
Il divieto, ricordiamo, era stato sancito dalla Commissione lo scorso agosto e per soli 15 giorni. Successivamente ha subito diverse proroghe, fino all’ultima annunciata proprio stamane.

Il divieto, ricordiamo, era stato sancito dalla Commissione lo scorso agosto e per soli 15 giorni. Successivamente ha subito diverse proroghe, fino all’ultima annunciata proprio stamane.



A Piazza Affari il titolo Mps risente del taglio arrivato dalla banca svizzera, nel pomeriggio segna infatti una flessione dello 0,76% a 0,1955 euro.

I motivi che hanno spinto gli analisti della banca svizzera a rivedere la loro valutazione sul titolo del colosso energetico italiano sono diversi, tuttavia tra questi figurano in primo piano il rischio di riduzione degli utili e il rischio di taglio del dividendo.

Gli analisti della banca francese hanno spiegato di aver deciso di rivedere al rialzo il rating sul titolo alla luce dell’ottimo posizionamento del gruppo a livello internazionale e della solidità del suo business nel settore delle utility, soprattutto in virtù della crescente domanda di trasmissioni ad alto voltaggio e di reti sottomarine.


Restringendo il campo all’Ftse Mib, ossia l’equivalente italiano del Dow Jones, nel corso dei 2011 chi ha investito utilizzando la suddetta strategia ha incassato un rendimento in termini di cedole distribuite del 5,1%, ossia un valore superiore rispetto a quello del mercato e ai titoli di Stato di pari durata, nonostante l’elenco comprendeva anche azioni come Fondiaria Sai e Lottomatica, che non hanno distribuito dividendi ai propri azionisti.



Ad influire positivamente sull’andamento del titolo della holding della famiglia Ligresti sono ancora una volta le indiscrezioni di stampa che parlano del possibile ingresso di un nuovo socio in grado di sostenere finanziariamente il gruppo.

A risollevare l’andamento del titolo non sono bastate neanche le rassicurazioni arrivate dall’amministratore delegato Federico Ghizzoni, che stamani si è detto certo della buona riuscita dell’operazione, soprattutto alla luce del fatto che una buona parte dell’aumento è già stata prenotata.

Il netto rialzo registrato dal titolo della casa automobilistica torinese, che nel primo pomeriggio segna un guadagno di oltre due punti percentuali a 3,832 euro dopo essere arrivato a segnare nel corso della mattinata un rialzo del 4%, è da ricercare nell’annuncio dell’aumento della quota detenuta in Chrysler per via del raggiungimento del terzo performance event.
