
Sono invece 16 le banche secondo gli stress test che in caso di choc economico vedrebbero il Core Tier 1 scendere tra il 5% ed il 6% cioè vicino alla soglia minima di resistenza.
Sono invece 16 le banche secondo gli stress test che in caso di choc economico vedrebbero il Core Tier 1 scendere tra il 5% ed il 6% cioè vicino alla soglia minima di resistenza.
La famosa banca newyorkese, infatti, che serve circa 90 milioni dei più facoltosi clienti, è riuscita più d’ogni altra a cavalcare l’onda della ripresa e, soprattutto grazie all’ottimo comparto di investimento di cui può disporre, risollevarsi e ottenere profitti da capogiro.
Il titolo, ovviamente, ha tratto incredibile beneficio dalla notizia, schizzando in borsa e raggiungendo quota 22,74 a +2,16% guadagnando in brevissimo tempo circa 1/3 del volume complessivo di un’intera seduta.
Per quanto riguarda il primo punto, così come auspicato da Mario Draghi nel corso del suo intervento annuale presso l’ABI (Associazione Bancaria Italiana), l’aumento di capitale, già approvato all’unanimità dal CdA, sarà programmato nel corso della prossima riunione dell’assemblea ad agosto, quando si deciderà l’entità della ricapitalizzazione e i tempi della stessa.
La compagnia assicurativa transalpina aveva già intrapreso la procedura di acquisizione al punto da inviare all’Isvap una richiesta specifica al fine di poter acquisire il 20% del capitale della società facente parte del Gruppo Ligresti.
Secondo il Financial Times,il governatore di Bankitalia e prossimo presidente della Bce, Mario Draghi, “deve chiedere a Unicredit, le cui azioni sono state ultimamente le più deboli, di unirsi ad altri nell’effettuare un aumento di capitaleâ€.
Negli scorsi mesi i più importanti istituti bancari, da Intesa Sanpaolo a Banco Popolare, da Ubi Banca a MontePaschi fino Popolare Milano hanno varato un aumento di capitale.
La vendita dei titoli di stato, pur mostrando un aumento dei rendimenti richiesti (dal 2,147 al 3,67), ha ottenuto una domanda che ha superato di una volta e mezzo l’offerta.
Si è innescato il cosiddetto effetto rimbalzo, guidato dalle banche e accompagnato da un restringimento dello spread Btp/Bund dopo il nuovo massimo di inizio seduta.
In avvio di scambi Banco Popolare cede il 2,92%, Mps il 2,94%, Bpm il 2,51%, Mediobanca il 2,44%. Pesanti anche FIAT (-4,9%) oltre a tutti i titoli assicurativi e finanziari.
La maggior parte della sottoperformance però è stata causata da player medio-piccoli che hanno aumentato il capitale rispetto alla loro capitalizzazione di mercato e che hanno meno economie di scala.
BP inoltre non ha alcuna intenzione di convertire il bond soft mandatory da un miliardo, ha detto Saviotti.
Queste indiscrezioni sostengono che l’Autorità bancaria europea (Eba) annuncerà che 10-15 banche sottoposte agli stress test non li hanno superati. I risultati saranno pubblicati il prossimo 13 luglio.
Nella giornata di oggi apprendiamo invece che sono stati rinviati gli aiuti dell’Unione Europea alla Grecia ed il rischio di un fallimento è elevatissimo soprattutto per via di un governo non troppo solido.