Previsioni rendimento obbligazioni 2011

Negli ultimi anni i tassi di interesse ai minimi storici hanno costretto gli investitori che hanno puntato sulle obbligazioni ad accontentarsi di rendimenti minimi. Ma la situazione è destinata a cambiare entro breve.

Le previsioni, infatti, parlano di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea a metà 2011. A confermarlo è anche l’andamento del cambio euro dollaro che evidenza una prevalenza della moneta unica non certo perchè si attende un Pil superiore a quello degli Stati Uniti, ma piuttosto perchè la Federal Reserve ha manifestato l’intenzione di non attuare un rialzo dei tassi di interesse nel breve termine, adottando quindi una politica monetaria contraria a quella della Bce.

Emissione bond Eni da 1 miliardo

Eni ha comunicato di aver dato mandato a Banco Santander, Deutsche Bank, Mediobanca, Mitsubishi Ufj Securities International, Societe Generale e Ubs di organizzare un’emissione obbligazionaria con scadenza a sette anni, ossia a gennaio 2018, a tasso fisso.

L’operazione, come ha spiegato la stessa azienda energetica, è finalizzata a migliorare l’equilibrio tra l’indebitamento a breve e a medio-lungo termine. Nel dettaglio si tratta di un prestito obbligazionario che ha come destinatari gli investitori istituzionali, collocato in base a quelle che sono le condizioni di mercato e in un secondo momento quotato alla Borsa di Lussemburgo.

Composizione portafoglio obbligazionario a medio rischio

In relazione al periodo autunnale che sta per arrivare anche per le obbligazioni vale lo stesso discorso fatto per le azioni, in altre parole c’è chi preferisce non rischiare e puntare alla sicurezza, anche se questo significa avere rendimenti estremamente bassi, e chi invece preferisce correre qualche rischio nella speranza di riuscire a guadagnare di più.

Tuttavia, anche in questo caso il consiglio degli esperti è sempre lo stesso, ossia diversificare il proprio portafoglio in modo tale da rischiare nella speranza di ottenere rendimenti più elevati ma al tempo stesso assicurarsi dei profitti bassi ma certi.

Misura componenti portafoglio investimenti per evitare rischi

Data la situazione di incentezza che continua a caratterizzare i mercati finanziari mondiali, gli esperti non fanno che sottolineare la necessità di diversificare il proprio portafoglio di investimenti per limitare al massimo i rischi. Alla luce di questo consiglio, che trova d’accordo praticamente tutti, gli investitori si chiedono quale sia la misura delle diverse tipologie di investimento che deve andare a comporre il proprio piano di investimenti al fine di evitare rischi inutili.

Inutile dire che tutto dipende da quanto l’investitore sia disposto a rischiare, tuttavia in linea di massima si ritiene che una quota di almeno il 10% di azioni sia in grado di bilanciare i rendimenti a prescindere dalle scelte di mercato. Questa, dunque, rappresenta una soluzione di massima prudenza, chi invece sente di poter rischiare può addirittura arrivare a detenere una quota del 30%.

Prestito obbligazionario Beni Stabili S.p.A.

Il Consiglio di amministrazione di Beni Stabili S.p.A. ha annunciato di aver approvato l’emissione di un prestito obbligazionario della durata massima di cinque anni che sarà collocato in una o più trance presso investitori qualificati, sia italiani che esteri, è esclusa invece qualunque offerta al pubblico.

L’importo complessivo sarà di 175 milioni che potrà essere esteso fino a 200 milioni in caso di increase option da parte dei Joint Bookrunners oppure fino a 225 milioni in caso di esercizio integrale della over-allotment option entro la data indicata dal regolamento.

Emissione bond Italcementi buona risposta del mercato

Sta avendo fin da subito un’ottima accoglienza il bond decennale emesso da Italcementi, infatti le banche che hanno collocato il bond (Banca Imi, Bank of America Merrill Lynch, Bnp Paribas, Societe Generale e Unicredit) hanno già raccolto 3 miliardi e mezzo di euro di ordini.

L’operazione ha un taglio benchmark fino a 750 milioni, e si colloca nel programma Emtn da 2 miliardi che Italcementi ha studiato per allungare le scadenze del debito e diversificare le fonti di raccolta.

Emissione bond Acea decennale tasso fisso

Acea, gruppo di servizi di pubblica utilità attivo nell’acqua e nell’energia elettrica, ha comunicato ufficialmente che fra non molto sarà collocato sul mercato un bond decennale a tasso fisso, con valore totale di 500 milioni di euro.

Lo scopo dell’emissione di questo bond è principalmente quello di finanziare il Piano di Investimenti triennale, ma è anche indirizzato a consolidare l’indebitamento a breve termine della società.

Emissione bond triennale Ubi Banca

Ubi Banca ha dato il via all’emissione di un nuovo prestito obbligazionario, in particolare si tratta di un bond triennale a tasso variabile con importo benchmark.

Stando alle prime indiscrezioni provenienti dal mercato il rendimento sarebbe fissato nell’area di 75 punti base sopra l’Euribor a 3 mesi.

Ubi Banca ha dato mandato a banche molto importanti come Banca Imi, Bank of America Merrill Lynch e Natixis.

Emissione bond senior secured Snai

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Snai ha annunciato ufficialmente nella giornata di ieri l’inizio del roadshow per l’emissione di bond senior secured con valore di 350 milioni di euro, con scadenza nel 2017.

Questa emissione sarà dedicata solamente agli investitori istituzionali/professionali con lo scopo di estendere la scadenza media del debito e finanziare gli investimenti di sviluppo.

Emissioni indicizzate, previsto un aumento dei rendimenti

Dollari

Nel mecato obbligazionario le emissioni indicizzate ai tassi sono tantissime, si va dai classici Cct alle banche, da Unicredit fino ad arrivare a Merrill Lynch, in genere si tratta di scadenze brevi che non superano i cinque anni ma che però consentono di incassare la cedola nel momento dell’anno che si preferisce.

I rendimenti al momento sono piuttosto bassi ma secondo gli esperti a breve si potrebbe assistere ad un rialzo legato ad una ripartita dell’inflazione, per questo motivo si ritiene che sia una buona idea inserire nel proprio portafoglio dei titoli a cedola indicizzata.

Bond Volkswagen in euro con scadenza 2014

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La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha reso noto di voler lanciare un’emissione di bond con scadenza 2014, con un prezzo non ancora specificato, che secondo le ultime indiscrezioni, sarà reso noto solamente fra qualche giorno.

A portare alla luce questo piano dell’azienda di Wolfsburg sono state fonti bancarie, le quali hanno anche saputo dire che gli istituti dietro a questa operazione saranno Hsbc, BayernLB e Commerzbank.

Volkswagen investirà 19,9 miliardi di euro nei prossimi 3 anni, di cui la metà in Germania, e Moody’s ha assegnato al titolo teutonico rating A3, mentre Standard & Poor’s A-.

Emissione bond Enel inviata a Consob

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Se l’accordo tra Enel ed Edf dovesse andare a buon fine, in Italia saranno costruiti quattro impianti nucleari, che sposteranno investimenti per un totale di qualcosa come 18 miliardi di euro.

Nel momento in cui le centrali funzioneranno a pieno regime, si potrà arrivare ad avere il prezzo dell’energia molto minore rispetto a quello attuale: 40 euro per megawatt, contro i 65 odierni per l’energia derivata dal gas o dal carbone.

Emissione bond Seat Pagine Gialle

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Seat Pagine Gialle ha annunciato nella giornata di ieri il lancio di un prestito obbligazionario senior secured del valore complessivo di 650 milioni di euro con scadenza 2017, che verrà offerto ad investitori istituzionali.

Lo scopo di Seat PG è quello di rifinanziare una parte del prestito bancario esistente estendendo così la scadenza media del suo debito. Stando a fonti vicine a Seat PG il bond sarà emesso in 2 tranche, una a tasso variabile ed una a tasso fisso.

Eurobond Intesa San Paolo

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Intesa San Paolo ha effettuato una doppia emissione di obbligazioni sul mercato europeo con un valore complessivo di 2,5 miliardi di euro, destinate ad investitori istituzionali internazionali.

Questi due bond fanno parte del Programma Euro Medium Term Notes di UniCredit e nello specifico il primo ha valore di 1,5 miliardi di euro, tasso variabile a 2 anni, mentre il secondo ha valore 1 miliardo di euro e tasso fisso a 5 anni.