Crollo delle borse europee

I principali indici delle borse europee sono crollati nella giornata di ieri, a causa soprattutto dell’ulteriore accelerazione al ribasso di Wall Street, in seguito al calo netto della fiducia nel mese di giugno dei consumatori.

Tutte le piazze europee sono state colpite dal calo, ma la peggiore di tutte le principali è stata proprio Milano, dove il Ftse Mib ha chiuso in calo del 4,44% a quota 19.236 punti, e l’All Share ha perso il 4,21% a 19.794 punti.

Goldman Sachs fa scendere Wall Street

Le accuse di frode per Goldman Sachs, arrivate da parte della Sec (Securities and Exchange Commission), la Consob a stelle e strisce, hanno spinto inevitabilmente i listini al ribasso, generando una situazione generale di cali.

Goldman Sachs, che è stata accusata di frode nell’ambito della gestione dei mutui subprime ha chiuso la seduta del venerdì in ribasso addirittura del 12,79%, ed anche gli altri titoli del comparto ne hanno risentito pesantemente.

Apple guadagna in scia alle indiscrezioni su un nuovo iPhone

Sul Wall Street Journal sono comparse delle indiscrezioni secondo le quali Apple starebbe per lanciare un nuovo modello di iPhone la prossima estate, nel periodo compreso tra giugno e luglio.

Questa notizia, che viene confermata da tempo anche dai siti di tecnologia, non è comunque la sola, infatti secondo questi rumors la società di Cupertino sarebbe al lavoro anche su un melafonino con supporto alla tecnologia Cdma, che utilizza l’operatore telefonico Verizon Wireless.

Investire a Wall Street

Il primo trimestre 2010 è stato positivo per Wall Street, tuttavia per essere certi che quella registrata nel corso dei primi tre mesi dell’anno è una ripresa reale e non momentanea è necessario attendere due dati molto importanti per l’intero sistema economico americano, ossia il livello di disoccupazione e le vendite dell’iPad, il nuovo prodotto Apple che potrà essere acquistato dal 4 aprile.

Se questi due dati dovessero essere positivi allora significherà che la ripresa registrata è assolutamente reale, in ogni caso gli esperti sono concordi nel ritenere che non sia necessario attendere ulteriori conferme, soprattutto alla luce della ripresa dei profitti aziendali.

Crisi debiti sovrani effetti sugli Usa

A quanto pare in America non possono dormire sonni tranquilli per quel che riguarda gli effetti della crisi greca, che potrebbe avere ripercussioni sull’Europa.

Wall Strett nella scorsa ottava è cresciuto solamente dello 0,6%, sebbene tra gli operatori si sia registrato un grosso ottimismo. Infatti il problema dei debiti sovrani inizia a farsi sentire anche negli States, non solo nei ragionamenti degli economisti, ma per la prima volta nel comportamento dei titoli di stato e delle obbligazioni.

Wall Street tocca i massimi del 2010

Il mercato americano ha proseguito nella sua marcia rialzista anche nella settimana scorsa, chiudendo l’ottava sui massimi del 2010.

Il Dow Jones ha girato al rialzo arrivando molto vicino ai 10.800 punti, il valore massimo dell’anno, mentre l’S&P 500 ha testato quota 1.170 punti, che rappresenta l’ultimo valore da superare prima di poter effettuare un ulteriore allungo verso quota 1.195-2.000.

Nessun rally di fine anno a Wall Street

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Stando alle ultime sedute prima di Natale e soprattutto alle analisi dei maggiori investitori a Wall Street, quest’anno non assisteremo al classico rally di fine anno della borsa americana ma più in generale di tutte le borse mondiali.

Questo perchè comunque il rally di fine anno non è una cosa obbligatoria e soprattutto perchè quest’anno è già stato ricco di successi e di rialzi per praticamente tutti i mercati mondiali, con addirittura un rialzo del 65% rispetto a marzo di Wall Street, che ha fatto sparire le paure di una recessione simile solo a quella degli anni ’30.

Tasso di disoccupazione Usa in calo del 10%

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La settimana scorsa si è conclusa in modo positivo per la Borsa americana, con Wall Street che ha tratto giovamento soprattutto dai buoni dati giunti dal mercato del lavoro.

Nel mese di novembre in USA si è assistito ad una discesa del tasso di disoccupazione abbastanza netto e confortante, infatti tale dato è sceso del 10%, con le buste paga calate solamente nel numero di 11mila unità.

Nella giornata conclusiva di borsa sono stati resi noti anche i dati degli ordini d’industria, in aumento dello 0,6%, un buon risultato se paragonato allo 0,2% che si attendeva.

Cresce la fiducia in Usa, male però Wall Street

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Borse contrastate nella giornata di venerdì, a Wall Street infatti tutti gli indici hanno chiuso in calo a causa delle notizie non troppo confortanti sulla vendita di case nuove in agosto (+0,7% però rispetto al mese precedente) e sugli ordini dei beni durevoli (-2,4% ad agosto).

Il Dow Jones ha lasciato sul campo lo 0,41%, il Nasdaq ha perso lo 0,54% mentre l’S&P lo 0,58%. Nonostante questi dati non incoraggianti sale la fiducia dei consumatori americani toccando quota 73,5 punti raggiungendo il punto massimo da gennaio 2008 a questa parte.

Dati vendite case Usa al ribasso, male le borse

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Ieri è stata una cattiva giornata per tutte le borse mondiali, in particolare a Wall Street si sono sentiti molto i dati sulla vendita di case nel mese di agosto così come il ribasso del prezzo del petrolio.

Il Dow Jones ha perso lo 0,42% a quota 9.707,44 punti, il Nasdaq ha lasciato sul campo l’1,12% a 2.107,61 punti mentre l’S&P ha perso lo 0,95% a 1.050,78. A Milano il Ftse Mib ha chiuso la giornata perdendo l’1,23% mentre l’All Share ha ceduto l’1,12%.

La Fed spinge al ribasso Wall Street

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Giornata di borsa quella di ieri influenzata dalla decisione della Federal Reserve di lasciare i tassi di interesse al minimo storico tra lo 0 e lo 0,25%, ma nonostante questa notizia positiva ed un avvio deciso dei principali listini statunitensi, la giornata a Wall Street si è chiusa in terreno negativo.

A Wall Street l’indice Dow Jones ha chiuso le contrattazioni lasciando sul campo lo 0,83%, il Nasdaq ha perso lo 0,69% mentre l’S&P ha ceduto lo 0,81%. A trainare al ribasso i listini sono stati in particolar modo i titoli del settore energetico e le materie prime.

Timore per il settore auto, finiti i fondi per gli incentivi in Germania

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L’apertura negativa a Wall Street ieri ha fatto chiudere in rosso tutte le borse europee, solamente Londra nel finale è riuscita a recuperare e chiudere praticamente in pari. A Milano il Ftse Mib ha concluso le contrattazioni in calo dello 0,87% a 21,773 punti, mentre il Ftse All Share ha perso lo 0,82% a 22,219 punti.

Il Ftse di Londra come anticipato ha concluso la giornata in pari, Parigi -0,28% e Francoforte -0,14%.

A Piazza Affari si è mosso in controtendenza il titolo di Snam Rete Gas, +1% a quota 3,24 euro, soprattutto grazie all’avvio della copertura da parte di Société Générale,che ha dato al titolo giudizio buy e target price di 3,61 euro.

Borse deboli in avvio, Fiat 500 costruite a Toluca?

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Le borse europee hanno iniziato in territorio negativo la nuova settimana, soprattutto a causa delle decise perdite fatte registrare nei mercati asiatici, dove l’indice Nikkei di Tokio ha perso nella nottata italiana il 3,1%, ma questi cali sono ancora lo strascico della brutta chiusura di venerdì scorso della borsa americana.

A Wall Strett la settimana si era conclusa con il Dow Jones a -0,82% e il Nasdaq a -1,19% dopo il dato deludente sulla fiducia dei consumatori Usa.

Cresce il settore auto, bene Fiat e Pirelli

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Quella di ieri è stata un’altra giornata positiva per la borsa mondiale, ma soprattutto per Piazza Affari, che per l’ennesima volta è stata la miglior piazza del Vecchio Continente, il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,3% e l’All Share ha guadagnato l’1,19%.

Anche le altre borse europee si sono mosse bene, tutte spinte dal buon andamento di Wall Street, e poteva andare ancora meglio se dagli Usa non fossero giunte le notizie del dato sulle vendite al dettaglio di luglio, tornate a scendere dopo il +0,8% di giugno. Parigi +0,48%, Francoforte +0,96% e Londra +0,82%.