
Trimestrale BNP Paribas e Barclays

L’utile netto consolidato dei sei mesi è cresciuto del 5,4% rispetto alla prima metà del 2010, a quota 75,2 milioni, non raggiungendo le stime previste da Mediobanca di 78 milioni e di Equita di 107 milioni.
Per quanto riguarda i dati economici possiamo affermare come la Lundin Mining sia cresciuta di circa 42 milioni di dollari (da 15,1 a 57,7) rispetto al pari periodo del 2010 (dati relativi agli utili) mentre di circa 1 milione di dollari (183,1 contro 184) rispetto al Q2 2010 (dati relativi ai ricavi).
Il prezzo delle azioni, dunque, si è assestato a circa 0,10 dollari al pezzo, rispetto agli 0,07 dello scorso anno.
Il calo, che come si può evidenziare dai grafici è cominciato intorno alle 09.30 di venerdì, è stato progressivo ed inarrestabile, facendo perdere alle azioni ben 9 centesimi di euro in una solo giornata.
Il motivo della seduta nera a Piazza Affari è da ricercarsi, secondo gli analisti, nella pubblicazione dei bilanci relativi a questa prima frazione del 2011, in particolare al periodo compreso tra aprile e giugno.
Come spiegato in un comunicato della società , questo calo è riconducibile al minore risultato netto della controllata Sorgenia, che nel primo semestre del 2010 aveva beneficiato di un credito fiscale.
Il primo semestre si è chiuso con un utile netto in calo del 6% a 3,8 miliardi di euro mentre l’utile netto adjusted è aumentato del 4% a 3,63 miliardi di euro.
L’andamento positivo riguarda sostanzialmente tutti i settori in cui opera il gruppo, in particolare la crescita più marcata è stata registrata dal settore delle applicazioni per autovetture (+15,6%), per i veicoli commerciali (+31,5%) e per le motociclette (+22,5%).
Nel periodo in esame, in particolare, l’utile netto di Mediaset ha registrato un calo di oltre 30% a 164,4 milioni di euro, rispetto ai 241,6 milioni registrati nello stesso periodo del precedente esercizio. L’Ebit è passato a 341,5 milioni dai precedenti 485,2 milioni di un anno fa, mentre i ricavi sono calati dell’1% a 2.253,4 milioni.
Come comunicato da Lottomatica stessa, nel secondo trimestre la società ha potuto beneficiare di una miglior performance del Lotto, della crescita continua del Gratta e Vinci e del sostegno derivante dagli apparecchi da intrattenimento.
Nonostante questo, però, il titolo ha fatto registrare, in chiusura, un flessione dell’0,89% a quota 4,9100 euro.
Nel periodo in esame l’Ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti è stato positivo per 56,5 milioni, mentre l’Ebitda post oneri e proventi non ricorrenti è risultato positivo per 47,3 milioni.
Bisogna segnalare, inoltre, come la svalutazione dei titoli governativi greci, a causa del secondo piano di salvataggio della Grecia, abbia profondamente inciso sulle performance del gruppo milanese, facendo registrare un ribasso degli utili di oltre il 30% (14,2 milioni di euro) ed assestando il risultato finale sui 98,6 milioni di euro rispetto ai 111 previsti alla vigilia.
La raccolta netta, infine, è stata pari a 1.481 milioni di dollari, e le masse amministrate sono cresciute del 9% a quota 46.723 milioni di euro.
I ricavi del gruppo nella prima metà del 2011 sono calati del 3% a 8,43 miliardi di euro. L’Ebitda adjusted ha ammontato a 440 milioni di euro, contro i 586 milioni di un anno prima, segnando così un calo del 25%.
Nella prima metà del 2011 l’utile netto di Saipem è aumentato del 15,3% a 438 milioni di euro, i ricavi sono cresciuti dell’11,8% a 6,02 miliardi di euro.