
Alla luce dei risultati realizzati nell’intero 2009 il consiglio di amministrazione ha fatto sapere che intende proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo pari a 0,06 euro per azione, in aumento del 9,1% rispetto al 2008.
Alla luce dei risultati realizzati nell’intero 2009 il consiglio di amministrazione ha fatto sapere che intende proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo pari a 0,06 euro per azione, in aumento del 9,1% rispetto al 2008.
I dati sono stati diffusi attraverso una nota in cui viene spiegato che il risultato netto comprende sia il contributo di Banca Itelease sia l’impatto negativo di 350 milioni che deriva dalla valutazione delle passività di propria emissione.
I ricavi sono calati a 81,9 milioni dai 113,7 milioni dello scorso anno, in particolare l’area Media Commerce ha registrato ricavi pari a 51,5 milioni di euro, ossia in calo del 40% rispetto al 2008, mentre l’area Media Locali ha registrato ricavi pari a 30,4 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto al 2008. In peggioramento anche la posizione finanziaria netta che ha raggiunto i 16,6 milioni di euro da 16,1 milioni di euro registrati al termine del 2008.
A far ben sperare è soprattutto il comparto dei quotidiani che secondo le stime solo in questi due Paesi nel primo trimestre dell’anno dovrebbe far registrare un incremento del 5% circa, anche per i magazine è prevista una crescita, sebbene in misura inferiore. Se si considera l’intero 2010, invece, le previsioni vedono una crescita complessiva del 3% in Italia e del 7% in Spagna.
Se questi due dati dovessero essere positivi allora significherà che la ripresa registrata è assolutamente reale, in ogni caso gli esperti sono concordi nel ritenere che non sia necessario attendere ulteriori conferme, soprattutto alla luce della ripresa dei profitti aziendali.
In ogni caso le somme possono già essere tirate, sulla base dei dati pubblicati da CorrierEconomia l’indice Ftse Mib risulta essere superiore al 3%.
Credit Suisse ha inoltre alzato le stime sui ricavi, portandoli a 12,26 miliardi dai precedenti 11,45 miliardi di dollari, e quelle sull’utile per azione, che sono passate a 2,57 dollari dai precedenti 2,27 dollari.
Contestualmente sono stati diffusi i dati relativi al 2009 da cui emerge una perdita di 769 milioni di euro, peggiore delle attese e dovuta soprattutto alle pesanti svalutazioni delle riserve in azioni che hanno addirittura superato i 600 milioni di euro.
La raccolta è cresciuta del 9,1% a 155,39 miliardi mentre gli impieghi sono cresciuti del 4,9%. Il margine di intermediazione è calato del 7% a 5,53 miliardi di euro mentre il margine della gestione finanziaria e assicurativa ha registrato una flessione del 2,2% a 5,7 miliardi di euro.
I ricavi sono invece aumentati del 17% a 6,4 miliardi, in questo caso il dato è riuscito a superare le stime degli esperti che avevano ipotizzato ricavi per 6,3 miliardi.
La decisone della banca d’affari deriva non solo dagli ottimi risultati che il sito di aste online più famoso al mondo ha registrato nell’ultimo periodo ma anche e soprattutto da quelle che sono le prospettive di crescita di PayPal, il metodo di pagamento più diffuso sul web.
La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che in base a quelle che sono le sue previsioni l’azienda telefonica britannica difficilmente registrerà una nuova crescita in Europa, il motivo principale resta l’elevata concorrenza che nell’ultimo periodo sta diventando ancora più agguerrita per via dell’ingresso sul mercato di nuovi operatori.
Sempre secondo le indiscrezioni di stampa l’alleanza tra le due case automobilistiche prevede anche l’ingresso nelle rispettive partecipazioni con una quota simbolica del 3%.
Il debito complessivo di Dubai World ammonta a 23,5 miliardi di dollari, il governo di Dubai ha deciso di convertire il suo credito di 8,9 miliardi di dollari, ovvero il 38% del totale, in azioni delle società .