Emissione Bond Edison via libera dal CdA

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Il Consiglio di Amministrazione di Edison ha dato il via libera all’emissione di nuovi bond , autorizzando così l’Amministratore Delegato Umberto Quadrino a rilasciare nuove obbligazioni per un valore massimo di 500 milioni di euro, con un importo ciascuno di minimo 50mila euro.

Questa decisione si colloca all’interno del programma Euro Medium Term Note che prevede l’emissione di Eurobond fino a 2 miliardi di euro, che potranno essere piazzati presso investitori qualificati.

Sarà proprio l’Ad a dover decidere i tempi, gli importi e le caratteristiche dell’emissione di bond, oltre a doverne chiedere la quotazione.

Investire in bond nel 2010

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Investire in bond, o obbligazioni, è una pratica molto amata dagli italiani e soprattutto da quei piccoli investitori che non amano il rischio classico dell’investimento in borsa.

Però anche chi decide di investire i propri risparmi in bond deve prestare attenzione ad alcuni dettagli, anche perchè come assicurano gli esperti del settore, nel 2010 il mercato delle obbligazioni sarà molto complicato e difficile.

Per prima cosa bisogna stare molto attenti alle obbligazioni del governo con scadenza tra 10 e 30 anni.

Emissione jumbo Ubi Banca

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Tramite una nota ufficiale rilasciata nella serata di ieri, Ubi Banca ha comunicato di aver portato a termine con successo la seconda tranche di emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite.

L’emissione jumbo aveva valore complessivo un miliardo di euro, con un tasso fisso ed una durata di dieci anni. Il metodo scelto dal gruppo bancario per collocare sul mercato queste emissioni è stato il book building, ed incredibilmente è durato meno di due ore, a sottolineare il successo dell’emissione.

Emissione bond Piaggio

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Sembra essere un momento d’oro per Piaggio, che vede crescere la propria quota di mercato in diversi settori delle vendite di motocicli.

Nel mese di novembre appena concluso, Piaggio ha fatto registrare una quota di mercato pari al 31,9%, in aumento dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il merito di questa performance è da ricondurre principalmente all’ottimo andamento del settore degli scooter più grandi di 50cc, dove il gruppo ha ora una quota del 33,7%, in aumento rispetto al 33,2% dei soli primi nove mesi dell’anno, in crescita del 2,3% rispetto al 2008.

Emissioni bond Intesa San Paolo e Unicredit

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Intesa San Paolo ha dato il via all’emissione di obbligazioni per un valore pari a 1,5 miliardi di euro, destinati ai mercati internazionali.

La cedola è stata fissata al 2,625%, e sarà pagabile ogni anno il 4 dicembre a partire ovviamente dal 4 dicembre 2010. E’ stato stabilito un prezzo di riofferta al 99,934% mentre il bond è a tasso fisso a 3 anni.

Questi sono un po’ i dati principali di questa grande emissione obbligazionaria da parte del gruppo bancario, che punta con questa operazione a investitori professionali e a intermediari finanziari internazionali, non fosse altro che i tagli minimi per l’emissione sono da 50mila euro e multipli.

Investire in Bot potrebbe essere la scelta migliore quest’autunno

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I mesi che stanno per arrivare non saranno dei più facili per chi è solito investire i propri soldi in titoli quantomeno che rendano qualcosa e abbastanza sicuri. Infatti come abbiamo letto ormai da tempo, la ripresa economica sarà lenta e fragile, e questo di sicuro non aiuta i piccoli investitori privati nei loro interessi.

Ed è proprio a causa di questo che anche gli esperti del settore sono molto restii e consigliano piuttosto di investire in Bot, ovviamente prendendosi tutte le dovute precauzioni del caso.

Il Fondo Monetario Internazionale annuncia l’emissione di obbligazioni

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Il direttore del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn ha annunciato l’emissione di obbligazioni volte a raccogliere fondi da destinare ai paesi membri che versano in condizioni di difficoltà.

Queste obbligazioni, quindi, potranno essere acquistate dai Paesi membri e dalle loro banche centrali mediante la sottoscrizione di un accordo con il Fondo Monetario Internazionale, mentre per quanto riguarda il limite massimo di obbligazioni acquistabili questo verrà fissato dallo stesso Paese.

Rendimento bond ENI

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Eni ha annunciato il rendimento dei due bond che assieme fanno parte dell’emissione obbligazionaria dal valore di due miliardi di euro, così come stabilito dal prospetto informativo. Nell’avviso integrativo, Eni in poche parole, ha scritto che il valore nominale della cedola annua è del 4%.

E’ invece del 4,02% il rendimento annuo lordo effettivo delle obbligazioni. Questo valore viene calcolato sommando il tasso mid swap a sei anni al margine di rendimento effettivo di 89 punti base. I due valori del rendimento hanno valori diversi e questo è dovuto alla scelta di Eni di prezzare l’emissione sotto la pari.

Edf, grande prestito obbligazionario

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Edf, maggiore società francese produttrice e distributrice di energia, ha dato inizio ad un megaprestito obbligazionario e mira a raccogliere grazie a questa mossa circa un miliardo di euro. Edf necessita in questo momento di liquidità per i suoi investimenti nel settore dell’energia nucleare.

La società, che è pesantemente indebitata, è controllata dallo stato, ma gli ultimi risultati fanno ben sperare per il futuro dell’azienda, e a proposito di questa iniziativa ha parlato l’amministratore delegato di Edf, Pierre Gadonneix, il quale ha affermato che se ci sarà una risposta positiva da parte dei piccoli investitori questo metodo sarà utilizzato anche in futuro.

Eni, via libera all’emissione di obbligazioni

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L’aumento di capitale Eni ha ricevuto il via libera da parte della Consob che ha approvato il prospetto informativo relativo all’offerta pubblica di sottoscrizione di nuove obbligazioni da parte dei risparmiatori italiani.

L’operazione ha un valore complessivo che ammonta ad 1 miliardo di euro e potrà essere aumentato fino ad un massimo di 2 miliardi qualora il numero delle richieste avanzata sia tale da rendere necessario un incremento.

Bulgari offre obbligazioni per 130 milioni

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L’esigenza di avere nuove forme di finanziamento e di allungare la durata del proprio indebitamento ha indotto Bulgari ad offrire un prestito obbligazionario di 130 milioni di euro con scadenza al 2014. E’ stato previsto, inoltre, che l’importo dell’operazione aumenti a 150 milioni di euro nel caso in cui venga esercitata in un unica soluzione l’opzione di over allotment.

L’operazione, la cui conclusione è prevista per la metà di Luglio, prevede l’emissione di obbligazioni di un valore pari al 100% del valore nominale e con cedola trimestrale di valore compreso tra il 5,25% e il 5,75%.

Microsoft entra nel mercato obbligazionario

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Secondo quanto è emerso dai documenti preliminari presentati da Microsoft alla Sec, l’autorita’ di controllo dei mercati Usa, l’azienda fondata da Bill Gates e guidata da Steve Ballmer ha deciso di entrare nel mercato obbligazionario collocando sul mercato titoli di debito.

Microsoft, in particolare, conta di emettere entro la fine di Maggio titoli di debito in tre trance, a cinque, dieci e trent’anni. L’ammontare delle obbligazioni, tuttavia, non è stato specificato anche se alcune indiscrezioni parlano di 3,75 miliardi di dollari, ossia 2 miliardi di dollari di obbligazioni a 5 anni, un miliardo a 10 anni e 750 milioni a 30 anni.

Prestazioni buone per Unicredit Est Europa

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Come detto nei giorni scorsi, sono stati approvati i cosiddetti Tremonti Bond con i quali il ministero del Tesoro sottoscrive obbligazioni promosse da banche italiane con le quali si accrescerebbe il patrimonio bancario atto a finanziare l’economia italiana in profonda crisi come il resto del mondo.

Firmato il decreto sui “Tremonti bond”

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Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha firmato il decreto che autorizza la sottoscrizione da parte del Tesoro di obbligazioni emesse da banche italiane. Lo scopo del decreto, quindi, è quello di accrescere il patrimonio degli istituti bancari per aumentare le possibilità di finanziamento dell’economia italiana, favorendo così una sua ripresa dopo i duri colpi inflitti dalla crisi.

Ma le banche che sceglieranno di ricorrere ai cosiddetti “Tremonti bond” dovranno rispettare una serie di condizioni stabilite dallo stesso decreto. Anzitutto dovranno pagare una cedola annua il cui valore sarà compreso tra il 7,5% e l’8,5%, questo però soltanto per i primi anni poichè successivamente il loro valore crescerà gradualmente.