
Finora, infatti, i dati rilasciato sono risultati decisamente sotto le aspettative, per un motivo o per l’altro, e lo Stoxx Europe 600 Automobile & Parts ha già perso oltre 1 punto percentuale.
Finora, infatti, i dati rilasciato sono risultati decisamente sotto le aspettative, per un motivo o per l’altro, e lo Stoxx Europe 600 Automobile & Parts ha già perso oltre 1 punto percentuale.
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2011 i ricavi sono stati pari a 2.789,3 milioni, in crescita del 17,7% rispetto al primo semestre 2010, mentre il risultato operativo post oneri di ristrutturazione ha registrato un incremento del 51,2% a 290,1 milioni. La redditività si è attestata al 10,4% dall’8,1% del primo semestre 2010.
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2011, in particolare, l’utile netto si è attestato a 576 milioni di euro, in crescita di 29 milioni di euro (+5,3%) rispetto al primo semestre 2010, mentre l’utile netto del secondo trimestre 2011 è stato di 271 milioni di euro, ovvero in aumento di 25 milioni di euro (+10,2%,) rispetto al secondo trimestre 2010.
La seduta del 26 luglio 2011 si è chiusa, per STM, in calo dell’11,51% a 5,6900 euro. Giornata nera, dunque, per l’azienda italo-francese leader nel settore dei semiconduttori che rappresenta soltanto l’ultima di una lunga serie di fallimenti che certificano uno stato di crisi ormai perdurante da inizio anno.
I dati pessimi fatti registrare ieri, comunque, sono frutto delle previsioni degli analisti per il terzo trimestre che si dovrebbe chiudere con fatturato compreso nel range tra -5 e +2%, un gross margin del 35% e una domanda compresa tra lo 0 e il +5%.
Il margine operativo del gruppo è calato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dal 4,1% al 2%, come diretta conseguenza del fatto che Amazon anche in questo trimestre ha continuato ad investire pesantemente in nuovi prodotti, servizi e nella rete di distribuzione.
Nel periodo compreso tra aprile e giugno 2011, in particolare, la casa automobilistica torinese ha realizzato un utile netto pari a 1.237 milioni di euro. Il comunicato attraverso il quale sono stati resi noti i risultati ha specificato che il raggiungimento di tale risultato è stato reso possibile soprattutto grazie a proventi netti atipici per 1.058 milioni di euro e derivanti dalla valutazione della quota detenuta in Chrysler in conseguenza del consolidamento.
Se si escludono le voci straordinarie, l’utile di STM nel secondo trimestre è ammontato a 0,14 dollari per azione. Le previsioni degli analisti erano in media di ricavi a 2,57 miliardi e utile di 0,22 dollari per azione.
Tuttavia il gruppo ha dovuto accusare una perdita di 62 milioni di euro, mentre nello stesso periodo del 2010 si era registrato un saldo positivo di 142 milioni.
Le previsioni degli analisti erano di utile netto a quota 225 milioni e indebitamento netto industriale a 1,825 miliardi.
Tra esse segnaliamo Caterpillar, Verizon, McDonald’s e General Electric.
Nello scorso trimestre la compagnia aerea irlandese ha fatto registrare un aumento dell’utile netto dell’1% a quota 139,3 milioni di euro, un risultato inferiore alle previsioni degli analisti, i quali avevano stimato 151 milioni di euro di utile.
Se si escludono le voci straordinarie l’utile di GE è stato di 0,34 dollari per azione, contro previsioni degli analisti di 0,32 dollari.