Titolo Eni declassato da Moody’s e Ing

Moody’s ha deciso di declassare il titolo Eni portando il rating senior unsecured di lungo termine da Aa2 ad Aa3, confermando al contempo il rating di breve termine P-1.

La decisione dell’agenzia di rating deriva soprattutto dalla convinzione che Eni non riuscirà entro breve a recuperare le perdite accumulate nel corso del periodo più difficile della crisi economica, durante il quale il colosso energetico ha visto lievitare il proprio debito a causa di un generale rallentamento dell’attività che ha causato una riduzione dei profitti.

Investire in Borsa autunno 2010

La situazione dei mercati azionari continua ad essere instabile e incerta, per cui guardando ai possibili investimenti da effettuare nelle prossime settimane bisogna distinguere a seconda di quelle che sono le previsioni per i prossimi mesi.

Secondo gli esperti, in particolare, i pessimisti, ossia coloro che temono una nuova recessione e che considerano fondato il pericolo di un’imminente deflazione dovrebbero puntare a settori che risentono poco dell’evoluzione del ciclo economico, come i beni di largo consumo, le utilities e i farmaceutici (es. Snam Rete Gas, Soris, Telecom Italia, Terna e Danone).

Quotazioni più resistenti a Piazza Affari

Inutile ricordare quali sono stati gli effetti della crisi economica e finanziaria mondiale partita dal fallimento di Lehman Brothers, si parte dal fallimento di altre banche importanti di tutto il mondo fino ad arrivare agli ingenti aiuti che i governi sono stati costretti a concedere per evitare il fallimento di alcune tra le aziende più importanti del paese, veri e propri colossi la cui scomparsa avrebbe danneggiato non poco l’intera economia nazionale.

Ebbene, a pochi giorni dal secondo anniversario del fallimento di Lehman Brothers si tirano le somme, perchè se è vero che alcuni colossi non hanno saputo reggere è anche vero che esistono aziende che sono inaspettatamente riuscite a sopravvivere senza neanche troppe difficoltà.

Titolo Nokia in rialzo dopo cambio vertici

Il titolo Nokia alla Borsa di Helsinki segna un rialzo di oltre il 6%, una performance in larga parte attribuibile alla notizia del cambio ai vertici del colosso finlandese.

E’ di poche ore fa, infatti, la notizia che Stephen Elop, conosciuto per essere il responsabile della divisione Business di Microsoft, a partire dal 21 settembre sarà il nuovo presidente e amministratore delegato del colosso della telefonia mobile, prendendo così il posto di Olli-Pekka Kallasvuo.

Snai conferma manifestazioni di interesse non vincolanti

Snai attraverso una nota, emessa a seguito di specifiche richieste da parte delle autorità avanzate dopo le indiscrezioni di stampa circolate ieri, ha fatto sapere di aver ricevuto manifestazioni di interesse per l’ingresso nel capitale da parte di Sisal, Investindustrial e Clessidra, anche se nessuna di queste è vincolante.

La nota, inoltre, informa che le operazioni di due diligence sono in corso e che non sono stati stabiliti tempi rigidi per la definizione delle trattative. Secondo alcune fonti Snai avrebbe già avviato una trattativa con Sisal, l’obiettivo sarebbe quello di riuscire a concludere l’operazione a breve al fine di riuscire a creare al più presto un insieme di giochi tali da far concorrenza a Lottomatica.

Target price Mediaset alzato da Goldman Sachs

Goldman Sachs ha alzato il target price del titolo Mediaset portandolo da 5,6 a 5,8 euro, confermando comunque il rating neutral. Secondo la banca d’affari, in particolare, le potenzialità del titolo Mediaset non riguardano solo l’atteso aumento degli investimenti pubblicitari e le eventuali evoluzioni tecnologiche ma anche e soprattutto la frammentazione dei canali e la potenziale pressione sulle emittenti statali che la società è in grado di esercitare.

Goldman Sachs, tuttavia, è ottimista sull’intero settore della Free TV visto che lo considera un comparto che, a dispetto delle diffuse preoccupazioni soprattutto relative alla tecnologia, non è affatto debole.

Rating Buzzi Unicem tagliato da Exane

Gli analisti di Exane Bnp Paribas hanno abbassato il rating di Buzzi Unicem a “underperform” da “neutral” e al contempo hano dimezzato il target price portandolo a 6 euro. Gli analisti della banca d’affari hanno motivato la loro decisione spiegando che nonostante il suo recente calo l’azione è ancora troppo cara in relazione a quelle che sono le sue potenzialità, soprattutto in considerazione del fatto che è considerata tra le più rischiose del settore.

Secondo le previsioni diffuse lo scorso agosto la società al termine del 2010 dovrebbe registrare un calo dell’Ebitda del 15%, inoltre è atteso un ulteriore calo in Italia mentre si prevede una ripresa negli Stati Uniti, in Ucraina, Russia e Polonia, mentre la situazione dovrebbe rimanere stabile in Messico e Germania.

Titolo Dell risente offerta HP, probabile controfferta

Il titolo Dell in Borsa risente non poco della sfida lanciata da HP. Il primo produttore al mondo di computer, infatti, ieri ha lanciato un’offerta di 16 miliardi di dollari per cercare di mettere le mani su 3Par, azienda che si occupa della realizzazione di soluzioni per l’archiviazione dei dati e a cui Dell aveva già proposto un’offerta, di importo inferiore, che sembrava aver convinto 3 Par, tanto che le due aziende avevano già annunciato di essere giunte ad un accordo, pur non essendo ancora stato firmato alcun contratto.

Circostanza di cui ha deciso di approfittare HP, decisa a puntare ad un’espansione mediante acquisizioni, anche se non è ancora detta l’ultima parola.

Settore costruzioni in calo dopo semestrale CRH

CRH Plc ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto in calo del 77% a 18 milioni di euro, rispetto ai 79 milioni dello stesso periodo del 2009. I ricavi sono calati dell’8% a 7,66 miliardi di euro.

Ad influire in modo negativo sui risultati semestrali dell’azienda irlandese è stata soprattutto la generale situazione di debolezza dell’economia, nonchè l’aumento della concorrenza. Per questo motivo, dunque, CRH ha fatto sapere di attendere per la fine dell’anno un Ebitda in calo del 10% e per il secondo semestre un risultato inferiore a quello realizzato nello scorso anno, contrariamente alla precedente previsione che parlava di un generale miglioramento della situazione.

Titolo Mediaset risente rumors fallimento Endemol

Il titolo Mediaset al momento a Piazza Affari cede l’1,60 a 4,75 euro, ma secondo le prime stime la quotazione potrebbe scendere fino a 4,30 euro nel lungo periodo. A pesare sul titolo della casa del biscione i rumors secondo cui esistono seri rischi di fallimento per Endemol, società attiva nel settore delle produzioni televisive e di cui Mediaset possiede una quota del 25%.

Secondo le indiscrezioni di stampa Goldman Sachs e John de Mol starebbero lavorando ad un piano di ristrutturazione finanziaria che dovrebbe consentire alla società di riuscire ad evitare la bancarotta.

Dettagli Ipo General Motors

Dovrebbe arrivare nel giro di qualche ora l’annuncio del ritorno in Borsa di General Motors, tuttavia nel frattempo iniziano a trapelare le prime indiscrezioni, secondo cui le banche collocatrici avrebbero predisposto un serie di investitori finanziari pronti a rilevare quote comprese tra il 2 e il 10% e che complessivamente dovrebbero arrivare a detenere fino al 30% del capitale complessivo.

In realtà l’annuncio del ritorno in Borsa era già atteso per la scorsa settimana, tuttavia l’improvviso cambio dell’amministratore delegato ne ha provocato lo slittamento.

Borse europee crollano con Wall Street

La seduta di ieri in borsa è stata molto negativa, anche per le piazze europee, che hanno risentito del tonfo di Wall Street.

Lo scenario di debolezza generale delle borse è dovuto principalmente alle decisioni prese dalla Federal Reserve, che ha lasciato i tassi di interesse invariati.

Italcementi declassato insieme al settore delle costruzioni

Secondo Goldman Sachs per il settore delle costruzioni è in arrivo un periodo piuttosto difficile che durerà almeno fino al 2011. Il broker, in particolare, ha sottolineato come le previsioni recentemente fornite dalle aziende che operano nel settore siano state piuttosto deboli, inoltre le misure di austerità annunciate dai vari governi lasciano intendere che i prossimi mesi non saranno affatto facili.

Per questo motivo, dunque, la banca d’affari ha ridotto le sue previsoni sull’Ebitda del settore per il 2010 e il 2011 rispettivamente del 4% e del 10% e al contempo ha declassato due importanti società europee attive nel settore delle costruzioni.

Titolo Telecom Italia promosso da Barclays

Barclays Capital ha promosso il titolo Telecom Italia portando il suo rating da “equal-weight” ad “overweight” ed il target sul prezzo a 1,40 euro.

La decisione della banca d’affari va ricondotta soprattutto al recente accordo concluso con i sindacati e relativo alla riduzione del numero di dipendenti, circostanza che inciderà inevitabilmente sulla fiducia degli investitori verso la compagnia telefonica italiana. A tutto questo bisogna poi aggiungere le opportunità di crescita della società, soprattutto per quanto riguarda il mercato sudamericano, che secondo gli esperti promette piuttosto bene.