Dati occupazione USA peggio del previsto, Wall Street in calo

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Nella giornata di ieri la borsa americana ha trascinato con sé tutti gli altri principali listini, anche europei. A Wall Street sono stati molto sentiti i dati riguardanti l’occupazione Usa, che si sono rilevati addirittura peggiori delle previsioni.

Comunque i listini americani non sono scesi sotto la soglia psicologica rappresentata dai 1000 punti, il Dow Jones ha chiuso la seduta in ribasso dello 0,42% a 9281 punti, il Nasdaq ha perso lo 0,91% a 1993 punti mentre l’S&P 500 ha ceduto lo 0,30% a 1003 punti.

Luxottica vola spinta dai risultati della trimestrale

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Nella giornata di ieri le borse europee si sono dimostrate forti, facendo segnare buoni guadagni nonostante le perdite fatte registrare dalla borsa americana, dove a causa del calo della domanda di beni durevoli, a Wall Street il Dow Jones ha chiuso in ribasso dello 0,28%, il Nasdaq ha perso lo 0,39% mentre l’S&P 500 lo 0,45%.

Come detto, bene sono andate le piazze del Vecchio Continente, a Milano il Ftse Mib ha guadagnato l’1,35% mentre l’All Share l’1,19%. Cac di Parigi +1,6%, Dax di Francoforte +1,77% e Ftse di Londra +0,53%.

Terna limita le perdite dopo la trimestrale

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E’ stata una giornata molto negativa per tutti i principali listini mondiali ieri, a Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso perdendo l’1,64% a quota 20.012 punti mentre l’All Share ha lasciato sul campo l’1,61% a 20.682 punti. Male anche le altre piazze europee, Parigi -1,23%, Londra -1,25% e Francoforte -1,46%.

Questi dati arrivano sulla scia delle forti perdite a Wall Street, dettate soprattutto dal calo netto sulla fiducia dei consumatori americani.

Wall Street rallentata da Microsoft

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La giornata di ieri in Europa ha fatto registrare chiusure contrastanti, che impediscono così di raggiungere il record delle 10 sedute consecutive di guadagni. Il fattore principale che ha rallentato i mercati sono state le pubblicazioni di trimestrali deludenti come quelle di Microsoft, Amazon e American Express.

Wall Street ha chiuso contrastata con il Dow Jones in rialzo dello 0,27%, il Nasdaq che ha interrotto una serie di 12 giorni consecutivi di guadagni ha perso lo 0,39%, e l’S&P 500 ha segnato un guadagno dello 0,3%. A Parigi -0,22% per il Cac 40, Francoforte -0,84%, Ftse di Londra +0,28%.

Petrolio a 65 dollari, ne risente l’intero settore, Eni su tutte

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Ieri la giornata in borsa in USA è stata segnata inevitabilmente dai dati riguardanti i risultati finanziari di due colossi come Morgan Stanley e Wells Fargo, entrambi negativi. Infatti a Wall Street le chiusure dei listini sono state contrastate, il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,39% mentre il Nasdaq ha segnato un rialzo dello 0,5%.

In Europa le cose sembrano essere andate un po’ meglio, comunque non ci sono stati grandi guadagni in nessuna piazza, a Milano il Ftse Mib ha chiuso a +0,43% e l’All Share a +0,25%. Parigi +0,07%, Londra +0,28% e Francoforte +0,43%.

Spunto importante di Pirelli a Piazza Affari

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Quella di ieri è stata ancora una giornata positiva in borsa, spinta soprattutto dai listini principali americani, aiutati nella risalita dai dati che arrivavano dal superindice dell’economia americana, a Wall Street il Dow Jones ha chiuso in rialzo dell’1,19% a quota 8847,93 punti, il Nasdaq +1,2% a 1909,29 punti mentre l’S&P 500 +1,13% a 950,97 punti.

In Europa si è registrata la sesta giornata consecutiva di guadagni, Parigi si è attestata sul +1,63%, Londra +1,24%, Francoforte +1,04% e a Milano il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni guadagnando l’1,21% mentre il Ftse All Share ha fatto segnare +1,25%.

Wall Street risente del profit warning a Chevron

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Ennesima settimana in rosso per le borse mondiali, sono ben sei chiusure su sette dall’inizio di giugno che segnano netti cali. In particolare la giornata di ieri è stata molto strana per la borsa americana, che ha chiuso in maniera contrastata.

Infatti il Dow Jones ha ceduto lo 0,47% a quota 8145 punti mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,2% a 1756 punti, l’S&P 500 ha lasciato sul campo lo 0,41% a 879 punti. Questo clima di incertezza è dovuto anche al profit warning ricevuto dal gruppo petrolifero Chevron che va a proporre nuovi timori sulla reale ripresa economica e sulla solidità dei conti di molte società. Il titolo ha ceduto l’1,7% in borsa ieri.

Ubi Banca, Mediobanca e Unicredit trascinano giù i titoli bancari

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Ottima chiusura di seduta a Wall Street nella giornata di ieri, che non è stata indebolita dall’annuncio sui dati riguardanti i sussidi di disoccupazione in USA. Il Dow Jones ha chiuso guadagnando il 2,08% a quota 8472,40 punti, il Nasdaq ha segnato +2,08% a 1829,54 punti. L’indice S&P 500 ha chiuso in rialzo del 2,15% a quota 920,28 punti.

A Piazza Affari invece giornata incerta, dopo che nel pomeriggio ha accusato un forte calo dovuto alle perdite dei titoli del settore bancario, si è però ripresa in chiusura di seduta grazie soprattutto ai dati che arrivavano dall’America. Il Ftse ha perso a fine giornata lo 0,52% a quota 18.940 punti mentre l’All Share ha lasciato sul campo lo 0.46% a 19.638 punti.

Ottima seduta per Enel nell’ultimo giorno per l’aumento di capitale

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La settimana in borsa si è chiusa in modo contrastato a Wall Street con il Dow Jones che ha fatto segnare in chiusura di seduta -0.19% a quota 8’539 punti, Nasdaq +1.09% a 1’827 punti e l’S&P 500 +0.31% a 921 punti. In Europa pesano molto i recuperi sul finale della seduta dei titoli energetici e delle utilities, Parigi, che ha chiuso a +0.85% e Londra +1.73% sono state le migliori piazze del Vecchio Continente.

A Piazza Affari invece i listini sono stati rallentati dai titoli assicurativi e bancari, Ftse Mib +0.59% e Ftse All Share +0.69%, ma per come era iniziata la giornata potevano chiudere molto meglio.

Mercoledì contrastato in borsa, male i bancari

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Ieri la giornata di borsa si è chiusa in maniera insolita a Wall Street, il Dow Jones ha chiuso perdendo lo 0.09% mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0.66%, l’S&P 500 ha chiuso in ribasso dello 0.14%.

Questi numeri sono dati soprattutto dai dati riguardanti l’inflazione in maggio negli States, che ha segnato un -1.3%, dato che non si presentava dal 1950. Anche in Europa comunque le borse non se la sono passata meglio, a Piazza Affari il Ftse Mib ha ceduto il 2.89%, il Ftse All Share -2.82%. Il Cac di Parigi ha lasciato sul campo l’1.64%, il Dax di Francoforte -1.86%, Ftse di Londra -1.06%.

Parte male la borsa mondiale

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Giornata di mercoledì che prosegue il periodo negativo iniziato la scorsa settimana, infatti anche dopo i brutti dati di ieri, oggi le cose non sono partite con il piede giusto. A Wall Street il Dow Jones cede l’1.25% a quota 8504 punti, l’S&P 500 cede l’1.27% a 912 punti e il Nasdaq perde l’1.11% a quota 1796 punti.

In Europa le principali borse perdono tutte, il Cac di Parigi -1.17% a 3176 punti, Dax di Francoforte -1.12% a 4836 punti, Ftse di Londra -1.08% a 4282 punti. A Piazza Affari il Ftse Mib cede l’1.85% a 19228 punti.

Lunedì nero per le borse mondiali

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Questa settimana in borsa è iniziata veramente male, nella giornata di lunedì tutti gli indici azionari mondiali principali hanno segnato grosse perdite, a Wall Street il Dow Jones ha perso il 2.13% a quota 8612.13 punti, il Nasdaq ha perso il 2.28% a quota 1816.38 punti, l’S&P/500 è sceso del 2.38% a 923.72 punti.

In Europa non sono andate meglio le cose, il Cac di Parigi ha perso il 3.4%, il Ftse di Londra il 2.47%, il Dax di Francoforte il 3.54%.

Giornata di borsa piatta, Mediolanum sugli scudi

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Ieri in USA sono stati diffusi i dati sull’occupazione nel continente, e nonostante i dati non siano catastrofici come ci si aspettava, la borsa ne ha risentito eccome, chiudendo in parità una giornata che era partita col segno più.

I posti di lavoro tagliati a maggio sono stati 345mila contro i 504mila previsti, ma la disoccupazione in America ha segnato numeri record. Era dal 1983 che non si avevano dati del genere: 9.4% della popolazione. Sulla scia di questi dati il Dow Jones ha chiuso comunque in rialzo dello 0.2% a 8768 punti, il Nasdaq ha perso lo 0.08% a 1849 punti e l’S&P 500 ha chiuso in calo dello 0.23% a 940 punti.

Borse altalenanti nella giornata decisiva per Fiat

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Partono in leggero calo le borse europee in quella che potrebbe essere una giornata decisiva per la questione dell’acquisizione di Opel.

Ieri Wall Street e il FTSE erano chiusi per festività, stamattina a Tokio l’indice Nikkei perdeva lo 0.3%. Nel pomeriggio in USA saranno rilasciati i dati relativi ai prezzi degli immobili e sulla fiducia dei consumatori, nel frattempo a Milano il Mibtel sta facendo registrare -0.83% e l’S&/P Mib -1.19%.