiat produce auto e quindi deve guardare alla riduzione dei costi, al problema della sovracapacità industriale, insomma, non può accontentare in tutto e per tutto il governo tedesco.

Opel riapre le speranze Fiat?

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Con una dichiarazione a sorpresa un portavoce del governo tedesco, Ulrich Wilhelm, ha affermato che i colloqui e l’intesa con Magna sono solo “preliminari” dando così una chance ancora agli altri due candidati.

Con queste dichiarazioni, Fiat può ancora aspirare ad acquisire il marchio Opel, anche se Marchionne sembra già aver dato per persa la questione. Sempre da fonti tedesche arriva la conferma che Fiat e Beijing Automative Industry (Baic) sono ancora in corsa per investire in Opel.

Magna-Opel è fatta

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Alla fine è giunto il verdetto che in molti presagivano, infatti è Magna a firmare l’accordo d’intesa con Opel. Stando a voci ben informate nella giornata di ieri le due società hanno raggiunto un accordo di massima in modo da tentare di salvare la divisione tedesca.

Marchionne ha definito tutto questo tira e molla da parte di Opel e GM una “soap opera brasiliana”. Una persona vicina alle trattative ha detto che ora l’obiettivo è quello di stabilire la maggior parte dei dettagli prima dell’incontro con la Merkel, per poi firmare un memorandum of understanding.

Marchionne-Merkel colloqui costruttivi

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La giornata di ieri è stata molto costruttiva per il futuro piano di acquisizione di Opel da parte di Fiat, infatti, Marchionne ha avuto un colloquio di circa un’ora e mezza con la cancelliera Angela Merkel e con dei rappresentati del governo tedesco.

Secondo il ministro dell’Economia tedesco Guttenberg l’offerta di Fiat deve essere migliorata per poter concorrere con quella di Magna che ad ora sembra essere la migliore, però Guttenberg ha tenuto a precisare come saranno prese in considerazione allo stesso modo tutte le proposte.

Giornata decisiva per il futuro di Opel

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Stando alle voci dei ben informati, il governo tedesco dovrebbe dare una risposta sul futuro Opel e General Motors nella serata di mercoledì o al più tardi nella mattinata di giovedì.

La cancelliera tedesca Merkel ha dichiarato: “L’esecutivo tedesco non può decidere tutto da solo. È il proprietario che deve decidere e quest’ultimo è un mix di Gm e lo Stato americano.”

Fonti industriali dicono che GM non ha nessun pregiudizio nella scelta finale: “Tutte le offerte saranno valutate ed esaminate con estrema attenzione e alla stessa stregua.” Opel potrà continuare a funzionare anche se la casa madre dovesse chiedere la bancarotta adottando il famoso Chapter 11.