Quotazione Italcementi non risentirà crisi Egitto

Il titolo Italcementi a Piazza Affari segna un rialzo dello 0,79% a 6,36 euro, favorito soprattutto dalle dichiarazioni di Unicredit in merito alla difficile situazione politica dell’Egitto.

Secondo gli analisti, infatti, le difficoltà politiche del paese si ripercuoteranno in maniera negativa sulle quotazioni delle aziende italiane attive nel settore del cemento. Le previsioni, tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono poi così negative.

Ritorno in Borsa di Socotherm

Dopo essere rimasta lontana da Piazza Affari per oltre due anni, Socotherm è pronta a tornare in Borsa. Il presidente Adolfo Vanucci ha infatti convocato l’assemblea straordinaria dei soci il 16 febbraio in prima convocazione, e nel caso occorra, il 17 febbraio in seconda convocazione.

All’ordine del giorno è prevista l’approvazione di due aumenti di capitale, il primo sarà riservato agli azionisti di minoranza (tra cui figura anche l’ex fondatore e presidente Zeno Soave) che conferisce la possibilità di salire fino al 10% del capitale mediante l’emissione di un determinato numero di nuove azioni.

Bilancio Fiat gennaio dicembre 2010

Fiat ha chiuso il 2010 con un utile netto pari a 600 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 848 milioni di euro registrata nel 2009. Di questi 222 milioni sono riconducibili a Fiat, intesa dopo la scissione, e 378 milioni a Fiat Industrial. Se si escludono gli oneri atipici il miglioramento è di un miliardo di euro circa.

Al 31 dicembre 2010 l’indebitamento netto della società si è ridotto a 2,4 miliardi euro, rispetto ai 4,4 miliardi di euro registrati alla fine 2009, un risultato reso possibile soprattutto grazie alla performance operativa positiva realizzata in tutti i segmenti di business.

Titoli Fiat e Fiat industrial in calo dopo conti CNH

Dopo il rialzo di ieri registrato da Fiat Industrial sulla scia dell’attesa sui conti relativi al 2010 che dovrebbero essere comunicati oggi e delle indiscrezioni di stampa sul probabile lancio del bond Fiat industrial, oggi le quotazioni del lingotto segnano un netto ribasso per via dei conti pubblicati da CNH.

La controllata americana di Fiat Industrial, in particolare, nel corso dell’ultimo trimestre 2010 ha registrato un utile per azione pari a 0,87 dollari a fronte di un utile netto a 209 milioni di dollari. I ricavi sono risultati pari a 4,055 miliardi.

CoCo Bond – Contingent Convertible Bond

Tra le nuove regole di Basilea 3 figurano i cosiddetti CoCo Bond (Contingent Convertible Bond), ossia emissioni che andranno a sostituire le obbligazioni bancarie a seguito di un meccanismo di conversione automatica in azioni qualora il patrimonio dovesse scendere al di sotto di una determinata soglia.

In questo modo, dunque, nel caso in cui le perdite di bilancio dovessero superare una determinata soglia, il capitale bancario si andrebbe a rafforzare automaticamente, evitando la necessità di nuovi salvataggi pubblici.

Bilancio Bulgari ottobre dicembre 2010

In attesa della riunione del Consiglio di amministrazione per l’approvazione del bilancio 2010, fissata per il prossimo 11 marzo, Bulgari ha reso noti i conti relativi al quarto trimestre 2010.

Nell’ultimo trimestre dello scorso anno, in particolare, l’azienda attiva nel settore del lusso ha registrato ricavi in crescita del 20% a 357,8 milioni di euro, mentre se si considera l’intero esercizio lo stesso dato raggiunge quota 1.069 milioni, segnando così una crescita del 15,4%.

Previsioni settore bancario italiano Morgan Stanley

Morgan Stanley ha avviato la copertura sul titolo Ubi Banca fissando un rating “underweight” e un prezzo obiettivo a 7,80 euro, ossia superiore dello 0,14% rispetto alla quotazione attuale.

Contestualmente all’avvio della copertura su Ubi Banca, Morgan Stanley ha tagliato le stime Eps 2011-2012 delle banche italiane dell’8% circa, in quanto ritiene che l’avvicinarsi di una soluzione alla crisi del debito sovrano abbia contribuito a spingere al rialzo le relative quotazioni ma allo stesso tempo è evidente la persistenza del rischio sugli utili alla luce degli elevati costi dei finanziamenti.

Investire nell’arte contemporanea

Investire in opere d’arte non significa solo spendere milioni di euro per quadri famosi, in quanto in questo caso l’investimento iniziale è molto elevato e quindi accessibile solo a una ristrettissima categoria di investitori. La maggior parte delle persone che scelgono questa tipologia di investimento, infatti, puntano ad opere di artisti emergenti che sono soliti attirare l’attenzione dei collezionisti o delle riviste specializzate.

In questo caso, infatti, l’investimento iniziale è più accessibile e il valore che l’opera acquista nel tempo potrebbe rivelarsi piuttosto proficuo.

Bilancio Banca Leonardo gennaio dicembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Banca Leonardo ha esaminato i dati preliminari relativi al 2010, chiuso con ricavi netti in crescita del 9% a 192 milioni di euro. I ricavi generati, in particolare, sono stati realizzati per il 41% in Italia e per il 59% nel resto d’Europa. Di vitale importanza a riguardo sono state le commissioni, che rappresentano complessivamente il 73% dei ricavi totali.

Nel corso dello scorso anno la banca ha realizzato un risultato netto positivo per circa 44 milioni rispetto a 26 milioni del 2009, in crescita del 70% circa rispetto al 2009.

Quotazione Parmalat in rialzo per rinnovo Cda

Il titolo Parmalat segna a Piazza Affari un rialzo del 5,02% a 2,25 euro, sulla scia delle indiscrezioni di stampa secondo cui il gruppo di fondi, che ha tra le mani complessivamente il 17% dell’azienda di Collecchio, starebbe preparando una lista in vista della riunione dell’assemblea degli azionisti per il rinnovo del Consiglio di amministrazione e che andrebbe ad escludere gli attuali membri, compreso Enrico Bondi in qualità di Ceo.

Alla luce di queste indiscrezioni, dunque, sono in molti a pensare che da qui ad aprile, quando si riunirà l’assemblea, saranno diverse le pressioni dei fondi verso Bondi al fine di ottenere una maggiore focalizzazione sulle strategie da attuare.

Bilancio Siemens ottobre dicembre 2010

Siemens ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre fiscale terminato lo scorso 31 dicembre con ricavi in crescita del 12% a 19,49 miliardi di euro e con un utile netto in aumento del 16% a 1,72 miliardi di euro, in altre parole il miglior risultato realizzato dal gruppo tedesco dalla sua nascita ad oggi.

I dati realizzati nell’ultimo trimestre 2010 si sono rivelati superiori alle attese degli analisti, che avevano atteso ricavi pari a 18,95 miliardi ed un utile netto pari a 1,5 miliardi. L’utile operativo ha registrato una crescita del 6% a 2,23 miliardi.

Investire in opere d’arte

Quando si parla di beni rifugio si pensa sempre all’oro e agli altri metalli preziosi, trascurando invece le opere d’arte, una tipologia di investimento che negli ultimi anni ha mostrato i migliori risultati in termini di rischio e rendimento. Le opere d’arte, infatti, hanno saputo resistere meglio all’impatto della crisi economica rispetto agli altri principali settori di investimento, incluso quello dell’oro e degli immobili.

Nonostante questo in Italia continuano ad essere davvero poche le persone che scelgono di investire così i loro soldi. Il problema principale sta negli elevati costi delle transazioni e nei vincoli di accessibilità di natura istituzionale e finanziaria, che finiscono per sfumare il potenziale interesse degli investitori.

Previsioni Eps Credem riviste al rialzo

Dopo aver avviato la copertura sul titolo Fiat Industrial, Nomura si è pronunciata anche su Credem confermando la raccomandazione “buy”, il target price a 5,3 euro e aumentando le stime Eps 2010 a 0,36 euro per azione dai precedenti 0,35 euro per azione e a 0,46 da 0,45 euro per azione per il 2011.

La decisione di alzare le stime Eps è stata presa a seguito di un incontro con il management, al termine del quale gli analisti di Nomura hanno fatto sapere che le nuove stime includono commissioni più elevate, un minore net interest income, accantonamenti per le perdite sui crediti più elevati e un minore impatto sull’utile per azione.

Aumento di capitale Zucchi

Il consiglio di amministrazione di Zucchi ha approvato ieri pomeriggio l’aumento di capitale da 30 milioni di euro destinato a reperire le risorse finanziarie necessarie non solo per consentire una corretta gestione dell’attività operativa ma anche e soprattutto per pagare i debiti commerciali già scaduti e per riportare la posizione debitoria su livelli decisamente più adeguati alle condizioni generali dell’azienda.

L’operazione, in particolare, prevede che 15 milioni saranno conferiti in azioni di nuova emissione al prezzo di 10 centesimi l’una, che saranno offerte in opzione ai soci nel rapporto di 27 nuovi titoli ogni 5 posseduti.