
Non sono servite a risollevare l’andamento della quotazione nemmeno le buone notizie arrivate dalla Libia, dove ribelli libici entro le prossime tre settimane potrebbero riprendere la produzione di petrolio in due giacimenti.
Non sono servite a risollevare l’andamento della quotazione nemmeno le buone notizie arrivate dalla Libia, dove ribelli libici entro le prossime tre settimane potrebbero riprendere la produzione di petrolio in due giacimenti.
La banca d’affari svizzera ha infatti fissato rating “buy” sul titolo e prezzo obiettivo a 18 euro, ossia un valore superiore di oltre l’80% rispetto al prezzo attuale. Ubs è quindi convinta che il titolo Prysmian nel corso delle prossime settimane darà delle grandi soddisfazioni ai suoi azionisti, a sostenere questa sua previsione è l’imminente diffusione dei risultati relativi al secondo trimestre dell’anno, attesi per il 29 agosto.
La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di tagliare il target price in quanto continua a ritenere poco attraente il rapporto tra rischio e rendimento offerto dalla compagnia assicurativa triestina a causa dei rischi di bilancio derivanti principalmente dal mix di prodotto, della crisi del debito sovrano che sta colpendo alcuni paesi della zona euro e della generazione di cassa relativamente bassa.
L’ultima banca d’affari in ordine di tempo ad aver espresso un giudizio positivo sul titolo Ferragamo è Goldman Sachs, che ha comunicato di aver avviato la copertura sul titolo fissando rating “buy” e target price a 16 euro per azione.
Il manager, in particolare, durante l’intervista ha affermato che la joint venture con Fiat non ha portato ai risultati sperati, circostanza che ha causato la perdita di circa metà degli investimenti effettuati dal gruppo.
Si tratta di un brevetto molto importante per MolMed in quanto le conferisce il diritto all’esclusiva fino 2025, con possibilità di estensione del termine di altri cinque anni, nei 29 Paesi aderenti alla convenzione sul brevetto europeo.
La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di rivedere al ribasso la sua valutazione sul titolo alla luce della revisione al ribasso delle stime per l’anno in corso relative all’intero settore.
Il broker ha motivato il suo giudizio sul titolo spiegando che a suo avviso Salvatore Ferragamo rappresenta un’azienda solida e ben posizionata sul mercato, con margini di crescita ben superiori rispetto a quelli delle altre aziende concorrenti.
La presa di coscienza del quasi certo mancato raggiungimento dell’obiettivo prefissato entro la fine dell’esercizio in corso deriva i in larga parte dai dati registrati alla fine dello scorso mese, in particolare al 30 luglio 2011 le vendite della Fiat 500 si sono attestate a 8.000 unità negli Usa e a circa 3.000 unità in Canada.
La banca francese ha infatti confermato il rating buy sul titolo Pirelli, con target price a 8 euro per azione. Societe Generale ha alzato le stime di Pirelli in seguito alla joint venture in Russia con Russian Technologies e in attesa di nuovi dettagli dal piano industriale 2012-2014, che sarà reso noto a novembre.
La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di rivedere al ribasso la sua valutazione sul titolo in quanto i dati relativi al periodo compreso tra gennaio e giugno 2011 si sono rivelati inferiori alle attese degli analisti, soprattutto sul fronte della redditività .
Le vendite allo scoperto, ricordiamo, sono un meccanismo speculativo attraverso il quale gli investitori vendono una determinata azione senza possederla realmente. Le azioni vendute sono infatti prese in prestito, vendute e ricomprate in un successivo momento per restituirle al proprietario.
A riportarle è il Corriere della Sera che, analizzando i movimenti francesi in vista del rinnovo del patto di sindacato di Piazzetta Cuccia, rende noto che Vincent Bollorè nei giorni scorsi ha approfittato dei prezzi bassi per salire in Mediobanca e portare la sua quota al 5,35%.
A spingere al ribasso i principali indici azionari europei è stato soprattutto il crollo delle banche francesi sulla scia delle indiscrezioni circolate nel corso delle ultime ore, secondo cui una banca asiatica avrebbe deciso di tagliare le linee di credito concesse ad alcune tra le principali banche francesi.