
Trichet ha dichiarato che la politica monetaria della Banca Centrale Europea rimane accomodante, secondo il numero uno dell’Istituto di Francoforte adesso i tassi sono ad un livello adeguato, dopo il rialzo effettuato ieri.
Trichet ha dichiarato che la politica monetaria della Banca Centrale Europea rimane accomodante, secondo il numero uno dell’Istituto di Francoforte adesso i tassi sono ad un livello adeguato, dopo il rialzo effettuato ieri.
Come dichiarato dal presidente della Banca Centrale Europea, nell’Eurozona abbiamo ancora un livello di disoccupazione inaccettabile.
Come dichiarato da Trichet, questa tuttavia non è affatto la linea seguita dalla maggioranza del consiglio direttivo della Banca Europea.
Trichet ha parlato di tassi di interesse appropriati e pressioni inflazionistiche che dovrebbero rimanere limitate, insieme a un percorso di ripresa che continuerà , anche se in maniera ancora moderata e disomogenea.
Secondo Trichet l’euro è ancora una moneta credibile, nonostante i ribassi continui che hanno portato ad una grossa svalutazione la moneta unica nei confronti di dollaro e sterlina.
Come vi abbiamo raccontato qualche tempo fa il deficit ed il debito pubblico nell’Unione Europea sono in netto aumento, e come se non bastasse l’ultima decisione di Moody’s e Standard & Poor’s di tagliare il rating delle finanza pubbliche greche, aumenta le preoccupazioni per il 2010.
Il Governatore Bernanke ha inoltre assicurato che la Fed fornirà alle banche tutto il capitale necessario a superare questa crisi con lo scopo di aiutare il sistema finanziario e ha richiesto un intervento che dovrà evitare il riproporsi di tali situazioni in futuro.
La BoE ha suggerito che nei prossimi mesi manterrà un orientamento più neutrale relativamente ai tassi di interesse e questo potrebbe far vivere rialzi al Gbp nelle prossime settimane.
I dati sull’inflazione sono stati negativi mostrando segni di decrescita dei prezzi e rischi di inizio di un processo di deflazione. Ancor più di quanto detto per il Regno Unito, il discorso post decisione della Banca Centrale avrà la sua importanza.
Infatti Trichet ha sempre una grande influenza sull’andamento del mercato e secondo molti dovrebbe negare la possibilità di ulteriori tagli del costo del denaro.
Il primo elemento che potrà avere degli effetti sull’andamento del dollaro nelle prossime settimane sarà legata alle politiche intraprese da Obama che con un’intenzione di intervenire direttamente nel capitale di grandi banche potrebbe far accrescere il rapporto deficit/pil Usa che si trova al 12,5%.
In questo modo il dollaro e lo Yen hanno finito la giornata in rialzo se confrontati con l’inizio settimana piuttosto burrascoso che aveva visto entrambe le valute perdere parecchie posizioni nei confronti dell’Euro in particolar modo. L’intervento sopra menzionato ha chiarificato che lo stato non ha intenzione di nazionalizzare le principali banche del paese (smentendo le voci che circolavano su Citigroup) ed il programma di rilancio avrà il solo effetto di controllare che le banche in difficoltà siano sufficientemente capitalizzate e potrebbe prevedere degli sforzi ulteriori per iniettare liquidità laddove il mercato richiederebbe sostegno alle banche con maggiori problemi.
I dati relativi al settore manifatturiero sono stati ancora una volta negativi seppur in miglioramento rispetto alla rilevazione precedente rimanendo sotto i 50 punti. I dati relativi a produzione e nuovi ordini sono rimasti ancora molto vicini ai livelli minimi di Dicembre.
I dati sui consumi sono diminuiti piú del previsto calando di circa l’1% nel mese di Dicembre segnando il sesto mese di declino consecutivo. Nello stesso tempo i personal income sono calati dello 0.2% ed é ancora chiaro che i dati stanno riflettendo quanto accaduto nella seconda meta del 2008.