Piazza Affari in netta ripresa

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A seguito della chiusura positiva di Wall Street (che ha bilanciato un pò i conti dopo la flessione di 6,1% del Pil) nella giornata di ieri, oggi anche Piazza Affari è in netta ripresa.

Ieri la Fed ha annunciato come la recessione stia rallentando aiutata dalle prospettive future dell’economia. Arrivano segnali incoraggianti anche dall’Oriente, in Giappone la capacità produttiva industriale è tornata positiva dopo addirittura 6 mesi.

Titolo Fiat in rialzo dopo i risultati europei

fiat

Fiat Group Automobiles durante il mese di Marzo è riuscito ad aumentare ulteriormente la sua quota di mercato raggiungendo il 9,2% rispetto al 7,4% dello scorso anno, confermandosi così al quarto posto tra i costruttori europei.

L’andamento positivo di Fiat, tuttavia, si è mostrato in controtendenza rispetto all’andamento europeo dove, durante il primo trimestre, le vendite di auto sono calate del 17,2% mentre le immatricolazioni sono diminuite del 9% rispetto al primo trimestre del 2008.

Unicredit e Intesa Sanpaolo volano in borsa

intesa-sanpaolo

In un comunicato non ancora ufficiale la banca più importante del mondo per giro d’affari Citigroup ha fatto sapere di aver registrato un “trimestre” (gennaio-febbraio) deliziosamente positivo e questo ha fatto registrare delle ottime ascese anche a gran parte delle borse europee in scia alla crescita di Citigroup.

Citigroup ha fatto sapere di aver ricavato nel solo primo biennio 2009 la bellezza di 19 miliardi di dollari molto probabilmente grazie anche alla proposta della FED di diminuire il costo del denaro a zero al fine di riuscire a uscire da questa crisi economica che ha fatto stagnare il mercato mondiale con picchi nel settore immobiliare e in quello delle auto.

Borse in rosso, male Citigroup ed Enel per via dell’aumento di capitale

Foto che mostra un toro e un orso indice dei periodi della borsa

Wall Street ha registrato una nuova pesante discesa durante questa settimana che ha trainato gran parte degli indici delle borse europee. Tra le cause di questa perdita (-1,66% il dowjones, -0,98 il Nasdaq) è stato il progetto annunciato da Obama che prevede di aiutare per la terza volta il colosso statunitense CitiGroup con il quale il governo è riuscito a siglare un accordo. Nonostante ciò, il titolo della banca più grossa del mondo ha perso oltre il 42% del proprio valore azionario che ha causato appunto ribassi agli indici di Wall Street.

Obama durante questa settimana ha promesso anche sostegni al settore auto e nuovi sistemi di tassazione per i ricchi americani che andranno a sostenere le spese mediche per i meno abbienti.

Borse: ancora un tracollo

borsa americana vista dal fronte

Anche la giornata di ieri si è rivelata assolutamente da dimenticare per le borse di tutto il mondo.

Tutti gli investitori vendono, con conseguente perdita di fiducia e calo degli indici borsistici mondiali.

In Europa, addirittura, stiamo vivendo la crisi maggiore dal 1987 mentre il Dow Jones, per la prima volta dal 1984, è sceso sotto i 10.000 punti.

Finmeccanica, il futuro non fa paura

finmeccanica, azienda italiana di classe

Dimostrando una fiducia impeccabile sulle proprie potenzialità, Finmeccanica ha annunciato di voler mantenere invariati gli obiettivi finanziari 2008.

La notizia non sarebbe stata sorprendente qualora l’azienda aerospaziale stesse attraversando un periodo ordinario. Ma in un clima di discreta tensione quale quello attuale, il comunicato di Finmeccanica ha un indubbio effetto rasserenante.

Piazza Affari altalenante per le banche

borsa italiana spa vista di fronte

La seduta di ieri per Piazza Affari è stata alquanto altalenante e ricca di sorprese, soprattutto per gli istituti bancari.

Dopo aver perso quasi il 25%, Unicredit ha avuto una incredibile ripresa nonostante il brutto inizio, facendo registrare un ottimo +11% durante il pomeriggio, quando in mattinata il titolo era stato sospeso per eccesso di ribasso. La ripresa del titolo sarebbe da collegarsi alla notizia dell’entrata in vigore della legge che vieta le vendite allo scoperto senza delle precise garanzie.

A un click dalla borsa per Yoox

Federico Marchetti all\'interno del suo atelier

Si chiama Federico Marchetti e ha 39 anni e nell’ambiente del commercio elettronico italiano è uno tra i più grandi imprenditori dopo aver fondato nove anni fa il portale per la vendita di vestiti di marca YOOX.

A Marchetti l’idea arrivò nel natale di 9 anni fa e dopo un tempo di rodaggio fisiologico, il suo portale oggi lo si può definire leader indiscusso nel settore.

Stop alla vendita allo scoperto

novità dal mondo consob

Dal 23 settembre, fino al 31 ottobre, la Consob, Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, ha vietato la vendita dei titoli di banche ed assicurazioni allo scoperto.

La nota diffusa nella serata di ieri dalla stessa Consob afferma: “La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha deliberato oggi che la vendita di azioni di banche e imprese di assicurazioni quotate nei mercati regolamentati italiani e ivi negoziate debba essere assistita dalla disponibilità dei titoli da parte dell’ordinante al momento dell’ordine e fino alla data di regolamento dell’operazione” (fonte: www.finanzaonline.com).

Saras, profitti in crescita dell’85%

Saras

Saras, la compagnia della famiglia Moratti proprietaria della raffineria più importante di tutto il Mediterraneo, ha concluso il secondo trimestre riportando utili in crescita dell’85% in seguito a un rigoroso taglio degli oneri finanziari e grazie all’accresciuta produzione di diesel, che per la compagnia rappresenta un business più redditizio di altri prodotti di derivazione petrolifera.

I profitti netti di Saras sono così saliti a 251,5 milioni di euro, con un vistoso balzo in avanti rispetto ai 136 milioni di euro ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno.

Geox, utili in crescita del 13%

GeoxGli utili di Geox, società attiva principalmente nel campo delle calzature, con una buona posizione nel mercato ottenuta grazie ai suoi prodotti di qualità, ha annunciato utili semestrali in crescita del 13% rispetto ai profitti conseguiti durante il primo semestre del 2007.

Vediamo meglio in dettaglio l’analisi di tale notizia;

Mibtel, indice borsa italiana

Mibtel

Il MIBtel, acronimo per Milano Indice Borsa telematica, è l’indice principale della Borsa Italiana, poichè riassume le azioni quotate su MTA e MTAX, dove l’MTA è il Mercato Telematico Azionario, uno dei quattro comparti del mercato della Borsa Italiana, dove vengono negoziati diritti di opzione, obbligazioni convertibili, warrants e azioni.

Investire nel settore farmaceutico

Il settore farmaceutico, soprattutto in un periodo di crisi del mercato come quello che stiamo affrontando in questi mesi, rappresenta un punto fermo su cui investire. I titoli del settore farmaceutico, così come quelli del settore alimentare, sono per loro natura difensivi e riescono a controllare le perdite e reagire ai momenti difficili meglio che titoli di altri settori, come quello bancario o quello energetico.

L’andamento anti-ciclico dei titoli del settore farmaceutico è la loro forza. Il mercato dei farmaci conosce solo piccoli momenti di ribasso, dal momento che l’acquisto dei farmaci prescinde da motivazioni di tipo economico ed è correlato solo allo stato di salute della popolazione.

I titoli forti di questo settore sono quelli ricollegati alle grandi multinazionali del farmaco, quali Roche, Merck, Novartis, Astrazeneca, Glaxo e Pfizer, per citarne alcuni. Le ultime quattro settimane, in particolare, mostrano una particolare vivacità di questi titoli, con incrementi a cifra doppia per Glaxo, Astrazeneca e Novartis.

Un po’ meno positivo l’andamento di Pfizer, mentre sono decisamente negative le quotazioni di Roche. Nonostante ciò, la Roche ha recentemente concluso alcune importanti acquisizioni e quindi il titolo dovrebbe tornare a salire nelle prossime settimane.

Investire nei titoli TLC

Investire nel settore delle TLC, i titoli che fanno riferimento alle aziende che si occupano di telecomunicazioni, può essere un’esperienza non sempre positiva. L’andamento di questi titoli è spesso altalenante, incerto e fortemente influenzato dalle scelte economiche intraprese dal mercato globale.

Grande scalpore ha generato, per esempio, il grande ribasso subito dal tandem Retelit – Eutelia. In particolare la prima, Retelit, società che gestisce una rete nazionale di comunicazione in fibra ottica e alle prese con un aumento di capitale, ha fatto registrare perdite pari al 30% rispetto alla settimana precedente. L’operazione di emissione di nuove azioni (che saranno collocate al prezzo indicativo di 0,42 euro) si concluderà il 18 luglio, con un emissione totale di 75,06 milioni di azioni ordinarie che andranno a sostituire i vecchi titoli in ragione di 8 nuove azioni ogni 9 precedentemente possedute. Minori le perdite di Eutelia (-4%) che secondo alcune voci circolanti dovrebbe essere acquisita da Wind.